giovedì 14 gennaio 2010

Ricordiamo Arrigo Molinari

Ricordiamo Arrigo Molinari e... «La mia ultima battaglia contro l’Euro»


By Edoardo Capuano - ECPLANET, 14 gennaio 2010

Arrigo MolinariArrigo Molinari, aveva citato Bankitalia e BCE: ucciso a coltellate - 27 settembre 2005

L'ex questore di Genova, Arrigo Molinari cita in giudizio Bankitalia per la truffa del Signoraggio! Aveva l'udienza il 5 ottobre 2005, ma viene ucciso a coltellate il 27 settembre!!!

La settimana scorsa «il Giornale» aveva intervistato Arrigo Molinari, in occasione dell’udienza presso il tribunale civile su due ricorsi da lui presentati contro Banca d’Italia e Banca centrale europea. Ecco la testimonianza che stava per essere pubblicata.

Dica la verità, avvocato Molinari: anche lei ce l’ha con Fazio. Infierisce.

«Neanche per sogno. Io ce l’ho con la Banca d’Italia e con i suoi soci voraci banchieri privati».

Cos’hanno fatto di così terribile?

«Hanno divorato l’istituto centrale di Palazzo Koch, rendendolo non più arbitro e non più ente di diritto pubblico. Con un’anomalia tutta italiana».

Ai danni dei risparmiatori.

«...che adesso devono sapere esattamente come stanno le cose».

Ci aiuti a capire.

«Sta tutto scritto nei miei due ricorsi, riuniti ex articolo 700 del codice di procedura civile, contro la Banca d’Italia e la Banca centrale europea per la cosiddetta truffa del “Signoraggio“, consentita alle stesse fin dal 1992».

Ricordiamo chi era, allora, il ministro del Tesoro.

«Era un ministro sottile che ha permesso agli istituti di credito privati di impadronirsi del loro arbitro Bankitalia, e quindi di battere moneta e di prestarla allo Stato stesso con tasso di sconto a favore delle banche private».

Il “Signoraggio“ è questo?

«Il reddito da “Signoraggio“ a soggetti privati si fonda su una norma statutaria privata di una società di capitali, e quindi su un atto inidoneo e inefficace per la generalità, per cui i magistrati aditi dei tribunali di Genova, Savona e Imperia non troveranno alcun ostacolo derivante da un atto di legge. L’inesistenza di una disciplina normativa consente di accogliere i tre ricorsi senza problema di gerarchia di fonti».

Le conseguenze del “Signoraggio“?

«Rovinose per i cittadini, che si sono sempre fidati delle banche e di chi le doveva controllare».

Tutta colpa delle banche?

«Sarò più chiaro, la materia è complessa. Dunque: le banche centrali e quindi la Banca d’Italia, venuta meno la convertibilità in oro e la riserva aurea, non sono più proprietarie della moneta che emettono e su cui illecitamente e senza una normativa che glielo consente percepiscono interessi grazie al tasso di sconto, prestandolo al Tesoro».

Non si comportano bene...

«Per niente! Ora i cittadini risparmiatori sono costretti a far ricorso al tribunale per farsi restituire urgentemente il reddito da “Signoraggio“ alla collettività, a seguito dell’esproprio da parte delle banche private italiane che, con un colpo di mano, grazie a un sottile ministro che ha molte e gravi responsabilità, si sono impadronite della Banca d’Italia battendo poi moneta e togliendo la sovranità monetaria allo Stato che, inerte, dal 1992 a oggi ha consentito questa assurdità».

Un bel problema, non c’è che dire.

«Infatti. Ma voglio essere ancora più chiaro. L’emissione della moneta, attraverso il prestito, poteva ritenersi legittima quando la moneta era concepita come titolo di credito rappresentativo della Riserva e per ciò stesso convertibile in oro, a richiesta del portatore della banconota».

Poi, invece...

«Poi, cioè una volta abolita la convertibilità e la stessa Riserva anche nelle transazioni delle Banche centrali avvenuta con la fine degli accordi di Bretton Woods del 15 agosto 1971, la Banca di emissione cessa di essere proprietaria della moneta in quanto titolare della Riserva aurea».

Lei sostiene che Bankitalia si prende diritti che non può avere.

«Appunto. Prima Bankitalia, nella sua qualità di società commerciale, fino all’introduzione dell’euro in via esclusiva e successivamente a tale evento, quale promanazione nazionale della Banca centrale europea, si arroga arbitrariamente e illegalmente il diritto di percepire il reddito monetario derivante dalla differenza tra il valore nominale della moneta in circolazione, detratti i costi di produzione, in luogo dello Stato e dei cittadini italiani».

Un assurdo tutto italiano, secondo lei.

«Certamente. Sembra un assurdo, ma purtroppo è una realtà. L’euro, però, è dei cittadini italiani ed europei, e non, come sta avvenendo in Italia, della banca centrale e dei suoi soci banchieri privati».

Quasi tutto chiaro. Ma che si fa adesso?

«Farà tutto il tribunale. Dovrà chiarire se esiste una norma nazionale e/o comunitaria che consente alla Banca centrale europea, di cui le singole banche nazionali dei Paesi membri sono divenute articolazioni, di emettere denaro prestandolo e/o addebitandolo alla collettività. L’emissione va distinta dal prestito di denaro: la prima ha finalità di conio, il secondo presuppone la qualità di proprietario del bene, oggetto del prestito».

Lei, professore, ha fiducia?

«Certo. La magistratura dovrà dire basta!».

Fonte: ilgiornale.it (pubblicato il 28/09/2005)

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29/09/2005 - 19:52

OMICIDIO EX QUESTORE GENOVA: ESEGUITA L'AUTOPSIA, UCCISO DA 22 FENDENTI

(AGE) SAVONA - Sono complessivamente 22 le coltellate inferte ad Arrigo Molinari,l'ex questore di 73 anni, ucciso nel suo appartamento dell'ex residence Ariston di Andora da Luigi Verri, un ladro sorpreso con le mani nel sacco. È quanto emerge dalla perizia tecnica disposta dal Procuratore della Repubblica Vincenzo Scolastico ed eseguita da Andrea Rebizzo, dell'istituto di medicina legale di Genova. Tre i colpi mortali che hanno raggiunto l'ex questore al cuore, ai polmoni e tra la base del naso e la gola. Altri fendenti lo hanno raggiunto ad una spalla, all'addome e in altre parti del corpo. (AGE) ANDREA NUNZIATA

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Savona, 27 settembre 2005 - 18:28

EX QUESTORE DI GENOVA UCCISO: UOMO INTERROGATO IN CASERMA

kataweb.it/news/index.jsp?s=cronaca&l=dettaglio&id=1121372 (articolo rimosso)

Un uomo quarantacinquenne di nazionalità italiana di professione aiuto cuoco è sotto interrogatorio da un paio d'ore nella caserma dei Carabinieri di Alassio. L'uomo questa mattina si è recato nello studio del suo legale l'Avv. Fabrizio Vincenzi dicendo che nella notte si era introdotto nella casa di Arrigo Molinari per tentare un furto, ma aveva trovato l'ex Questore di Genova riverso sul letto in una pozza di sangue già privo di vita. Inoltre, nel tentativo di introdursi nell'appartamento l'uomo ha detto di essersi ferito ad una mano. L'aiuto cuoco ha chiesto, quindi, consiglio all'avvocato Vincenzi che lo ha subito accompagnato dai Carabinieri per denunciare il fatto. All'interrogatorio partecipano anche il Procuratore Capo Vincenzo Scolastico ed il Sostituto Chiara Maria Paolucci. (AGI)

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Redazione ECplanet: elogi alla figura del povero Arrigo Molinari. Che Dio lo benedica per l'eternita!!!

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