Geithner chiede poteri illimitati per salvare i suoi amici di Wall Street
6 novembre 2009 (MoviSol) - Il 29 ottobre il ministro del Tesoro americano Tim Geithner ha proposto una legge che darebbe al governo poteri illimitati per salvare banche d'affari, finanziarie e altre "non-banche", che LaRouche ha definito "equivalente ad un tradimento".
Secondo la nuova proposta, gli istituti finanziari non commerciali sarebbero esclusi dalla giurisdizione fallimentare ordinaria, ma sarebbero sottoposti ad un "Consiglio di Sorveglianza dei Servizi Finanziari" dipendente dall'esecutivo. Il deputato democratico Brad Sherman, che già nel 2008 si era opposto al salvataggio targato Paulson-Goldman Sachs, ha definito il piano Geithner un "TARP agli steroidi", e cioè un mega-schema di salvataggio bancario. Alle audizioni presso la Commissione Finanze della Camera, Sherman ha accusato Geithner di voler appropriarsi di "un'autorità di salvataggio permanente e illimitata". La legge garantirebbe "1. Poteri senza precedenti all'esecutivo per decidere spese e imposte senza l'approvazione parlamentare; e 2. Di volta in volta dipendente dai desideri del ramo esecutivo, il più grande trasferimento di denaro dal Tesoro a Wall Street nella storia USA".
Citando il testo del ddl proposto, Sherman ha proseguito: "L'esecutivo può concedere in prestito un ammontare illimitato ad ogni istituto finanziario solvibile se necessario per impedire l'instabilità finanziaria (§1109a), o ad un istituto finanziario in difficoltà la cui insolvenza avrebbe gravi effetti sulla condizione economica degli Stati Uniti (§1603b,2 e §1604c,1). Per quanto riguarda le imprese in difficoltà, il salvataggio può anche prendere la forma dell'acquisto di attivi dall'istituto (§1604c,2) o dell'investimento nello stesso (§1604b,4)".
Sottraendo le imprese finanziarie dalla giurisdizione fallimentare ordinaria, il ddl nella forma proposta eliminerebbe un pilastro del sistema costituzionale americano, che regola le procedure fallimentari secondo criteri ispirati al bene comune. Finora solo le banche ordinarie (commerciali) sono sottratte alla procedura fallimentare ordinaria perché sottoposte alla giurisdizione della Federal Deposit Insurance Corporation, che assicura e protegge i risparmiatori e i clienti commerciali delle banche. La FDIC fu uno dei due importanti tasselli, assieme alla legge Glass-Steagall, del sistema di protezione governativo in caso di insolvenza, che escludeva le banche d'affari.
"Anche se questa legge non andrà in porto", ha commentato LaRouche, "deve essere messa alla berlina l'intenzione criminale dietro di essa. Se si permette questa truffa, sarà una ricetta sicura per il crollo totale dell'intero sistema finanziario. Dobbiamo fermarla, perché in ultima analisi causerà il genocidio ai danni del popolo americano".
Intanto, a dispetto della decantata crescita del 3,5% del PIL americano nel terzo trimestre, che ha fatto parlare di "uscita dalla recessione", la cosiddetta ripresa USA è drogata. Almeno la metà di quella crescita è attribuita agli incentivi per la rottamazione, che duravano fino ad agosto, e agli incentivi fiscali di 8.000 dollari per l'acquisto della prima casa. In realtà, gli indicatori dell'economia fisica puntano al rosso profondo: in settembre, la spesa dei consumatori è scesa dello 0,5%, il calo massimo negli ultimi cinque mesi, mentre i salari sono scesi dello 0,2%. Il numero delle abitazioni vuote è salito a 18,8 milioni nel terzo trimestre (dai 18,4 del 2008), mentre le vendite di nuove abitazioni è sceso del 3,6% a settembre.
L'economia USA perde occupazione in settori chiave, come quello delle macchine utensili, le cui vendite sono crollate del 68% nei primi otto mesi dell'anno. Le macchine utensili e le tecnologie collegate sono un indicatore cruciale dell'economia fisica. Nessuna meraviglia dunque se le banche falliscono – tranne quelle degli amici di Geithner a Wall Street. Il 29 ottobre la FDIC ha commissariato altre nove banche, portando il totale quest'anno a 115. Due giorni dopo, Geithner ha detto alla trasmissione "Meet the Press" della NBC che il sistema bancario "è drammaticamente più stabile". Mentre diceva queste sciocchezze avveniva il quinto fallimento più grande degli USA, quello di CIT Group, con un fatturato di 71 miliardi.
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