lunedì 6 luglio 2009

LA SVIZZERA, UNA PIAZZA OFFSHORE ?

Da: SVIZZERA Connection

LA SVIZZERA, UNA PIAZZA OFFSHORE ?

Se anche la Svizzera sia una piazza finanziaria offshore, è un argomento su cui si può discutere. In verità le banche svizzere con circa 2.400 miliardi di franchi amministrano con grande probabilità molti più patrimoni esteri dell'Inghilterra o degli USA. (4) (I centri caraibici Grand Caiman e Bahamas praticano poca amministrazione patrimoniale, perché hanno troppo poco personale; essi sono in primo luogo delle stazioni di rapido passaggio per occultare l'identità). Ma la Svizzera non è né un ministato né una piccola isola con 30.000 abitanti, in grado di conformarsi totalmente alle esigenze dei clienti stranieri, ma un piccolo stato con 7 milioni di abitanti nel cuore dell'Europa. Da ciò deriva un dinamismo sociale ed economico che impedisce la nascita di pure e semplici leggi offshore nell'interesse dei riciclatori di denaro stranieri. La Svizzera non è la più grande piazza finanziaria offshore ma la più piccola nella prima serie, dopo New York, Tokio, Londra, Francoforte, Parigi. Vale a dire che nella legislazione svizzera confluiscono non solo gli interessi del settore offshore, ma anche le esigenze di tipo diverso dell'economia reale. Ciò è illustrato da un piccolo episodio avvenuto in Consiglio nazionale durante la revisione della legge bancaria nel dicembre 1993. Allora il Consiglio decise che le autorità straniere preposte alla sorveglianza bancaria potessero trasmettere alle autorità del loro paese le informazioni ricevute dalla commissione delle banche, se queste prima avessero ricevuto assistenza giudiziaria dalla Svizzera. In considerazione dei ritardi di anni dell'assistenza giudiziaria, per via dei ricorsi, il mutuo aiuto fra pubbliche autorità di paesi diversi in questo ambito sarebbe stato reso di fatto impossibile - dunque una tipica legislazione offshore a protezione degli utenti stranieri del sistema finanziario interno. I massimi rappresentanti di questo tentativo furono allora l'avvocato d'affari di Ginevra Charles Poncet (Lib.), il presidente della SVP Christoph Blocher e il lobbista della piazza finanziaria Georg Stucky (FDP) di Zug. Ma il gruppo parlamentare pro offshore aveva sottovalutata l'alleanza della Sinistra e del Centro, per i quali il cinismo di Blocher e degli altri oltrepassava ogni limite. Dopo che anche nei media si era gridato allo scandalo, il Consiglio nazionale cancellò di nuovo il passo di cui sopra dalla legge bancaria. Mentre la Svizzera complessivamente non può essere considerata una classica piazza finanziaria offshore, si è sviluppato nei decenni passati il fenomeno delle piazze finanziarie – inhouse. Notoriamente alcuni cantoni hanno conformato elasticamente le loro leggi fiscali alle necessità di società straniere e di ricchi privati con profitti non indifferenti, per esempio Zug, Schwyz, Glarus o Freiburg. In qualche misura anche il Liechtenstein può essere considerato una stazione inhouse della piazza finanziaria Svizzera, come indirizzo raccomandabile per i ricchi che hanno particolarmente bisogno di discrezione e i superricchi, per i quali il segreto bancario svizzero è ancora troppo poco rigoroso. Negli anni '90 le banche svizzere hanno combinato questo principio inhouse con il classico business offshore. Si ritiene che fino al 1996 quasi la metà dei depositi negli istituti finanziari dell'isola del canale britannico Guernsey provengano da banche e società finanziarie svizzere. E anche in Lussemburgo e nelle isole Cayman le banche svizzere hanno una posizione ragguardevole. Il futuro profilo della gestione patrimoniale svizzera sembra consistere nella funzione di piattaforma girevole. Ai clienti privati stranieri viene offerta una piazza finanziaria con tradizione e know-how, i cui operatori possono elaborare soluzioni confezionate su misura in tutte le piazze offshore e inhouse di questo mondo.

LA FONDAZIONE FAMILIARE SANDOZ : NOVITA' NEL BUSINESS DELL' OFFSHORE.

L'acquisto della Citco (Curaçao International Trust Company), numero uno nel business offshore, da parte della fondazione familiare Sandoz nell'agosto 1995, conferma questo trend. La Citco, con sede sull'isola caraibica olandese Curaçao, amministrava a metà degli anni '90 dei patrimoni che ammontavano a 80 miliardi di dollari. Era rappresentata a Ginevra, Losanna e in altri 23 paesi e dava lavoro a più di 500 persone. La famiglia fondatrice della Citco, Smeets di Curaçao, mantenne una quota di minoranza, mentre il presidente della nuova fondazione Sandoz, azionista di maggioranza, Pierre Landolt, divenne nuovo presidente della Citco. La famiglia Landolt, al terzo posto secondo Forbes nel 1996 tra le famiglie più ricche della Svizzera con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari, controlla anche la Banque Scandinave en Suisse e la banca privata Landolt & Cie (Lausanne). La famiglia è inoltre azionista di maggioranza dell'hotel di lusso Beau-Rivage di Losanna, ha una quota di partecipazione alla ditta di orologi Parmigiani e alle acque minerali Henniez, e detiene il dieci percento del "Journal de Genève". La fondazione familiare domiciliata a Glarus e diretta da Losanna, fu fondata nel 1964 dallo scultore Marcel Sandoz, il figlio più giovane del fondatore della ditta. I principali beneficiari oggi sono la figlia di Edouard Sandoz, Nicole Landolt-Sandoz, suo marito Pierre e i loro figli. La Banque Scandinave si è profilata ingegnosamente come rappresentante di "portafogli eticamente responsabili". Per cui un "ethical investment" può aumentare efficacemente la rendita di portafogli azionari svizzeri, dove per etica si intende un comportamento che rispetta le convenzioni usuali nel settore e offre trasparenza all'esterno.

IL LUSSEMBURGHESE

Negli anni '70 e '80 il lussemburghese Francis Hoogewerf fece progressi e divenne un Big Player del business offshore. Gestiva filiali dei suoi uffici d'amministrazione fiduciaria, di revisione e patrimoniale in Lussemburgo, a Ginevra e a Monaco. A ciò si aggiunsero centinaia di società offshore, dove egli compariva con funzioni alterne di azionista, consigliere di amministrazione o revisore. (5) Tra i suoi clienti c'era ad esempio anche il capo della Sasea Florio Fiorini, la cui società offshore Beaverbrook Ltd. (Dublino) aveva la sede nell'ufficio di Hoogewerf & Cie. a Montecarlo. (6) Il Companies register di Londra (Registro di commercio) elencava nel maggio 1994 sotto Francis Hoogewerf con indirizzi diversi in Lussemburgo, Ginevra e Montecarlo, 32 registrazioni o come revisore o come consigliere d'amministrazione. 27 di queste erano estinte e cinque attive, e precisamente quattro mandati come consigliere d'amministrazione e uno come revisore.(7) Poichè per il Lussemburgo e altri centri offshore non c'è un registro in ordine alfabetico di tutti i consigli di amministrazione, è praticamente impossibile riconoscere le società di Hoogewerf in quel paese. Inoltre, nel businnes dell'offshore, le società cambiano continuamente ragione sociale, vengono ristrutturate e messe in vendita. Alcuni esempi di società di Hoogewerf sono tuttavia noti. Così la Arden Investments Ltd. E Avondale Nominees Ltd. (St. Peter Port, Guersney), da lui controllate, costituirono nel maggio 1991 in Lussemburgo l'Eurotrust International Holding Corp. Revisore: Roger Usher. Eurotrust offrì al rispettabile pubblico ogni tipo di servizio come la fondazione di società in Svizzera e Lussemburgo, revisioni, servizio telefonico e inoltro di posta ad un nuovo indirizzo. Come persona di riferimento il prospetto informativo dell'Eurotrust fa il nome di Urs von Sury, direttore generale degli OCRA Management Services (Basilea). Quest' OCRA di Basilea lavorava in collegamento con la Overseas Company Registration Agents Ltd. a Ramsay, Isola di Man. Di questa faceva parte anche Hoogewerf. L'OCRA con più di una dozzina di indirizzi di contatto internazionali, divenne fino alla metà degli anni '90 una delle maggiori venditrici al mondo di società offshore e dei relativi servizi erogati. Secondo un'inserzione, apparsa sul settimanale " The Economist" del gennaio 1996, l' OCRA dava lavoro a più di 230 specialisti, avvocati, contabili, banchieri e segretarie. OCRA si trova anche su Internet, indirizzo: hptt://www.ocra.com. Nella pubblicazione "Offshore Investment" dell' Offshore Institute (Douglas. Isola di Man) Hoogewerf firmava come consigliere del redattore capo. Il numero di febbraio del 1989 contiene una lista di indirizzi di circa 150 Offshore-Professionals da Andorra a Vanuatu, stampata fitta in 15 pagine. Per la Svizzera si indicano 4 indirizzi: Hoogewerf & Cie. (Ginevra), Arner SA (Lugano), Riggs Valmet (Ginevra) e Citco (Losanna e Ginevra). L'Arner SA precorre la Banca Arner.(8) La Valmet a Ginevra è il braccio offshore della Riggs National Bank a Washington, D.C.(9) E la Citco della fondazione familiare Sandoz infine è il più grande istituto offshore del mondo. A Hoogewerf riuscì di passare sempre inosservato. Una ricerca sul database diede solo due risultati. Il comunicato del "Financial Times" del 13 luglio 1994 non mette nella miglior luce il professionista Hoogewerf. Allora il ministero britannico del Commercio e dell'Industria (DTI) aveva ammesso i membri della piccola associazione di revisori Association of International Acountants (AIA) nell'inglese Gateshead come revisori dei conti riconosciuti dallo stato. Ma, conformemente alla normativa per l'attività di revisore, i membri dell'AIA dovettero prima farsi registrare a livello statale. Hoogewerf, che non era solo membro dell'AIA , ma anche revisore della Cassa sociale dell' AIA, temeva le richieste dello stato e come revisore AIA dovette essere sostituito dalla ditta BDD Binder Hamlyn. (10) La seconda notizia proviene dall' edizione lussemburghese de "Le Republicain Lorrain" del 16 novembre 1994: Hoogewerf (con foto) si presentava fianco a fianco della regina inglese del salmone Joanne Spencer come finanziatore del suo affumicatoio di salmone Riverstar (nome della marca: Van Pieters). Certamente un appoggio non sgradito alla Spencer: proprio in Lussemburgo lei aprì una filiale e annunciò un going public (apertura al pubblico) della sua Riverstar alla Borsa di Lussemburgo.


Note:

4) Uno studio del centro ricerche sul mercato del lavoro e l'economia industriale ha valutato il patrimonio amministrato dalle banche svizzere nel giugno 1996 in 2.340 miliardi di franchi. Si dice quindi che il settore dell'amministrazione patrimoniale crei 50.000 posti di lavoro e produca due terzi dei guadagni bancari.

(5) Hoogewerf esercita anche l'attività di revisore contabile internazionale. Hoogewerf & Cie. firmano insieme con la First Professional Audit di Fausto Vitucci (Roma, Milano, Prato, Verona) come Ufficio di revisione di Cragnotti & Partners capital Investement SA Luxembourg. La Cragnotti & Partners fu fondata dall'ex topmanager Enimont Sergio Cragnotti, implicato in numerosi scandali di tangenti, del quale si parla in maniera approfondita nel capitolo sull'ENI.

6) "Eurobusiness" 11/1993

7) I quattro mandati in consiglio d'amministrazione erano: Almeria Properties Ltd., Geldof Sales Promotion Ltd., Imperio Reinsurance (UK) Ltd., Coastline Securities Ltd. Alla Portomega Ltd Hoogewerf infine firmava come revisore.

8) Su Arner SA vedi il capitolo 10, p.226 segg. Hoogewerf e Arner hanno collaborato. La società di Hoogewerf Wenham Ltd. (Douglas, Isle of Man) e la società di Arner Wedel Holdings (Tortola, Isole Vergini britanniche) partecipava alle 4 società lussemburghesi Etairoi Holding, Carib Holding, Caribbean Estate Company SA e Caribbean Hotel & Resort.

9) Valmet SA : Proprietari: Riggs National Bank, Washington (51%); Management : Aubertinaz Claire; Nicolin Danièle; Ghillani Jean-Philippe; Consiglio d' amministrazione: Michel Christian; Degeller Otto; Fasel Roland; Partecipazioni: Valmet Fiducie et Conseils SA, Ginevra (100 %). (Fonte: Orell Füssli/Teledata : Il CD-ROM dell'economia svizzera. Versione 1996/1, scadenza: 1.8.95)

10) Binder Hamlyn è parte di Arthur Andersen dal 1984. La ditta finì sulle prime pagine dei giornali nel 1994 quando fu condannata in prima istanza da un tribunale di Londra ad un risarcimento danni di 100 milioni di sterline. Aveva valutato troppo con un cliente una candidata all'accettazione e dovette prendersi la responsabilità dell'ammanco.

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