Banco Palmas e le banche solidali
In Brasile, gli abitanti di Palmeira, nel vicinato di Fortaleza, gli abitanti si trovano dinanzi ad una vita lavorativa ardua. Il denaro che guadagnano viene speso man mano e la loro comunità ha un bassissimo flusso di moneta; in più, a causa della crisi economica, la situazione è peggiorata ulteriormente. Un’associazione di residenti di Palmeira ha avuto un’idea innovativa, in grado di risolvere questa situazione. Si è pensato di creare una valuta locale, chiamata la Palmas, una moneta per uso locale, nel solo vicinato. Dopo la visita di alcuni revisori della banca centrale, è nato Banco Palmas.:: Banco Palmas e le banche solidali (pdf)
Microcrediti ed economia Solidale
Ora sono presenti circa 4 Banche Solidali in Brasile che operano seguendo i principi dettati da Banco Palmas. In questo modo si sono creati nuovi posti di lavoro nella comunità stessa, i microcrediti premiati e i risparmi accumulati. Lo sviluppo di territori a basso reddito è promosso incoraggiando la produzione locale e l’utilizzo di una rete di vendita basata sul sostegno dato da politiche economiche solidali e da attività sociali.
:: Intervista a Paul Singer, ministro Brasiliano del lavoro (in Portoghese)
http://www.sardex.net
RispondiEliminaAnche in Sardegna è nato un circuito di imprese che utilizza la propria valuta complementare locale, il Sardex.
La valuta, spendibile solo all'interno del circuito, non viene messa in circolo tramite emissione, ma nasce dall'incontro di domanda ed offerta ed è sempre commisurata ai beni e servizi disponibili.
Sardex.net è perciò un circuito di aziende innovativo che, attraverso una valuta elettronica e delle bilancie di debito e credito costruite sul modello del Wir degli albori, contribuisce, tramite la collaborazione dei vari attori economici, non solo al rilancio dell'economia locale ma anche alla rinascita di valori quali la condivisione, la solidarietà, la fiducia e la reciprocità all'interno delle comunità in cui opera.
Tramite sardex.net inoltre le aziende iscritte riducono la propria esposizione bancaria accettando di farsi credito reciproco a tasso 0.
Il proprio lavoro, la fiducia reciproca ed il rispetto delle regole sono l'unica garanzia richiesta.
Dopo appena 6 mesi di attività il circuito Sardex.net conta già oltre 120 aziende di ogni settore operanti nei più svariati settori dell'economia.
Questo progetto è solo un primo passo verso la costituzione di un'economia più equa, solidale e sostenibile; un'economia che possa liberarsi dal giogo del debito e di un regime monetario che favorisce solo una minima parte della popolazione a discapito del mondo intero.
Un'economia che persegua la realizzazione di un benessere consapevole e diffuso, rispettoso del valore inestimabile che la vita di ognuno di noi rappresenta.
Un'economia sana che sostituisca all'insostenibile efficienza capitalista e neo liberasta caratterizzata dalla competizione e dalla rigità di una monocultura, la resilienza di un nuovo paradigma locale fondato sulla collaborazione e sulla creazione di nuovi modelli di sviluppo.
Nuovi modelli economici locali che, soppiantando il modello distruttivo imposto dalla globalizzazione, possano imporre nuovi modelli locali capaci, nella loro diversità, di meglio adattarsi alle realtà socio-economiche delle comunità in cui operano dimostrando la loro maggiore efficacia nel perseguimento di un benessere duraturo e condiviso.
Vorrei chiudere con una citazione dell’economista Thomas Greco autore di un saggio dal titolo a dir poco evocativo: the end of money and the future of civilizzation (la fine del denaro ed il futuro della civiltà).
“I circuiti di scambio e le monete comunitarie regionali possono rappresentare i più importanti strumenti di liberazione dell’uomo fin dai tempi dalla Magna Carta. Essi infatti evidenziano una mossa verso la libertà economica, che è non è meno importante di quella politica o di quella religiosa”
Se volete saperne di più visitate:
http://www.sardex.net
Ditemi cosa ne pensate.