ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00932
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 48 del 05/08/2008
Firmatari
Primo firmatario: MECACCI MATTEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/08/2008
Destinatari
Ministero destinatario:Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/08/2008
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Stato iter:
CONCLUSO il 05/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 05/07/2010 COSENTINO NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE
Fasi iter:
SOLLECITO IL 05/03/2009
SOLLECITO IL 03/04/2009
SOLLECITO IL 29/04/2009
SOLLECITO IL 09/07/2009
SOLLECITO IL 08/10/2009
SOLLECITO IL 08/02/2010
SOLLECITO IL 03/03/2010
SOLLECITO IL 23/03/2010
SOLLECITO IL 12/04/2010
RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/07/2010
CONCLUSO IL 05/07/2010
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-00932
presentata da Interrogazione a risposta scritta 4-00932
MATTEO MECACCI
martedì 5 agosto 2008, seduta n.048
martedì 5 agosto 2008, seduta n.048
MECACCI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:nell'autunno del 2002 il ministro interrogato propose di sostituire le monete da uno e due euro con banconote dello stesso taglio, per combattere l'inflazione o, più precisamente, per attribuire il corretto valore di scambio alle monete in questione;
la risposta dell'ex governatore della BCE (Banca Centrale Europea) Duisenberg arrivò, pubblicamente, in ottobre, riportata da numerose testate giornalistiche, del seguente tenore: «Ne abbiamo parlato e in linea di principio non abbiamo nulla in contrario. Mi auguro che il Ministro Tremonti sia consapevole che così perderebbe i proventi del diritto di signoraggio sulle monete»;
sono trascorsi quasi sei anni dalla proposta del ministro interrogato ma, nel frattempo, numerosi quesiti sulle procedure relative alla emissione della moneta hanno fortemente interessato numerosissimi utenti della rete internet, ed anche quest'Aula parlamentare, senza che la questione abbia trovato analoga attenzione sui media di massa;
l'ex Governatore della BCE, Duisenberg, si riferì esplicitamente alla perdita dei diritti di signoraggio;
storicamente, questi diritti, sono stati iscritti nei bilanci della Banca d'Italia prima della volontaria devoluzione della prerogativa sovrana alla BCE;
in seguito alla sottoscrizione del trattato di Maastricht, attualmente essi sono riportati sotto la voce «proventi da signoraggio» del bilancio della BCE;
dalla lettura dei suddetti bilanci si deduce che i diritti di signoraggio rappresentano gli interessi sui titoli del debito pubblico che ogni anno la BCE riscuote, poiché gli stessi sono detenuti nel suo patrimonio;
buona parte di questi interessi tornano alle Banche centrali dei Paesi dell'Unione Europea che detengono quote proprietarie della BCE stessa -:
se al ministro risulti - poiché il diritto di signoraggio relativo all'emissione di monete metalliche è distinto da quello relativo all'emissione di cartamoneta a causa della inesistenza di un nesso tra l'emissione di moneta e l'interesse proveniente dal possesso di titoli del debito pubblico, essendo le monete in proprietà del Ministero dell'economia e delle finanze e non utilizzate per acquistare alcun titolo del debito pubblico - a quale particolare genere di signoraggio l'ex Governatore della BCE, Duisenberg, si riferisse;
se al ministro risulti se il Governatore si riferisse, specificatamente, al signoraggio sull'intero valore nominale delle monete, dedotti i costi di produzione;
a chi si trasferirebbero i diritti di signoraggio, in seguito alla eventuale ed ipotizzata trasformazione delle monete da uno e due euro in banconote dello stesso valore nominale;
se, poiché il signoraggio sulle monete metalliche prodotte dallo Stato è attribuito allo Stato emittente, il signoraggio sulle banconote prodotte dalla BCE sia attribuito alla stessa BCE;
se esistano atti o fatti giuridici che trasferiscano il diritto di signoraggio, astrattamente inseribile nel bilancio dello Stato come utile, concorrendo alla diminuzione del debito pubblico, ad altri soggetti giuridici.(4-00932)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata lunedì 5 luglio 2010
nell'allegato B della seduta n. 347
All'Interrogazione 4-00932 presentata da
MATTEO MECACCI
Risposta scritta pubblicata lunedì 5 luglio 2010
nell'allegato B della seduta n. 347
All'Interrogazione 4-00932 presentata da
MATTEO MECACCI
Risposta. - Si risponde all'interrogazione in esame, con la quale vengono posti quesiti in ordine al diritto di signoraggio sulle monete metalliche.
Al riguardo, sentita la segreteria del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio, si fa presente che, ai sensi dell'articolo 106, comma 1, del Trattato CE e dell'articolo 16 dello statuto del Sistema europeo di banche centrali (Sebc), il consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità da parte della Bce e delle Banche centrali nazionali (Bcn).
Con decisione ECB/2001/15, il Consiglio direttivo, dando concreta attuazione a tali disposizioni, ha stabilito un preciso schema di ripartizione delle banconote in euro emesse dall'Eurosistema in base al quale alla Bce è attribuita, in via convenzionale, una quota fissa dell'8 per cento della circolazione, mentre il restante 92 per cento viene ripartito fra le Bcn, in proporzione alle rispettive quote di partecipazione al capitale della Bce (capital key).
In contropartita della quota di circolazione ad essa assegnata, la Banca centrale europea iscrive nel proprio bilancio un credito di pari importo verso le Banche centrali nazionali, remunerato al tasso marginale delle operazioni di rifinanziamento principale. Tale remunerazione costituisce il reddito da signoraggio della Bce; quest'ultimo (decisione ECB/2005/11) è ridistribuito alle Bcn in proporzione al rispettivo capital key, a meno che il Consiglio direttivo decida di trattenere il relativo ammontare (in tutto o in parte) a causa di:
a) una perdita d'esercizio della Banca centrale europea o un utile netto inferiore all'importo del signoraggio;
b) una assegnazione al Fondo di accantonamento a fronte dei rischi di cambio, di tasso di interesse e di prezzo sull'oro.
Il reddito da signoraggio percepito dalle Banche centrali nazionali sul restante 92 per cento delle banconote in circolazione contribuisce alla formazione del reddito monetario, disciplinato dall'articolo 32 dello statuto del Sebc che prevede, ai fini della relativa ripartizione tra le Bcn, un processo di accentramento e successiva redistribuzione in base al capital key. In coerenza con gli indirizzi contenuti nell'articolo 32, la Bce ha adottato la decisione ECB/2001/16 (successivamente modificata dalle decisioni ECB/2003/22, ECB/2006/7 e ECB/2007/15), con la quale ha definito in dettaglio la metodologia per il calcolo e la redistribuzione del reddito monetario.
Con specifico riferimento ai quesiti sulle monete metalliche, si precisa che l'articolo 106, comma 2, del Trattato CE, attribuisce agli Stati membri, previa autorizzazione da parte della Bce, il potere di coniare monete; conseguentemente i benefici economici derivanti da tale funzione restano diretto appannaggio degli Stati stessi.
Pertanto, nell'eventuale ipotesi di sostituzione delle monete da uno e due euro, le nuove banconote di pari taglio entrerebbero a far parte della circolazione e sarebbero oggetto del citato meccanismo di redistribuzione tra la Bce e le Bcn. Di conseguenza i relativi benefici economici, in termini di signoraggio, passerebbero dagli Stati membri all'Eurosistema.
Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Nicola Cosentino.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:Banca centrale europea, emissione di valori, emissione monetaria, euro, Istituto monetario europeo, moneta
"i diritti di signoraggio rappresentano gli interessi sui titoli del debito pubblico che ogni anno la BCE riscuote, poiché gli stessi sono detenuti nel suo patrimonio;"
RispondiEliminaLa BCE detiene solo una minima parte di titoli di stato (circa il 5%) il 95% dei titoli sta sul mercato in mano a cittadini imprese banche enti pubblici ecc. Gli interessi maturati sui titoli nel portafoglio della BCE sono girati da quest'ultima alle varie banche centrali nazionali da cui i vari Governi provvedono a prelevarli tramite imposizione fiscale. No complotti, no truffe.
P.s. ma stiamo parlando di Nicola Cosentino il parlamentare su cui pende un mandato d'arresto per Camorra ?
Quella sopra di anonimo è una definizione orwelliana di signoraggio. Attribuendo il signoraggio ai soli interessi si cerca di far sparire l'elefante del signoraggio sul capitale, che esiste eccome, nonostante i contabili giochi di prestigio di Mandraghi e Co.
RispondiEliminaCosentino? Della serie " Anche i morti parlano"? A VOLTE!
RispondiEliminaIl signoraggio sono gli interessi, ogni altra definizione di signoraggio è una bufala
RispondiEliminaQuelle sopra sono le ultime parole disperate di Bankenstein, prima di salire sulla forca... Non basterà, aimè. Eh eh eh ! E giù la lama della storia.
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