Mercoledì 29 Aprile 2009 - ore 16:49 [in categoria: economia]
Derivati. Lannuti: "Le procure indaghino a tutto campo" Elio Lannutti | "Mi auguro che altre Procure, oltre a quella di Milano, si siano già attivate per smascherare le banche che si sono comportate in modo truffaldino proponendo ad inesperti investitori prodotti finanziari ad alto rischio, come i derivati, tacendo consapevolmente sulla reale non convenienza dell'operazione": lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. "E' vero che non tutti i contratti derivati sono stati appioppati dalle banche con finalità truffaldine - sostiene Lannutti - ma purtroppo, nella maggior parte dei casi si è trattato invece di prodotti avariati, rifilati senza scrupolo soprattutto ad enti locali, con un disegno criminoso che ha messo sul lastrico numerose imprese, comuni, regioni e province. E questo con buona pace del ministro dell'Economia, che per legge ha dato l'assenso preventivo al ricorso ai derivati da parte loro". Secondo Lannutti "numerosi negli ultimi mesi sono stati gli esposti alla Magistratura da parte delle associazioni di consumatori contro queste pratiche illegali, nel tentativo di assicurare alla giustizia gli autori delle frodi seriali ed evitare che si ripetano tali odiosi fenomeni che portano le banche a guadagni illeciti sulla pelle della clientela, alla quale vengono addossate tutte le perdite". Tra l'altro, ricorda Lannutti, "dall’indagine conoscitiva della Commissione Finanze del Senato risulta che, a fine dicembre 2008, erano ben 600 gli Enti territoriali che avevano sottoscritto quasi 1.000 contratti con strumenti derivati per un valore nozionale di 35,5 miliardi di euro, il 60% dei quali (oltre 21,3 miliardi) con banche estere. Da notare che l’80% dei contratti, per un controvalore di 28,4 miliardi di euro, riguardavano comuni non capoluogo di Provincia e Regioni". Pubblicato da Ufficio stampa IdV al Senato |
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