StampaLibera, 4 aprile 2010 | Autore: Nicoletta Forcheri
Ricordo una serata di tarda primavera in Chianti, in un bel giardino sulle colline, un’esposizione di quadri e sculture originali, una tavola imbandita e un’allegra brigata in piedi, a mangiare, bere, parlare, nel prato. Era già notte e tra i visitatori si era creata, dopo tante ore, e in una platea di vecchi giovani, artistoidi, felici di esistere, ebbri di profumi, una distesa e fantasiosa convivialità, un’atmosfera di contagiosa allegria, di quelle che agli inizi dell’estate trascinano un’avviluppante ma elegante euforia...
(continua...)
Ricordo una serata di tarda primavera in Chianti, in un bel giardino sulle colline, un’esposizione di quadri e sculture originali, una tavola imbandita e un’allegra brigata in piedi, a mangiare, bere, parlare, nel prato. Era già notte e tra i visitatori si era creata, dopo tante ore, e in una platea di vecchi giovani, artistoidi, felici di esistere, ebbri di profumi, una distesa e fantasiosa convivialità, un’atmosfera di contagiosa allegria, di quelle che agli inizi dell’estate trascinano un’avviluppante ma elegante euforia...
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