CCF e MPS: due pesi e due misure
Guardate un po’: mentre il commissariamento del Credito Cooperativo Fiorentino, con siluramento del coordinatore del Pdl Verdini (cfr. http://www.creditofiorentino.it/comunicatostampa.pdf ) viene schiaffato alla ribalta dei media evidentemente perché ha dato fastidio al cartello dell’eolico in Sardegna – marchio R – (di cui un esempio qua http://www.stampalibera.com/?p=633 [1]), la perquisizione della sede di MPS, in relazione all’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano (cfr. http://www.comitatoampugnano.it [2] ), a sud di Siena, viene completamente oscurata, se non fosse per un trafiletto su Repubblica locale, “cronaca di Firenze” (vedi sotto). Avvenuta mercoledì, la notizia sotto, data due giorni dopo, significa poco o nulla per le persone digiune del caso Aeroporto di Siena.
Perché dalla lettura dell’articolo non possono capire che MPS ha direttamente selezionato il fondo equity Galaxy con una finta gara pubblica (falso in atti pubblici) e in totale conflitto di interessi. Si, perché Galaxy è costituito dalle Casse Depositi e Prestiti italiana, francese e tedesca (cfr. http://www.galaxy-fund.com/rubrique.php?id_rubrique=3 [3] ) ma mentre queste ultime sono al 100% pubbliche, la CDP, presieduta dal banchiere sinistro Bassanini – quello che per intenderci ha tolto il potere ai sindaci per darlo ai “tecnici” leggi “funzionari bancari” e che ha lavorato per anni nella commissione Attali a favore dello sviluppo economico….della Francia (cfr. ) – è costituita per il 60% dal Tesoro e per il 40% dalle… fondazioni bancarie, nella persona dell’avv. Luisa Torchia, di cui in primis quella di MPS…. (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Cassa_depositi_e_prestiti [4] e https://www.acri.it/4_rise/modulistica/comunicati_stampa/files/com_stampa_200773_101455_cs20040122.pdf [5] ) .
Ma c’è di più, il fondo equity Galaxy, appena fuoriuscito dalla compagine societaria di Aeroporto di Siena Spa per evidenti irregolarità nella procedura di selezione, può essere considerato una “spin off” della Banca europea per gli Investimenti, che per conto della Commissione europea ha assegnato 25 milioni di euro al fondo da investire nell’ambito del Programma di Reti Transeuropee (cfr. http://iate.europa.eu/iatediff/FindTermsByLilId.do?lilId=871676&langId=en [6] ), in particolare per progetti di trasporti che ne “soddisfino i criteri”. Si vede che la distruzione del paesaggio, del turismo e dell’agricoltura sostenibili e dell’acquedotto del Luco della piana di Sovicille, a sud di Siena, rientravano tra i criteri, altrimenti Commissione europea e BEI si sarebbero opposte a quell’utilizzo criminoso dei fondi.
Anzi, ben lungi dall’opporvisi, si legge sul sito di Galaxy che “Galaxy e la cooperazione Commissione europea/BEI costituiscono la prima applicazione delle agevolazioni di capitale a rischio delle RTE, istituite nel 1995 ai sensi delle quali la Commissione europea è autorizzata a portare avanti investimenti equity in progetti di RTE. Ai sensi di questa Direttiva europea, il settore privato è suscettibile di massimizzare l’investimento della Commissione europea con un fattore leva di 2,5.”
E poi si dice che la Commissione europea vuole lottare contro la speculazione finanziaria! Ma se questo era un investimento diretto della Commissione europea, sportello operante per conto della BCE attraverso la sua filiale BEI….!? Poi c’è ancora chi crede nella bontà di tanto fumo negli occhi della retorica rovesciata delle istituzioni europee.
Per proseguire con quell’idea di “conflitto di interessi fatto sistema in UE” (cfr. http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2010/07/il-conflitto-di-interessi-fatto-sistema.html [7] ), la BEI, che è il principale investitore di Galaxy Management Services Sarl con sede a Lussemburgo, annovera tra i suoi governatori tutti i ministri dei paesi membri UE, solitamente quelli delle Finanze, per cui anche Tremonti, che è anche il socio principale di Cassa Depositi e Prestiti… (rif. http://www.eib.org/about/structure/governance/board_of_directors/index.htm [8] ) .
Ricordo ugualmente che la ragione di cotanta censura nei confronti della perquisizione della banca MPS – diretta a insabbiare il caso e pace – risiede nel suo essere unta dai signori dell’aggio oltre frontiera: come “dealer” essa gode infatti di una sorta di ius primae noctis nel traffico dei titoli del debito che lo Stato è costretto a stampare per ottenere la nostra liquidità (cfr. http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2010/04/il-signoraggio-un-trompe-loeil-n.html [9] ), e grazie all’entrata di AXA, ha permesso al potentato francese (e a Morgan) di avere l’ultima parola nella gestione della banca che fu un tempo la chicca e la fierezza del territorio senese.
Non per niente dalla sua privatizzazione MPS ha acquisito l’Antonveneta dal Banco Santander, praticamente al doppio del suo prezzo (9 miliardi), iniziando quel lento ma inesorabile svuotamento dei sestieri senesi, per andare poi a chiagnere (e fottere) da Tremonti per ottenerne i cosiddetti Tremonti bonds (cfr. http://www.piazzaffari.info/banche/monte-dei-paschi-sottoscrive-i-tremonti-bond.html [10] ).
Con la vicenda Antonveneta, MPS è entrata a tutti gli effetto nel club dei “grandi” istituti bancari, quelli che conducono il gioco a livello globale. In questo capitolo cruciale della ripartizione dei maggiori asset finanziari europei tra banche carogne e alcuni Stati sovrani detentori di quote in queste stesse (Francia, Inghilterra, Olanda), abbiamo assistito alla spartizione della banca olandese ABN AMRO, nella cui pancia vi era l’Antonveneta, tra Santander, RBS e Fortis ; la cessione, dopo fallimento pilotato di parte della Fortis a BNP Paribas, la controllante della nostra BNL, appartenente in parte allo Stato francese; e prima ancora il mancato tentativo di cordata di Fazio su Antonveneta, poi perseguitato dalla magistratura, per avere tentato di salvarla dalle grinfie della finanza anglosassone.
Una ripartizione dei maggiori asset finanziari, di cui le nostre utilities, ex servizi pubblici, che ci porta dritti al baratro del pignoramento inesorabile e invisibile del nostro paese, dei nostri diritti e delle nostre sovranità. In questa ripartizione, mentre i leoni siedono al banchetto – nascosti da grossi tronchi di alberi – i vari verdini che si avvicinano troppo alla carcassa vengono pesantemente perseguitati dalla magistratura, scartati politicamente, o addirittura fatti fuori fisicamente (cfr. http://www.worldreports.org/news/295_big_u.s._banks_confirmed_as_criminal_enterprises [11]).
Nicoletta Forcheri, 30 luglio 2010
La sede del Monte de’ Paschi di Siena, Rocca Salimbeni, è stata perquisita mercoledì nell’ambito dell’inchiesta della procura di Siena sulla privatizzazione dell’aeroporto di Ampugnano. Le ipotesi di reato formulate dal pm Mario Formisario sono la turbativa d’asta e il falso in atto pubblico. Numerose le persone indagate. Già alcuni mesi fa la procura aveva inviato la polizia giudiziaria ad acquisire documentazione. Questa volta l’intervento è stato eseguito alla presenza di un magistrato.
L’ampliamento dell’aeroporto di Ampugano è tenacemente contrastato da una parte rilevante della cittadinanza e dai gruppi ambientalisti, fra cui Italia Nostra, che lo scorso anno ha presentato un esposto alla procura di Siena e alla procura regionale della Corte dei Conti. Nel 2007 la società Aeroporto di Siena [SpA], composta da Comune e Provincia di Siena, Comune di Sovicille, Camera di Commercio di Siena, Monte de Paschi e Aeroporto di Firenze, decise di trovare un socio privato. La selezione veniva affidata a un comitato di saggi nominato da MPS, presieduto dal professore Lorenzo Biscardi. Risultò vincitore il fondo di Due Galaxy [costituito dalla CDP di Bassanini, e le sue omologhe francese e tedesca] che peraltro già in febbraio aveva incontrato la società aeroportuale e che in marzo aveva siglato un memorandum con il Comune e con Mps.
(f.s)
Fra parentesi quadre, commenti di EnnediEffe
This Galaxy and EC/EIB cooperation is the first application of the “TEN Risk-Capital Facility” (established in 1995) pursuant to which, the EC is authorized to carry out equity investments into Trans-European Network projects. Under this Directive, the private sector is expected to maximize the EC investment with a 2.5x leverage.
Perché dalla lettura dell’articolo non possono capire che MPS ha direttamente selezionato il fondo equity Galaxy con una finta gara pubblica (falso in atti pubblici) e in totale conflitto di interessi. Si, perché Galaxy è costituito dalle Casse Depositi e Prestiti italiana, francese e tedesca (cfr. http://www.galaxy-fund.com/rubrique.php?id_rubrique=3 [3] ) ma mentre queste ultime sono al 100% pubbliche, la CDP, presieduta dal banchiere sinistro Bassanini – quello che per intenderci ha tolto il potere ai sindaci per darlo ai “tecnici” leggi “funzionari bancari” e che ha lavorato per anni nella commissione Attali a favore dello sviluppo economico….della Francia (cfr. ) – è costituita per il 60% dal Tesoro e per il 40% dalle… fondazioni bancarie, nella persona dell’avv. Luisa Torchia, di cui in primis quella di MPS…. (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Cassa_depositi_e_prestiti [4] e https://www.acri.it/4_rise/modulistica/comunicati_stampa/files/com_stampa_200773_101455_cs20040122.pdf [5] ) .
Ma c’è di più, il fondo equity Galaxy, appena fuoriuscito dalla compagine societaria di Aeroporto di Siena Spa per evidenti irregolarità nella procedura di selezione, può essere considerato una “spin off” della Banca europea per gli Investimenti, che per conto della Commissione europea ha assegnato 25 milioni di euro al fondo da investire nell’ambito del Programma di Reti Transeuropee (cfr. http://iate.europa.eu/iatediff/FindTermsByLilId.do?lilId=871676&langId=en [6] ), in particolare per progetti di trasporti che ne “soddisfino i criteri”. Si vede che la distruzione del paesaggio, del turismo e dell’agricoltura sostenibili e dell’acquedotto del Luco della piana di Sovicille, a sud di Siena, rientravano tra i criteri, altrimenti Commissione europea e BEI si sarebbero opposte a quell’utilizzo criminoso dei fondi.
Anzi, ben lungi dall’opporvisi, si legge sul sito di Galaxy che “Galaxy e la cooperazione Commissione europea/BEI costituiscono la prima applicazione delle agevolazioni di capitale a rischio delle RTE, istituite nel 1995 ai sensi delle quali la Commissione europea è autorizzata a portare avanti investimenti equity in progetti di RTE. Ai sensi di questa Direttiva europea, il settore privato è suscettibile di massimizzare l’investimento della Commissione europea con un fattore leva di 2,5.”
E poi si dice che la Commissione europea vuole lottare contro la speculazione finanziaria! Ma se questo era un investimento diretto della Commissione europea, sportello operante per conto della BCE attraverso la sua filiale BEI….!? Poi c’è ancora chi crede nella bontà di tanto fumo negli occhi della retorica rovesciata delle istituzioni europee.
Per proseguire con quell’idea di “conflitto di interessi fatto sistema in UE” (cfr. http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2010/07/il-conflitto-di-interessi-fatto-sistema.html [7] ), la BEI, che è il principale investitore di Galaxy Management Services Sarl con sede a Lussemburgo, annovera tra i suoi governatori tutti i ministri dei paesi membri UE, solitamente quelli delle Finanze, per cui anche Tremonti, che è anche il socio principale di Cassa Depositi e Prestiti… (rif. http://www.eib.org/about/structure/governance/board_of_directors/index.htm [8] ) .
Ricordo ugualmente che la ragione di cotanta censura nei confronti della perquisizione della banca MPS – diretta a insabbiare il caso e pace – risiede nel suo essere unta dai signori dell’aggio oltre frontiera: come “dealer” essa gode infatti di una sorta di ius primae noctis nel traffico dei titoli del debito che lo Stato è costretto a stampare per ottenere la nostra liquidità (cfr. http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2010/04/il-signoraggio-un-trompe-loeil-n.html [9] ), e grazie all’entrata di AXA, ha permesso al potentato francese (e a Morgan) di avere l’ultima parola nella gestione della banca che fu un tempo la chicca e la fierezza del territorio senese.
Non per niente dalla sua privatizzazione MPS ha acquisito l’Antonveneta dal Banco Santander, praticamente al doppio del suo prezzo (9 miliardi), iniziando quel lento ma inesorabile svuotamento dei sestieri senesi, per andare poi a chiagnere (e fottere) da Tremonti per ottenerne i cosiddetti Tremonti bonds (cfr. http://www.piazzaffari.info/banche/monte-dei-paschi-sottoscrive-i-tremonti-bond.html [10] ).
Con la vicenda Antonveneta, MPS è entrata a tutti gli effetto nel club dei “grandi” istituti bancari, quelli che conducono il gioco a livello globale. In questo capitolo cruciale della ripartizione dei maggiori asset finanziari europei tra banche carogne e alcuni Stati sovrani detentori di quote in queste stesse (Francia, Inghilterra, Olanda), abbiamo assistito alla spartizione della banca olandese ABN AMRO, nella cui pancia vi era l’Antonveneta, tra Santander, RBS e Fortis ; la cessione, dopo fallimento pilotato di parte della Fortis a BNP Paribas, la controllante della nostra BNL, appartenente in parte allo Stato francese; e prima ancora il mancato tentativo di cordata di Fazio su Antonveneta, poi perseguitato dalla magistratura, per avere tentato di salvarla dalle grinfie della finanza anglosassone.
Una ripartizione dei maggiori asset finanziari, di cui le nostre utilities, ex servizi pubblici, che ci porta dritti al baratro del pignoramento inesorabile e invisibile del nostro paese, dei nostri diritti e delle nostre sovranità. In questa ripartizione, mentre i leoni siedono al banchetto – nascosti da grossi tronchi di alberi – i vari verdini che si avvicinano troppo alla carcassa vengono pesantemente perseguitati dalla magistratura, scartati politicamente, o addirittura fatti fuori fisicamente (cfr. http://www.worldreports.org/news/295_big_u.s._banks_confirmed_as_criminal_enterprises [11]).
Nicoletta Forcheri, 30 luglio 2010
La Repubblica Firenze
Venerdì 30 luglio 2010
Nel mirino la privatizzazione dell’aeroporto di Ampugnano, si ipotizza la turbativa d’asta
SIENA, perquisita la sede MPS
L’inchiestaLa sede del Monte de’ Paschi di Siena, Rocca Salimbeni, è stata perquisita mercoledì nell’ambito dell’inchiesta della procura di Siena sulla privatizzazione dell’aeroporto di Ampugnano. Le ipotesi di reato formulate dal pm Mario Formisario sono la turbativa d’asta e il falso in atto pubblico. Numerose le persone indagate. Già alcuni mesi fa la procura aveva inviato la polizia giudiziaria ad acquisire documentazione. Questa volta l’intervento è stato eseguito alla presenza di un magistrato.
L’ampliamento dell’aeroporto di Ampugano è tenacemente contrastato da una parte rilevante della cittadinanza e dai gruppi ambientalisti, fra cui Italia Nostra, che lo scorso anno ha presentato un esposto alla procura di Siena e alla procura regionale della Corte dei Conti. Nel 2007 la società Aeroporto di Siena [SpA], composta da Comune e Provincia di Siena, Comune di Sovicille, Camera di Commercio di Siena, Monte de Paschi e Aeroporto di Firenze, decise di trovare un socio privato. La selezione veniva affidata a un comitato di saggi nominato da MPS, presieduto dal professore Lorenzo Biscardi. Risultò vincitore il fondo di Due Galaxy [costituito dalla CDP di Bassanini, e le sue omologhe francese e tedesca] che peraltro già in febbraio aveva incontrato la società aeroportuale e che in marzo aveva siglato un memorandum con il Comune e con Mps.
(f.s)
Fra parentesi quadre, commenti di EnnediEffe
This Galaxy and EC/EIB cooperation is the first application of the “TEN Risk-Capital Facility” (established in 1995) pursuant to which, the EC is authorized to carry out equity investments into Trans-European Network projects. Under this Directive, the private sector is expected to maximize the EC investment with a 2.5x leverage.
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