martedì 12 maggio 2009

BancaStato: Il Ppd “scettico” è l’ago della bilancia

“Restiamo scettici su questa operazione, dobbiamo agire con prudenza”
Il Ppd “scettico” è l’ago della bilancia
Clemente Mazzetta
Caffè.ch

Lega e Plrt a favore, Ps, Verdi e Udc contrari, Ppd scettico: risultato BancaStato congelata. Per il momento non potrà acquistare banche o istituti finanziari. Nessuna operazione di “private banking” all’orizzonte. Tullio Righinetti (Plrt), relatore della modifica di legge su BancaStato, che avrebbe consentito di “acquistare” una banca per gestire al meglio i patrimoni privati, ha accettato la proposta del governo: rinviare la discussione, già in calendario nella seduta di lunedì prossimo. Si è così evitato il muro contro muro. Il motivo ufficiale del rinvio è avere il tempo per valutare la risposta del consiglio di Stato alla mozione di Paolo Beltraminelli (capogruppo Ppd) e Filippo Gianoni, sulla “responsabilità sussidiaria” dello Stato nel caso di enti con partecipazione esclusiva o preponderante, della Banca Stato, ma anche dell’Azienda Elettrica Ticinese.

Il problema di fondo è convincere il Ppd, che già a gennaio aveva chiesto di congelare la proposta di legge. “Siamo scettici su questa operazione - spiega Giovanni Jelmini, presidente Ppd - dobbiamo conoscere meglio le responsabilità a cui si va incontro. Dobbiamo inoltre agire con prudenza e avvedutezza alla luce della situazione bancaria mondiale”.

E il Ppd, su questa riforma bancaria, è l’ago della bilancia. Lo schieramento al momento vede infatti Plrt e Lega favorevoli, contro la sinistra (Verdi e Ps) e Udc. “Siamo contrari al principio dell’acquisizione di un istituto bancario per queste operazioni che peraltro sono già possibili con l’attuale normativa”, spiega Manuele Bertoli, presidente Ps. Analogo commento da parte Sergio Savoia (Verdi): “Non mi pare il momento di spericolate avventure per BancaStato che deve invece sostenere l’economia cantonale e aiutare lo sviluppo”. Un no che si unisce anche a quello dell’Udc di Pierre Rusconi.“Siamo totalmente contrari a questa modifica, perché si tratta di una richiesta inutile per avere una risposta utile atta a scaricare qualsiasi responsabilità della dirigenza”. Per Rusconi, i vertici della banca cantonale giocherebbero allo scaricabarile con il parlamento: “Se gli rispondiamo di no, diranno che gli impediamo di essere più competitivi sul mercato - spiega Rusconi -, se gli rispondiamo di sì, visto che dovranno acquistare una nuova banca, in futuro non ci saranno più dividendi per lo Stato”.

A sostegno dei liberali invece la Lega: “Inutile sostenere che Bancasatato debba fare più utili e poi non darle le possibilità di operare - fa presente Attilio Bignasca, capogruppo leghista -. La modifica legislativa non solo consente a BancaStato di operare nella gestione di patrimoni privati (già poteva farlo), ma evita che il cantone possa essere in qualche modo chiamato a risponderne: non vedo come essere contrari”.

edizione 10.05.2009

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