mercoledì 8 settembre 2010

L’Opera Divina dei Banchieri

La chiesa ha affidato i suoi tesori ai banchieri dell’elite internazionale. Accusare la chiesa o lo stato equivale ad accusare l’estorto e non l’estortore. Poi nella pirlamide, l’estorto diventa estortore, è così che funziona il sistema. Al massimo li si può accusare di complicità o di vigliaccaggine. Chi sta dietro i banchieri oramai è cosa nota: qualche famiglia, le solite, di cui i rotschilds e altre casate di vecchia aristocrazia. Ogni tanto si arriva a un nome, ben nascosto dietro le scatole cinesi. Spesso a loro volta sono dei prestanomi. La teoria che la chiesa si trova dietro alla monarchia inglese, è del tutto fuorviante. Le religioni sono servite fino a oggi a perpetuare l’inganno della piramide, l’hanno coltivato e assecondato, nascosto le verità arcaiche e ingannevoli su cui si basano le nostre società. Le religioni, non UNA religione. In particolare le istituzioni di tali religioni.
Stesso discorso per lo Stato. Il nostro stato nato già posseduto, per quanto l’idea di stato non sia malvagia. Imposto dall’alto da una elite di creditori. Fondato non già sul lavoro ma sul debito, quello dei savoia verso i rossoscudo. E fondato sulla ruberia dell’oro delle banche del sud in cambio di carta straccia, le banconote.
Lo stato dovrebbe essere una cassa di perequazione neutra, di compensazione e redistribuzione dei redditi, nonché di produzione della misura del valore del paese. Lo stato dovrebbe essere costituito da micro tribù, i comuni, mattoncini della democrazia diretta dei cittadini. Anche i comuni però sono stati trasformati in sportelli bancari, esautorati dalla Banca Crediti e Depositi che appartiene in gran parte alle fondazioni bancarie, indebitati fraudolentemente, e che hanno abdicato alla loro funzione di res publica a vantaggio della moneta debito privata.
Anche loro ti diranno che a loro volta devono rispettare i criteri bancari di maastricht, del debito, dei derivati, e dello strozzinaggio del cash.
In questo processo, ad esempio i patronati, stringono accordi con Allianz o con BNP PARIBAS, la quale ad esempio controlla la cassa degli artigiani, ARTIGIANCASSA. Il che vuol dire che il sodalizio FRANCIA/SCUDO ROSSO controlla il nostro artigianato. C’è da stupirsi se poi questo va male? La Francia che ha fatto un patto con il diavolo e che sta svuotando di contenuto la solidarité che la caratterizzava ha tutto interesse a massacrare la nostra piccola distribuzione, i nostri piccoli artigiani, i piccoli commerci e creatività, per trasformarli in lavoratori precari in franchising a servizio della grande distribuzione. E’ a questo che si adopera BNP PARIBAS/BNL (Nicoletta Forcheri)

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