sabato 5 settembre 2009

Le porte chiuse delle Banche

Ottobre in rosso: le porte chiuse delle Banche

Pubblicato da Domenico De Simone alle 22:34 in Crisi finanziaria


La mia banca è indifferente

Se per le famiglia italiane è iniziato un settembre nero, per le imprese si preannuncia un ottobre in rosso. Nonostante le perorazioni di Draghi e Tremonti, infatti, le Banche non danno un euro a nessuno. Ne soffre la produzione, l'occupazione e il consumo, insomma, l'economia.

Visto che c'è la ripresa e che la crisi è ormai alle spalle, ieri mattina ho telefonato al Dirigente del settore industria di un noto gruppo bancario. Gli ho chiesto se c'erano le condizioni per finanziare l'attività di un'impresa mia cliente (ah, per campare faccio anche il consulente aziendale).

Non ci credevo nemmeno un po', tuttavia, data la qualità dell'impresa e dei suoi bilanci, che stanno in piedi anche alla luce delle follie dei parametri di Basilea2, e che si tratta di andare a produrre energia da fonti rinnovabili, con margini operativi di tutto rispetto, ma anche per sentire che aria tira in Banca, ho deciso di chiamarlo. Quello che segue è il resoconto dela telefonata.

Premetto che il mio interlocutore è persona intelligente e pratica che ha portato il settore nella banca che dirige a risultati lusinghieri in breve tempo.Lo conosco da tempo ed è persona che è in grado di valutare un finanziamento con molto equilibrio e competenza.

- Buongiorno!

- Buongiorno a Lei, come sta?

- Discretamente grazie, gran caldo in questi giorni, ma sopravviviamo. E Lei ha passato buone ferie?

- Sì grazie, ma sono tornato già da una decina di giorni. Anche se vista l'aria che tira potevo restarmente tranquillamente al mare...

- Ah. Si lavora poco?

- Praticamente non riusciamo a fare niente. In Consiglio non ci passano una pratica nemmeno per i clienti più vecchi e fidati. Lo so che mi chiama per quella sua cliente..

- Eh sì, Le chiedevo se avesse potuto esaminare la documentazione.

- Sì certo, ed ha ottimi parametri. Tuttavia temo di fare una figuraccia se facciamo partire la richiesta di finanziamento, come le dicevo qui non passa niente.

- Beh, ma visto che sono macchine strumentali, non potremmo provare con un leasing invece che con un finanziamento diretto? Il rischio è molto ridotto...

- Per carità! Lei sa che noi abbiamo la nostra società di leasing. Ebbene, non ci passano una pratica nemmeno per sbaglio e non sappiamo più a che santo votarci. Ho un vecchio e fidato cliente che venderebbe decine di camion se i leasing funzionassero, ma non ne hanno fatto passare nemmeno uno. Non c'è un acquirente che vada bene, eppure si tratta di gente che fino ad un anno fa avrebbe ottenuto il finanziamento senza problemi. Sembra incredibile, ma è così. E adesso questo rischia di chiudere se non riesce a portare a termine qualche vendita.

- Non potremmo provare a spaccare l'operazione in tre tranches? Immagino che 2,3 milioni siano eccessivi in questo momento. Tuttavia, visto che una parte i miei possono finanziarla con mezzi propri e che il cantiere da servire sarà suddiviso in tre lotti, forse si potrebbero fare tre operazioni a distanza di qualche mese l'una dall'altra.

- Bah, ragioniamoci su, ma certo anche un finanziamento sotto il milione è visto come altamente rischioso. Pensi a che punto siamo arrivati.

- Uhm, ma che succede? Non c'è liquidità?

- Bah, la liquidità c'è pure, solo che stanno tutti alla finestra. Sembrano tutti paralizzati dalla paura. L'unica attività che si fa in questo momento è quella finanziaria e noi dell'industria stiamo a guardare e roderci il fegato perché dobbiamo dire di no a tutti.E non siamo mica solo noi. Anche i colleghi delle altre Banche stanno nella stessa situazione. Tutti alla finestra ad aspettare. Che cosa, non si sa, ma aspettano. Comunque, parliamone e vediamo se ci viene un'idea. Ma non posso prometterle niente.

- Lo immagino. Ah, comunque i miei hanno anche qualche cliente che vorrebbe mettere su un impianto fotovoltaico. Niente di che, sotto i 150.000 euro per impianto, ma almeno possono andare avanti.

- Eh, vediamo chi sono i clienti finali e speriamo bene. Pure questi me li hanno cassati, ma forse se gli importi sono piccoli qualcosa riusciamo a far passare.

- La ringrazio comunque per la Sua franchezza e ci vediamo in settimana prossima che Le porto la documentazione di queste operazioni più piccole. Nel frattempo, chissà, magari succede qualcosa....

- Speriamo, ma mi sembra difficile. Grazie a Lei, alla prossima settimana.

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