Proseguendo nel nostro programma di riproporre il pensiero del compianto accademico Prof. Giacinto Auriti, pubblichiamo oggi un articolo che magistralmente rivela la singolare caratteristica satanica del sistema monetario vigente
Le parole di Satana
di Giacinto Auriti
AbruzzoPress, 25 luglio 2010
Goethe affermava che “nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo”. Questo principio è particolarmente valido nel sistema monetario vigente.
Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito. Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere perché emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario. La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un’isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione.
Quando la moneta era d’oro, chi trovava una pepita se ne appropriava senza indebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito. Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta strumento (sterco) del demonio. La verità di questa definizione è stata avvertita anche da S. Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base della stesse parole di Satana che stanno nel Vangelo.
Satana nel Vangelo parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: ”Tramuta le pietre in pane”. Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come tentazione in quanto Cristo era affamato dopo 40 giorni di digiuno e mangiare pane sarebbe stato il motivo della tentazione.
Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo 40 giorni di digiuno è moralmente ineccepibile.
Dunque la giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando, rispondendo a Satana afferma: (Mt. 4,4) “Sta scritto. Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.
Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi assurda che Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato la pietre in pane. In tal caso Satana avrebbe potuto ben dire a Cristo: “Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane.” Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da padrone in debitore del Suo pane. A ben guardare, questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la banca centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito a trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra, la carta, ed al posto del pane, l’oro, si riscontrano nella emissione della sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali esattamente tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.
Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle banche centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori del proprio denaro. L’Umanità è così precipitata in una condizione inferiore a quello della bestia. La bestia infatti non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. Con la moneta debito l’Umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del suicidio da insolvenza come malattia sociale che conferma la Profezia di Fatima :”I VIVI INVIDIERANNO I MORTI”.
Ma non si possono comprendere esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Mt. 4, 8-9): “(...) Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: Tutto questo io Ti darò, se Ti prostri e mi adori”. Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.
La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla negazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle banche centrali come promotrici della moneta-debito parla da se. Non a caso il Parlamento Inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia cattolica e la Transustanzazione.
G. A.
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