Costantino De Miguel, Euronews:
Professor Nino Becerra, lei preconizza un crak per il 2010. Come è possibile, visto che i mercati e l’economia stanno migliorando?
Nino Becerra:
Il crak che predico è la conclusione della pre crisi che è iniziata nel 2007 con il problema dei mutui sub-prime. Il nostro modello economico è alla fine della corsa. Abbiamo raggiunto il limite nel ciclo vizioso “prestito-consumo-debito”. Se i mercati sono in ascesa è per pura speculazione e anche perchè il denaro, usato per salvare le banche, sta arrivando sul mercato. Credo che questa bonanza non durerà più di due mesi.
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In che mese dunque possiamo aspettarci che questo catastrofico crak finanziario si verifichi?
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Allora è meglio non progettare le vacanze…
Nino Becerra:
A dire il vero le vacanze saranno un periodaccio. Non solo per il crak, ma anche perchè non ci sarà denaro per le famiglie per finanziare le ferie. Senza parlare dei prestiti per l’imprenditorie. Sarà molto difficile avere la liquidità per permettersi anche le piccole cose. Uno studio mosta che in Spagna il 60 % delle famiglie fa fatica ad arrivare a fine mese. E’ preoccupante.
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In cocnlusione, lei dice che questo sarà l’ esame finale per l’Europa: se non riusciamo a vincere la crisi, allora ciascuno per la sua strada…La situazione è così seria?
Nino Becerra:
L’Europa ha perso tempo sin dal trattato di Roma nel 1957, intendo dire che si è agitata a destra e a manca per fare qualcosa. E’ vero che gli stati membri hanno compiuto grandi passi, come il mercato unico, ma ora la situazione è troppo difficile: c‘è un eccesso di capacità produttiva, un eccesso di forza lavoro disponibile. C‘è bisogno di coordinare. A mio avviso, quando le cose andavano bene, l’Europa non è riuscita a unire, quando andavano male, non è riouscita neppure allora, e adesso che le cose andranno veramente male sarà per l’Europa l’ultimo appello. O ci si unisce ora o mai più.
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Grazie professor Nino Becerra.
E ora occupiamoci di un altra importante questione per l’Europa, quella della parità tra i sessi.
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