Detassare le tredicesime? In Neolire si può fare

3 Ottobre 2009
Detassare le tredicesime? Ipotesi difficile da praticare
Di Pierpaolo Molinengo, Trendonline

“Detassare le tredicesime ? E' un ipotesi difficilmente praticabile vista l'attuale situazione dei nostri conti pubblici”. E' questo il commento del segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, dopo aver stimato i costi per le casse dello Stato nel caso il Governo decidesse di detassare le tredicesime.

“Una misura – prosegue Bortolussi – che anch'io ho sollecitato in passato e che ritengo utile per ridar fiato ai consumi interni ma che, purtroppo, si scontra con la grave situazione economica del Paese e la conseguente assenza di copertura economica.” Vediamo nel dettaglio l'impatto economico stimato dalla CGIA di Mestre.

Nel caso si decidesse la detassazione del 100% della tredicesima il costo complessivo dell'operazione ammonterebbe a 11,2 mld di €. Nelle tasche di un ipotetico capo ufficio finirebbero 1.045 euro in più, in quelle di un impiegato 434 €, in quelle di un operaio 358 € e in quelle di un pensionato mediamente 233 €.

Se, invece, la decisione del Governo fosse quella di ridurre il carico fiscale sulla tredicesima mensilità del 50%, l'operazione avrebbe un costo complessivo di 5,9 mld. Il nostro ipotetico capo ufficio si troverebbe nel portafoglio 615 in più, l'impiegato 228 €, l'operaio 184 € e il pensionato mediamente 117 €. L'ultima ipotesi elaborata dalla CGIA è la detassazione al 30%. Ebbene, la misura costerebbe all'erario 3,7 mld di €. Il capo ufficio si ritroverebbe con 405 € in più. L'impiegato 145 €, l'operaio 115 e il pensionato mediamente 70 €.

“Tra quelle prese in esame – conclude Bortolussi – l'alleggerimento del carico fiscale del 30% potrebbe essere l'unica ipotesi economicamente sostenibile anche se ci parte di capire che i 3,7 mld necessari per reggere l'operazione purtroppo non ci sono.”