Morire per Maastricht
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Si è svolta nella scorsa settimana, precisamente giovedì 22 luglio, a Roma presso la sede della Fnsi - Federazione Nazionale Stampa Italiana, organizzata da “Il Borghese”, una conferenza sulla recente crisi economica internazionale ed italiana.
Con l’occasione è stato distribuito ai numerosi intervenuti un fascicolo speciale intitolato “Morire per Maastricht” allegato a “Il Borghese” di luglio, contenente vari articoli sull’argomento (già pubblicati nei precedenti numeri della rivista), nei quali si prevedeva con nomi e fatti quanto poi puntualmente verificatosi a livello bancario, finanziario e monetario.
Alla “Tavola Rotonda” hanno partecipato Antonio Pantano – studioso di Ezra Pound, Savino Frigiola – esperto in tematiche bancarie e finanziarie, Don Floriano Abrahamowicz – della Domus Marcel Lefebvre, Claudio Tedeschi – direttore de “Il Borghese”, Franco Jappelli – giornalista, Filippo Malagola e Orazio Fergnani – entrambi del Movimento “Coordinamento Nazionale”.
Nei vari interventi sono state esposte circostanziate tesi di accusa sulla gestione della politica monetaria e finanziaria nazionale sino ad oggi attuata e, successivamente, concrete proposte per uscire dalla crisi. Va rilevato a tale riguardo, come da parte degli intervenuti, si sia registrata una unanime condanna nei confronti del signoraggio (una vera truffa economica/monetaria) ed in particolare è stata ribadita la necessità di abolire il signoraggio oggi praticato dalla Banca centrale europea, nonché è stato auspicato il passaggio del controllo della stessa Bce alla Commissione europea.
Infatti, dovrebbe spettare sempre alla Politica (quella della “P maiuscola”) guidare ed indirizzare
l’Economia, evitando di farsi condizionare dallo strapotere della grande finanza e dal mondo bancario. Ciò sia nell’ambito dei singoli Stati nazionali, sia nell’ambito della intera Comunità europea, poiché gli interessi e gli obiettivi della finanza internazionale e delle società multinazionali sono spesso non coincidenti – se non addirittura antitetici – sia con quelli delle singole comunità nazionali, sia con quelli di una più vasta ed ipotizzabile vera “Confederazione Europea”, che ancora oggi non riesce a svilupparsi autonomamente, come sarebbe auspicabile.
Le critiche più severe all’attuale sistema bancario (che tende ad imporre sempre il proprio volere e potere, anche nei confronti del “Paese”) sono state stigmatizzate da Savino Frigiola ed in particolare da Antonio Pantano, che ha lanciato un vero j’accuse nei confronti della Banca d’Italia e di alcuni suoi governatori, dato che più volte questi stessi non hanno esitato ad interscambi di ruoli, sia nell’ambito dei dicasteri, che della presidenza del Consiglio e della Repubblica…
Tra i vari argomenti affrontati in questa “Tavola Rotonda”, particolare attenzione è stata riservata alle geniali intuizioni di Ezra Pound in campo economico, nonché agli studi sul “valore indotto della moneta” e sulla sovranità popolare della moneta, elaborati da ben oltre un decennio nella Università di Teramo da Giacinto Auriti (10/10/1923 – 11/08/2006), accademico, ideologo e giurista di chiara fama, uomo di grande cultura scientifica umanistica e di intensa fede cattolica, ma volutamente ignorato da tutti quegli “addetti ai lavori” asserviti ai santuari della turbo-economia ed ai templi della finanza d’assalto.
Tra il pubblico presente hanno brillato per la loro assenza le varie testate degli organi di informazione, nonché le emittenti radio-televisive, pur se tutte cortesemente e doverosamente invitate… tra queste anche Radio Radicale, generalmente onni-presente in quasi tutti i convegni, dibattiti, seminari e tavole rotonde. Probabilmente Massimo Bordin (che cura ogni mattina la rassegna stampa) sarà stato impegnato a registrare la quotidiana chiacchierata di Giacinto Pannella o di Emma Bonino.
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