mercoledì 15 giugno 2011

Equitalia e il sistema del debito: un RACKET da miliardi di euro…

Equitalia S.p.A. – Lo “Stato” e il sistema del debito. Un affare da miliardi di euro…

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Lo Stato ci perseguita. Lo Stato non ci paga quando deve. Lo Stato ipoteca le nostre case. Lo Stato moltiplica il nostro debito arbitrariamente e a suo insindacabile giudizio in caso di insolvenza. Equitalia S.p.A. (società per azioni) capitalizzata dallo Stato, è una società delegata dallo stesso per la gestione e la riscossione dei debiti. Tutto questo con profitti da fare invidia a qualsiasi altra società per azioni al mondo! Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Federal Reserve a parte ovviamente…

Questo è il quadro della riscossione dei debiti e dei tributi in Italia dove la parola più ricorrente è “Stato“.

Ma “lo Stato siamo noi” ci ripetiamo e ci ripetono sino alla nausea.

Lo Stato siamo noi? Siamo così crudeli con noi stessi? Spietati e severi. Insolventi nei confronti di noi stessi, non ci paghiamo da soli, ci multiamo maggiorandoci il debito del 100%. Beh, se lo Stato siamo noi allora vergogniamoci di questi veri e propri crimini contro noi stessi!

Credevamo di essere solo vittime del sistema del debito, ma ne siamo anche inconsapevolmente carnefici a quanto pare.

Cosa ci sta sfuggendo?! Siamo veramente noi gli autori di queste malefatte? Regia vai con il filmato…





Nel corso degli anni, a seguito di svariate denunce da parte di cittadini, associazioni e consorzi, si è discusso sulla legittimità di Equitalia S.p.A. e sul suo operato anche al Senato.

Atto a cui si riferisce:
S.3/01275 [Chiarimenti sull'operato di Equitalia SpA]
Atto Senato – Interrogazione a risposta orale 3-01275 presentata da STEFANO PEDICA
martedì 20 aprile 2010, seduta n.362PEDICA – Al Ministro dell’economia e delle finanze – Premesso che:Equitalia SpA è una società completamente pubblica, le cui azioni sono possedute per il 49 per cento dall’Inps e per il 51 per cento dall’Agenzia delle entrate; Equitalia SpA svolge alcune funzioni delicatissime nel campo della riscossione pubblica dei tributi nei confronti della platea dei contribuenti cosiddetti morosi;funzioni così delicate devono essere poste sotto continuo controllo di efficienza, di indipendenza e di imparzialità sia per evidenti ragioni democratiche che per altrettante ragioni di governance aziendali;dall’organigramma presente sul sito Internet di Equitalia, si evidenzia che al vertice della struttura, in qualità di presidente, risulta il dottor Attilio Befera, cui risponde direttamente, senza passaggi intermedi, il servizio Audit, ovvero il sistema di controllo all’interno della SpA;il direttore dell’Agenzia delle entrate, la figura apicale, è lo stesso dottor Attilio Befera, che è quindi l’azionista di maggioranza di Equitalia SpA;il dottor Attilio Befera risulta, pertanto, contemporaneamente controllore/azionista (Agenzia delle entrate), controllato (Equitalia SpA) e controllante (servizio Audit interno a Equitalia SpA),così come è stato già evidenziato dall’interrogante nell’atto di sindacato ispettivo 4-02087, pubblicato in data 8 ottobre 2009, rimasto sinora senza risposta da parte del Ministro in indirizzo;in virtù delle normative vigenti in materia, ad un contribuente moroso, in ogni caso, non è possibile sospendere le cartelle di pagamento, o più correttamente, sospendere l’efficacia delle misure coattive nei suoi confronti, se non per tre fattispecie: 1) attesa della risposta, entro 90 giorni, sull’istanza di rateazione; 2) sgravio dell’ente impositore, operazione ormai da dieci anni avviata in automatico da flussi informatici; 3) sentenza, di massima, giudiziaria, favorevole e cogente a favore del contribuente;la trasmissione televisiva di Rai 3 “Report”, dell’11 aprile 2010, in un servizio della giornalista Giovanna Boursier, ha parlato di alcuni aspetti incomprensibili sull’equanimità di trattamento dei contribuenti morosi da parte di Equitalia Gerit SpA, che è agente della riscossione per le province di Roma, Frosinone, Grosseto, L’Aquila, Latina, Livorno, Rieti, Siena e Viterbo;per alcune persone fisiche e giuridiche, molte delle quali di elevata notorietà pubblica, sembra esistere una situazione di privilegio e di raccomandazione, da parte della Direzione Equitalia SpA verso la concessionaria Gerit SpA, finalizzata ad evitare l’adozione di misure coattive e quindi, nei fatti, a sospendere l’emissione di cartelle esattoriali;nella citata trasmissione televisiva alle domande della giornalista sulle vicende relative alla Gerit SpA, un dirigente qualificato di Equitalia SpA citava “tra i motivi assolutamente legittimi”, a suo dire, di “sospensione” l’esistenza di ricorsi dei contribuenti;in merito si evidenzia come, se quanto riportato da tale dirigente corrispondesse al vero, milioni di italiani avrebbero avuto e hanno diritto, inopinatamente ma senza che lo sappiano, alla sospensione delle cartelle esattoriali e non esisterebbero procedimenti penali, in alcuni casi già definitivi, verso dipendenti che hanno sospeso surrettiziamente delle cartelle esattoriali senza flussi informatici o senza sentenza giudiziaria esecutiva;nella trasmissione televisiva “Report” si citano dei fatti anomaliaccaduti a Frosinone, nei confronti di una grande società contribuente che, fino al momento della gestione dell’esattoria da parte della banca di Roma quale agente della riscossione, avrebbe accumulato un debito enorme verso l’erario;il maggiore De Luca della Guardia di finanza di Frosinone, intervistato da “Report”, asseriva che il grande debitore in questione aveva già pagato molte decine di milioni di euro e che stava pagando il restante in modalità rateizzata;il giornale “Il fatto quotidiano” del 13 aprile 2010 ha riportato più precisamente i nomi dei “privilegiati” romaniper i quali dalla direzione di Equitalia ci si sarebbe rivolti alla concessionaria Gerit con una circolare, al fine di evitare che fossero sollecitati i pagamenti nei confronti di tali persone; nel medesimo articolo si cita la data della circolare, che risalirebbe al 16 ottobre 2007;nell’autunno del 2007 non esisteva neanche la norma, approvata più di un anno dopo, per la rateizzazione delle cartelle esattoriali e pertanto, nei casi specifici, non si può trattare neanche di una sollecitazione di sospensione causata dalla richiesta di rateizzazione,si chiede di sapere:se, al di là della veridicità o meno delle gravi notizie citate, riportate dagli organi di stampa, il Ministro in indirizzo non ritenga che sia opportuno attenuare il carattere monocentrico e autoreferenziale dell’attuale modello di governance di Equitalia SpA, nella quale, stante l’aggregazione di funzioni e di poteri su di una sola persona, si potrebbero creare problemi di imparzialità e di rigore dei controlli, compromettendo l’importante e delicatissima funzione di tutela dell’interesse generale;se risulti che siano state comunque attivate negli ultimi anni delle procedure di controllo da parte del Ministero sull’operato di Equitalia SpA, in relazione all’adozione di criteri, da parte della stessa società pubblica, di assoluta imparzialità ed equanimità verso il trattamento dei contribuenti;se risulti che siano stati attivati negli ultimi giorni, anche a seguito delle gravi notizie riportate dagli organi di stampa, dei rapidi meccanismi di controllo in relazione alla presunta circolare del 2007 sopra citata, in quanto, in effetti, anche un solo nome di persona giuridica o fisica privilegiata nell’autunno 2007, oltre a costituire un presumibile reato penale, costituisce una grave violazione del criterio del rigore verso l’evasione fiscale adottato dal legislatore ed uno schiaffo a tutti i cittadini italiani che pagano le cartelle esattoriali di Equitalia SpA, essendosi attivati fermi, ipoteche e pignoramenti;

se abbia provveduto ad accertare se la lista pubblicata dei contribuenti privilegiati nel 2007 sia falsa o veritiera, anche solo in parte, fermo restando che ciò costituirebbe comunque un dato irrilevante nel caso in cui i contribuenti eventualmente privilegiati nel 2007, oggi risultino in regola con i pagamenti, magari anche rateizzati;

se sia o meno a conoscenza se, ad oggi, la citata grande società debitrice di Frosinone stia pagando regolarmente o meno all’erario quanto dovuto, anche in modalità rateizzata, per svariati milioni di euro;

se non ritenga censurabile che un dirigente di Equitalia SpA definisca come legittime, durante dichiarazioni pubbliche alla Rai, forme di “congelamento” delle cartelle esattoriali al di fuori delle sentenze giudiziarie, delle modalità recenti di sospensioni per domanda di rateazione, e degli sgravi, anche perché tali affermazioni potrebbero creare sconcerto e confusione nella platea dei cittadini contribuenti.

(3-01275)

Da tutta una serie di inchieste si evince che l’operato di Equitalia S.p.A. è fondamentalmente illegittimo, tanto più che la procura della repubblica ha smascherato episodi di trattamenti di favore da parte della suddetta società nei confronti di personaggi di spicco, VIP e politici. [Ringraziamo di questo anche quei rarissimi veri giornalisti che si occupano di inchieste vere e non commissionate e finanziate dai partiti con i nostri soldi... "parliamo di Equitalia... dunque: Silvio Berlusconi......"]


Ripetiamo. E’ lo Stato a fare questo, come ripetutamente si sente dire? Lo Stato siamo noi? La risposta è nella costituzione ed è SI.

CHE CI PIACCIA O MENO, SIAMO I DIRETTI RESPONSABILI DI QUESTE E MOLTE ALTRE MALEFATTE AI DANNI DEI NOSTRI STESSI CONCITTADINI. Ricordate lo scandalo sulle mucche d’allevamento nutrite con mangime ricavato da cadaveri di altre mucche? Ci hanno ridotto allo stato di zombie e cannibali.

Riprendiamo in mano le nostre vite e il nostro futuro (non più zombie) e UNIAMOCI per riprenderci la nostra dignità e la nostra FELICITA’ (non più cannibali).

L’APPELLO E’ QUELLO DISSOCIARCI DA TUTTO QUESTO E, COME CONSEGUENZA DI QUESTO APPELLO, NEL CASO SPECIFICO DI EQUITALIA S.P.A., SIAMO TENUTI, IN QUALITA’ DI POPOLO SOVRANO, A

DELEGITTIMARE EQUITALIA S.P.A.

Il 16 Giugno 2011, domani, a Roma si terrà una manifestazione nazionale contro Equitalia S.p.A. I media non ne parlano, ma si tratta di una presa di coscienza di portata storica, in cui i cittadini italiani si dissociano pubblicamente da questo scempio, il quale ha mietuto vittime, mortialcune delle persone intervistate nei video che vi abbiamo proposto sono MORTE di crepacuore a seguito dell’ipoteca coatta della casa per 6.000 € di debito nei confronti dello STATO (????).

DELEGITTIMIAMO EQUITALIA S.P.A. E DISSOCIAMOCI DA TUTTO QUESTO!

PASSATE PAROLA!

1 commento:

  1. maledetti PORCI USURAI ! Spero che i manifestanti attacchino quella merda di "equitalia" con molotov e bombe a mano non più con uova marce !

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