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Newsletter n. 50/2010
Germania: i critici dell'Euro guadagnano visibilità pubblica
Mentre si sgretola il sistema dell'Euro tra turbolenze politiche e sociali, si rafforza l'opposizione al complotto sovrannazionale della Commissione UE. La scorsa settimana alcuni dei più autorevoli critici tedeschi si sono rivolti ai media stranieri per allargare i consensi alla loro azione e incoraggiare altri a ricorsi costituzionali. Karl Albrecht Schachtschneider, ad esempio, ha illustrato le sue argomentazioni contro il Trattato di Lisbona e l'Eurosistema in un'intervista al giornale in lingua tedesca di Praga, il Prager Zeitung, in cui egli ha anche previsto un crollo dell'Euro a breve termine. Un altro dei "cinque professori", Wilhelm Hankel, è stato intervistato dalla BBC e da O Globo, il principale quotidiano brasiliano.
Nel frattempo, in Germania, un nome molto famoso si è unito alla battaglia contro l'Euro: Patrick Adenauer, il nipote del famoso cancelliere tedesco dal 1949 al 1963. Patrick è uno dei 50 imprenditori che hanno presentato un ricorso costituzionale il 5 dicembre, assieme ad una richiesta di ingiunzione preventiva per impedire al governo tedesco di impegnare un singolo centesimo di soldi dei contribuenti per le banche irlandesi, prima ancora che la Corte Costituzionale emetta un verdetto sul ricorso principale.
Joachim Starbatty, un altro dei "cinque professori", ha affrontato una batteria di irriducibili sostenitori dell'euro alla popolare trasmissione "Berlin Mitte" condotta dalla giornalista Maybrit Illner. Nella puntata del 9 dicembre, Starbatty ha spiegato che con i fondi di salvataggio "non stiamo salvando l'euro, ma stiamo salvando le banche". Il pacchetto di salvataggio per l'Irlanda viene usato per pagare i creditori, ha affermato, e ha giudicato comprensibile l'opposizione del Cancelliere Merkel alla proposta di Eurobonds e di un'Agenzia Europea per il Debito. Gli attacchi del lussemburghese Juncker, che ha chiamato Merkel "anti-europea" e "semplicistica", sono "impertinenti" e "intollerabili", ha dichiarato Starbatty tra gli appalusi del pubblico. I salvataggi finanziari sono come "gettare banconote nel fuoco" e la terapia di "tagli, tagli, tagli" imposta dall'UE è "folle".
Starbatty ha anche denunciato il famoso incontro cospirativo di hedge funds l'8 febbraio scorso a New York, tra cui il Management Fund di Soros, in cui fu presa la decisione di attaccare l'euro.
A mettere nel mirino la BCE è stato l'ex presidente della Bundesbank Helmut Schlesinger, in un servizio di copertina del settimanale Der Spiegel il 6 dicembre, intitolato "L'ultima battaglia". Per Schlesinger, è stato "un errore per la BCE impegnarsi con l'annuncio di disponibilità ad acquistare titoli di stato" come nel caso di Grecia e Irlanda. Secondo Schlesinger, ciò ha infranto un tabù a cui in Germania ci si riferisce tradizionalmente col nome di "Mefo bonds", un sistema inventato dal ministro del Tesoro nazista Hjalmar Schacht nel 1934. Mefo sta per una scatola vuota, chiamata Metallurgische Forschungsgesellschaft, che fu fondata dai nazisti e cominciò a emettere obbligazioni che il Reich tedesco usò negli anni '30 per finanziare il riarmo. "Per non appesantire il bilancio pubblico, i nazisti azionarono le stampanti", ha detto Schlesinger.
Sarà il BRIC a spezzare le reni della Spagna e dell'Euro
Sia i critici che i sostenitori dell'Euro concordano sul fatto che "quando il contagio raggiungerà la Spagna, sarà la fine per l'Euro". Il fatto è che il contagio partì dalla bancarotta del sistema finanziario privato, si trasmise ai debiti pubblici con i salvataggi bancari e ora sta rimbalzando. Inoltre, mentre l'UE sta cercando disperatamente di costruire una linea Maginot `lungo il fronte irlandese e portoghese, può darsi che lo sfondamento avvenga altrove, sul fronte della bolla brasiliana in via di implosione.
Infatti, si è rotto il giocattolo chiamato BRIC, una creatura del gruppo Inter-Alpha che costituisce l'ultima spiaggia della bolla finanziaria globale. BRIC è la sigla creata da Goldman Sachs per Brasile-Russia-India-Cina, un "polo" le cui prospettive di crescita sono basate esclusivamente sulla bolla finanziaria creata in Brasile principalmente dal Banco Santander (cfr. Le implicazioni strategiche della crisi spagnola - il caso Santander, in EIR Strategic Alert 6/10). Essa ha dimensioni ben più grandi di un'insolvenza irlandese. I bilanci di Santander hanno chiuso in attivo esclusivamente grazie agli introiti nominali dell'alta rendita sugli investimenti finanziari in Brasile, e con la sopravvivenza del Banco Santander sono sopravvissuti anche la City di Londra e l'intero sistema finanziario europeo e mondiale agganciato a Inter-Alpha.
Pur continuando a negare l'esistenza della bolla, il banchiere centrale brasiliano e ex presidente della BankBoston, Henrique Meirelles, ha annunciato il 3 dicembre una serie di misure destinate, ha affermato, a impedire una bolla. La riserva obbligatoria delle banche è stata portata dall'8 al 12 per cento sui conti correnti, e dal 15 al 20% sui depositi a tempo. È stata inoltre imposta una stretta sui crediti al consumo, aumentando i requisiti di capitale sui prestiti con più di 24 rate.
Le decisioni della banca centrale hanno provocato un crollo di borsa, con Santander che ha perso il 3,3% in un giorno. La banca spagnola, che sostiene di essere immune dall'Eurocrisi perché la sua fonte di profitti numero uno è il Brasile e la numero due è il Regno Unito, ha puntato proprio sui crediti al consumo come la sua maggiore area di crescita in Brasile. I prestiti con rate detraibili dallo stipendio, con tassi d'interesse medi attorno al 40% all'anno, costituiscono, assieme ad altri tipi di prestiti "subprime", una grande componente della bolla finanziaria brasiliana. Ora ci si aspetta che i tassi salgano e che la bolla esploda, provocando un'ondata di pignoramenti di case, auto e elettrodomestici acquistati a rate.
Così, quando l'ex consigliere di Goldman Sachs e ex Commissario Europeo (nonché presidente del consiglio) Romano Prodi, sente il bisogno di farsi intervistare da El Pais (6 dicembre) per dire che le banche spagnole sono solide, controllate se avete ancora il portafogli in tasca. La Spagna "non è sull'orlo dell'abisso", ha dichiarato Prodi. "Ha un basso debito pubblico e le sue due principali banche sono solide e bilanciate nei loro investimenti nazionali e esteri".
Le tre campagne di LaRouche per offrire leadership e battere il pessimismo negli USA
I risultati delle elezioni di mezzo termine del 2 novembre e le successive diatribe politiche quotidiane a Washington evidenziano la drammatica mancanza di una leadership negli Stati Uniti. La maggioranza repubblicana appena eletta al Congresso sarà ben presto ripudiata dagli stessi elettori che hanno cacciato i democratici per non essere riusciti a riavviare la crescita economica.
Dato il vuoto politico, il comitato politico di LaRouche, LPAC, ha deciso di rilanciare nei prossimi giorni la candidatura parlamentare di Rachel Brown, Kesha Rogers e Summer Shields, i tre candidati che hanno ricevuto il battesimo del fuoco alle recenti elezioni. Essi si muoveranno per fornire una leadership orientata non al 2012 ma già al presente.
In effetti, se i democratici hanno svenduto il popolo americano negli ultimi due anni, la loro prestazione apparirà olimpionica se paragonata a ciò che il futuro riserba. Con l'ingresso in Parlamento dei conservatori alla Rand Paul, ci si aspetta che la politica della Casa Bianca di smantellare il fondo pensioni pubblico e di attaccare i poveri e i malati peggiori.
Il popolo americano ha bisogno di candidati che fungano da battistrada e stabiliscano lo standard per sostituire quei fanatici. Rachel Brown in Massachusetts, Kesha Rogers in Texas e Summer Shields in California sono impegnati proprio a fare ciò. Così, il popolo americano vedrà veri leaders di una generazione giovane lottare per la rimozione immediata di Obama, per la riforma Glass-Steagall e per l'indispensabile programma di ripresa per gli USA e per il mondo. Il loro compito principale sarà quello di contrastare il montante pessimismo nella popolazione.
In Irlanda si cita Franklin D. Roosevelt perché l'opposizione all'austerità è resistenza al colonialismo britannico
E pensare che basterebbe dichiarare la moneta di proprietà, non della banca che emette, ma di coloro che col proprio lavoro danno a quei soldi il potere di acquisto, e non sono certo i banchieri, che non fanno nulla a parte contarli.
RispondiEliminaInsomma ci siamo, quando scoppierà la bolla in Brasile, e scoppierà per forza, perchè queste bolle hanno solo la tendenza a crescere, ma hanno comunque un limite nell'economia locale che, per quanto forte, soccombe alla lunga(vedi USA), allora sarà la fine dell'Euro, tempo: 2 anni ancora? Io comincio da oggi un dieta frugale prevalentemente vegetariana, meglio abituarsi in tempo. Ciao