sabato 18 dicembre 2010

Telethon: lo squallore continua

Telethon: lo squallore continua

In questi giorni su RAI2 occorre assistere allo squallido spettacolo della raccolta fondi Telethon attraverso BNL. Squallido per prima cosa per lo show ostentato di poveri bambini affetti da malattie impressionanti per far leva sull'ingenuità stolida del pubblico. Ma soprattutto perché per raccogliere quei fondi, invece che impietosire senza vergogna il pubblico, BNL (che Franco Levi chiama affettuosamente: la Banca Nazionale dell'Avaro) avrebbe uno strumento semplicissimo ed indolore: riciclare il cash versato dai clienti. Mi spiego meglio: quando un cliente BNL versa il cash allo sportello per accreditarlo sul conto, il cassiere duplica il cash accreditando il conto. A questo punto BNL si trova un titolo cartaceo (ad esempio 100 euro in banconota) e 100 euro accreditati sul conto del cliente. La moltiplicazione del pane e dei pesci. Ovviamente la banconota andrebbe incenerita od annullata per evitare la duplicazione monetaria, per evitare che i cento euro compaiano doppiamente come simbolo cartaceo e denaro contabile. Questo avviene di norma quando si smaterializzano i titoli., Se hai BOT elettronici, non puoi anche spenderne il controsimbolo cartaceo, quando esisteva. Altrimenti avresti clonato il titolo. Invece la banca si trova 100 euro gratis di carta da spendere come meglio crede. E qui arriva l'idea geniale: invece che rubarseli, perché non li versa a Telethon direttamente? Se la BNL ritiene davvero che la ricerca sulle malattie sia così importante ? Perché ? Semplice, perché il mestiere del sistema bancario odierno non è distribuire il denaro alla gente. ma rubarglielo. Ecco perché la raccolta Telethon è doppiamente squallida. Ma anche triplamente, perché scommetto 100 euro che non avete nemmeno capito quello che sto dicendo... Ha ha ha ! Morons.

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