Sovranità Monetaria: convegno a Ragusa

Sovranità Monetaria. Convegno di Forza Nuova a Ragusa

Ondaiblea, 18 Ottobre 2010 11:16 Redazione

Modica, 18 ottobre – Si è svolto domenica scorsa, presso la sala riunioni delle “Mediservice” di Ragusa, l’atteso convegno pubblico sul tema: “Sovranità Monetaria – Il Signoraggio Bancario”.

Folta la partecipazione del pubblico, che ha gremito la sala per ascoltare gli interventi dei relatori sull’argomento.

Ha introdotto i lavori Antonio Iudice, del coordinamento ibleo di FN Ragusa, il quale ha svolto un rapido e preciso excursus dell’evoluzione del sistema monetario per analizzare, in ultimo, gli effetti sociali dell’indebitamento dei privati cittadini nei confronti del sistema creditizio.

Poi è stata la volta del Dott. Ferlito ha analizzato il tema del “Signoraggio Bancario” scindendolo nelle sue due componenti di sviluppo, e ha evidenziato le ripercussioni dell’attuale crisi economica mondiale, sia in chiave microeconomica che in termini di macro economia, ponendo l’accento sul progressivo decremento della capacità produttiva dei paesi occidentali.

«L’esito dell’analisi condotta dall’esponente forzanovista è stato la provocatoria ma convinta proposta di una totale revisione dell’attuale sistema Europa e delle regole di Maastricth, per giungere alla creazione di un’Europa non più fondata sulle regole e gli interessi del sistema economico-bancario, ma sulla sovranità di ogni popolo, anche in ordine alla emissione della propria moneta.

Infine il relatore principale, Renzo Rabellino, ha esposto i dettagli della nascita e dello sviluppo del sistema monetario “Euro” e ha trasmesso all’attenta platea le sfumature tecniche e le importanti implicazioni sociali delle politiche monetarie attuate dalle banche centrali, troppo spesso taciute dall’attuale sistema politico e dell’informazione.

Rabellino ha sostenuto, citando la Grecia ad esempio e testimonianza delle sue tesi, che il potere politico delle istituzioni rappresentative dei singoli stati sia oggi delegittimato e ininfluente a confronto con gli istituti bancari e le banche centrali, e che tutto ciò vada a discapito tra l’altro dei i principi e delle fondamenta della democrazia e dello stato sociale».