Sovrani senza lobi frontali
di Marco Saba
Se vogliamo cercare di capire la crisi, dovremmo capire dove siamo e come ci siamo arrivati. Per fare questo, occorrerebbe guardare con disincanto al secolo scorso. Alcuni commentatori fanno risalire le origini del secolo orrendo, quello delle guerre più spietate, alla fondazione della famigerata Federal Reserve. E' così che saremmo arrivati all'ipocrisia delle "missioni di pace" dove si vorrebbe esportare il nostro modello corrotto, perché qua sta saltando, con contorno di scorie radioattive, in posti sperduti del pianeta. Se la teoria della eversiva Federal Reserve, quella che fa bonifici in altri paesi, in periodo elettorale, fosse giusta, allora occorrerebbe rileggere le motivazioni che stanno dietro il secondo conflitto mondiale. Non è nemmeno troppo arduo: l'accordo di Bretton Woods risale al 1944, un anno prima che finisse la guerra... Il nemico da abbattere, allora, era l'asse RO-BER-TO: Roma, Berlino e Tokyo. Cosa avevano in comune questi tre paesi alla vigilia del conflitto? Avevano ritrovato la sovranità monetaria nazionale. Germania ed Italia emettevano la loro moneta, sotto forma di Biglietti di Stato a corso legale. Se lo facessimo ancora oggi, risparmieremmo circa 350 miliardi di euro all'anno. Soldi che oggi spendiamo per "servire" il debito pubblico. Bastava una tipografia, ed eravamo ricchi. Bastava lasciare il compito di emettere le banconote al poligrafico di stato ed impedire alle banche di mettere al passivo la massa monetaria che creano, tramite false scritture contabili, in modo da poter così prelevare una somma come rimborso della rendita monetaria allo stato. Riguardiamo il periodo degli anni teenta e quaranta del secolo scorso, scopriamo che la bomba atomica venne inventata in Germania ma che Hitler rifiutò di sperimentarla contro centri abitati... Diciamo ad alta voce qual'è l'unico stato che ha avuto il folle ardire di bombardare una centrale nucleare (OSIRAK). Insomma, non voglio passare per revisionista né per visionista (o sionista, tout court). Ma esiste un dovere che gli storici hanno dimenticato: raccontare i fatti. Non solo gli storici per la verità. Un po' tutti - non avendo capito internet - si ostinano a divulgare una versione malata della realtà. Ed è ovvio che se si insiste a vivere in un mondo di fantasia, il paese delle meraviglie di Alice, allora tutto è possibile. Anche che falliscano le banche - uniche aziende che hanno il potere di creare denaro con la tastiera del computer... in cambio delle lacrime e sangue dei cittadini. ovvio che su internet la verità dilaga. Tra un po' la insegneranno anche all'università, appena quei poveri malati che si ostinano ancora con la propaganda, non si renderanno conto che la loro guerra a bassa intensità - contro la realtà - è già persa in partenza.
Quindi, rileggiamo gli anni di piombo alla luce degli obiettivi raggiunti dai terroristi: 1982 - Divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d'Italia. 1991 - Trattato di Maastricht. Piano piano tutto torna, tutto acquista un senso, alla luce della sovranità perduta. Ed è facile perderla la sovranità - se si passa da monarchia a Repubblica senza spiegare quali sono le prerogative del sovrano, tra cui c'è il batter moneta. Una volta capito che l'Unità d'Italia è stata voluta per consolidare i debiti degli stati-regioni che sono andati a formarla, e che la prima legge unitaria fu la creazione del Gran Libro del debito pubblico... non ci vuole mica John Nash per fare due più due. E' evidente: si è lasciato quasi sempre - a parte il ventennio della rivoluzione fascista - il potere di batter moneta in mano a banchieri anarchici privati. Così si spiega come funziona il bidone vuoto delle famiglie italiane dell'élite: volgari falsari. Piegato lo Stato alla truffa del debito pubblico, le rendite dei nati stanchi sono assicurate. Tutto il resto del paese, sottomesso da uno Stato che appena si rivela nel suo pieno squallore - una specie di mafioso che estorce il pizzo del signoraggio privato ai suoi ignari cittadini - crolla da sè. Perché l'idea dello stato si basa sulla fede. Una volta che la Guardia di Finanza - appoggiata da una magistratura oggi sonnacchiosa - si sveglia e capisce, altro che Yacht di Flavio Briatore!
Dove hanno sbagliato i banchieri che pure avevano comprato tutta l'omertà possibile? Hanno sbagliato perché anche loro sono digiuni del concetto di sovranità moderna. Abituati da sempre a trattare con le corrotte famiglie monarchiche - dividendosi la torta alla faccia dei cittadini - non si sono resi conto che oggi è proprio con i cittadini che dovranno fare i conti. Sarebbe stato facile - e forse lo è ancora - decidere di rimborsare alla cittadinanza almeno una quota del signoraggio depredato, magari sotto forma di reddito di cittadinanza. Oppure, chessò, la banca Centrale Europea poteva tramite le sue occulte Operazione di Mercato Aperto, iniettare denaro direttamente ai correntisti - purché questi ultimi avessero rinunciato - in una nanoclausola del contratto d'apertura di conto corrente - alla gestione diretta della rendita monetaria.
Ma no. Per la Banca Centrale Europea siamo tutti fessi, persi come siamo dietro al campionato di calcio ed alle querelle infinite - quanto inutili - di destra contro sinistra e viceversa.
La BCE crede ancora che la gente creda che la gestione dell'emissione di denaro sia in mani rispettabili. In una élite di illuminati che - rigorosamente per il nostro bene - decide di allocare gran parte del credito nelle mani degli amici degli amici.
Secondo la BCE, le forze speciali non si accorgeranno mai che vengono mandate a morire in inutili guerre radioattive... vere e proprie missioni di usury-keeping. Per i marziani della Eurotower, il business può continuare come prima. Tanto, la truffa dura dal 1694, dalla fondazione della Banca d'Inghilterra, a parte qualche breve parentesi punita con assassinii mirati, tipo Kennedy, Allende e Che Guevara. O Mattei, Pasolini ed Aldo Moro, per rimanere da noi...
Quindi, alla Eurotower, la sede maestosa della BCE, il vero potere occulto, la spectre che ci sta affamando, il vertice della pirlamide bancaria, dormono sonni tranquilli.
Tanto chi vuoi che legga quello che sto scrivendo, ventimila persone al massimo.
Auguri e buona continuazione. Per il buon senso, c'è sempre tempo.
E poi, male che vada, che ci vuole a circondare la torre ed arrestare tutti?
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chi è l'autore?
RispondiElimina...Se lo facessimo ancora oggi, risparmieremmo circa 350 miliardi di euro all'anno. Soldi che oggi spendiamo per "servire" il debito pubblico...
RispondiEliminaIl servizio del debito (interessi) per il 2008 è stato di 81mld € circa...come sei arrivato a 350mld € ?
grazie
"Il bilancio dello Stato 2010-2012 - Una analisi delle spese per missioni e programmi", Servizio del bilancio del Senato, gennaio 2010.
RispondiEliminaL'istituzione del Gran Libro del Debito Pubblico italiano avvenne con legge 10 luglio 1861, n. 94. Vi confluirono i debiti degli stati preunitari. Il GLDP del Regno d'Italia fu creato sul modello di quello dell'ex Regno di Sardegna, del 1819; a sua volta, per l'istituzione del GLDP Sardo era stato preso a modello il Gran Livre de la Dette Publique francese, creato il 24 agosto 1793.
RispondiEliminaPoco dopo, 1863: "Il malcontento è grave, un senso di malessere si diffonde in tutte le classi della società. Le sorgenti della ricchezza vanno a disseccarsi. Noi facciamo il lavoro di Tantalo o di Penelope. Il signor Rothschild, re del milione, è, finanziariamente parlando, re dell'Italia" (Senatore Siotto-Pintor, Atti Parlamentari, Discussioni del Senato, sess. 1863-65, v. IV, p.3091.)
RispondiEliminaLe due chicche di cui sopra, le trovate qui:
RispondiEliminaMINISTERO DEL TESORO
DIREZIONE GENERALE DEL DEBITO PUBBLICO
RELAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI VIGILANZA
IL DEBITO PUBBLICO IN ITALIA 1861-1987
Volume I
ROMA - ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO 1988
Documento nel quale si narra come tutta la sinistra italiana venne comprata "en masse" a fine '800. Vedi il capitolo: LA SINISTRA FERROVIARIA
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