Goldman Sachs: la Spectre che comanda l'informazione nel mondo
Sono almeno dieci anni che Adusbef denuncia le attività illecite di Goldman Sachs, le retribuzioni milionarie dei suoi dirigenti, la speculazione sui derivati, le dorate consulenze di uomini di Governo (anche italiani) e le connivenze di ordine istituzionale, senza che queste documentate denunce abbiano mai avuto dignità di notizia.
Neppure la truffa ai danni dello Stato da parte di Goldman Sachs ed altre banche di affari per 4,3 miliardi di euro, oggetto di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara che vedeva protagonista il Governatore di Bankitalia Mario Draghi ai tempi della vicepresidenza per l’Europa, è mai stata pubblicata da mass media ciechi e sordi perché adusi ad obbedire alla censura, salvo un encomiabile articolo di Primo Di Nicola sul settimanale L’Espresso.
Le notizie di quotidiani ed agenzie di stampa che escono in Italia su Goldman Sachs sono tutte favorevoli a questa grande banca d'affari, adusa ad assoldare al suo servizio uomini, mezzi ed istituzioni per continuare indisturbata a guadagnare miliardi di euro con le speculazioni sui derivati, sulla pelle dei consumatori, dei lavoratori e degli Stati.
Anche dopo che la Sec americana e le autorità di borsa inglesi e tedesche hanno inchiodato questa grande e moderna Spectre alle sue responsabilità, le notizie che vengono pubblicate - specie in Italia - riguardano la tesi del complotto di Obama e dei democratici della SEC americana, per indebolire gli Usa ed intralciare l’agire economico di Lloyd Blankfein.
Pubblicare anche in Italia tesi e veline di Goldman Sachs, che dai suoi documenti interni “dimostrerebbe una gestione prudente del rischio nei trading sui mutui subprime piuttosto che speculazione, poiché le carte svelate smentirebbero le accuse della Sec e la pioggia di critiche del Senato, davanti al quale il vice presidente Fabrice Tourre e l'amministratore delegato Lloyd Blankfein compariranno domani”, è un oltraggio alla libertà di informazione ed al diritto dei cittadini di essere informati.
Adusbef continuerà la sua battaglia solitaria contro Goldman Sachs, i derivati ed i padroni del mondo, anche nel silenzio complice di un'informazione asseverata ad interessi economici inconfessabili dei potentati di turno. Perché la battaglia di libertà, di trasparenza e di verità, prima o poi diventa più forte delle censure e del silenzio complice dell’informazione.
Neppure la truffa ai danni dello Stato da parte di Goldman Sachs ed altre banche di affari per 4,3 miliardi di euro, oggetto di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara che vedeva protagonista il Governatore di Bankitalia Mario Draghi ai tempi della vicepresidenza per l’Europa, è mai stata pubblicata da mass media ciechi e sordi perché adusi ad obbedire alla censura, salvo un encomiabile articolo di Primo Di Nicola sul settimanale L’Espresso.
Le notizie di quotidiani ed agenzie di stampa che escono in Italia su Goldman Sachs sono tutte favorevoli a questa grande banca d'affari, adusa ad assoldare al suo servizio uomini, mezzi ed istituzioni per continuare indisturbata a guadagnare miliardi di euro con le speculazioni sui derivati, sulla pelle dei consumatori, dei lavoratori e degli Stati.
Anche dopo che la Sec americana e le autorità di borsa inglesi e tedesche hanno inchiodato questa grande e moderna Spectre alle sue responsabilità, le notizie che vengono pubblicate - specie in Italia - riguardano la tesi del complotto di Obama e dei democratici della SEC americana, per indebolire gli Usa ed intralciare l’agire economico di Lloyd Blankfein.
Pubblicare anche in Italia tesi e veline di Goldman Sachs, che dai suoi documenti interni “dimostrerebbe una gestione prudente del rischio nei trading sui mutui subprime piuttosto che speculazione, poiché le carte svelate smentirebbero le accuse della Sec e la pioggia di critiche del Senato, davanti al quale il vice presidente Fabrice Tourre e l'amministratore delegato Lloyd Blankfein compariranno domani”, è un oltraggio alla libertà di informazione ed al diritto dei cittadini di essere informati.
Adusbef continuerà la sua battaglia solitaria contro Goldman Sachs, i derivati ed i padroni del mondo, anche nel silenzio complice di un'informazione asseverata ad interessi economici inconfessabili dei potentati di turno. Perché la battaglia di libertà, di trasparenza e di verità, prima o poi diventa più forte delle censure e del silenzio complice dell’informazione.
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