Buco all’Ubs, arrestate due impiegate

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L’inchiesta Buco all’Ubs, arrestate due impiegate Libero D'Agostino, Caffè.ch

In carcere due impiegate della banca Ubs di Locarno per un ammanco di 800 mila franchi. Le due dipendenti, arrestate settimana scorsa, sono ancora in stato di fermo, accusate di appropriazione indebita, furto e falsità in documenti. La malversazione è stata scoperta nel corso di un’ approfondita verifica contabile interna e dopo altri accertamenti le due funzionare, una di 44 anni e l’altra di 54, sono state denunciate al Ministero pubblico. La notizia è stata confermata al Caffé dai vertici di Ubs Ticino. “La malversazione - precisa la banca - non ha danneggiato comunque nessun cliente dell’istituto di credito, i cui averi non sono stati toccati”. Negli ambienti bancari e sulla piazza locarnese da giorni ormai si sussurrava di questo ammanco e gli arresti hanno destato clamore. Le due donne erano impiegate alla cassa centrale. Entrambe hanno confessato. Poco si sa sulle modalità con cui hanno sottratto gli 800 mila franchi, se non che avrebbero cominciato ad allungare le mani sui soldi dal 2005. Sui particolari della vicenda la direzione della banca non rilascia altre informazioni, visto che c’è tutt’ora un’inchiesta penale in corso Silenzio anche da parte dei legali delle due donne. Per ora si sa solo che si tratta di un ammanco di cassa accertato con un approfondito controllo che hanno portato anche all’individuazione delle due responsabili. Che, come fa pensare uno dei reati per i quali sono indagati, falsità in documenti, hanno cercato di nascondere il furto e l’appropriazione indebita, taroccando i riscontri contabili o altra documentazione, sperando di farla franca. Per questo l’ammanco era sfuggito ai controlli di routine della banca. Insomma, l’abituale modo di fare in questi casi con la speranza, inutile, che si riesca a nascondere, o quantomeno ritardare nel tempo, la scoperta della malversazione. Modalità ricorrenti nella lunga sequenza di buchi, ammanchi e altre distrazioni di fondi che, a partire soprattutto dal 2001, hanno costellato la storia della piazza finanziaria ticinese, coinvolgendo non solo banche ma anche parecchie società fiduciarie.

25.10.2009 - 01:00