lunedì 6 luglio 2009

Il mutuo sociale

Il mutuo sociale


Alessandro Cavallini, Rinascita, 1 Luglio 2009


Negli ultimi anni, a causa della crisi finanziaria, numerose giovani coppie si sono trovate in difficoltà per l’acquisto della casa e soprattutto nel pagamento del mutuo. E così la Regione Veneto ha deciso di adottare un decreto regionale per l’erogazione di contributi o di agevolazioni a sostegno di cittadini che vivono una condizione di disagio, su indicazione dell’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, con uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro per mille e 500 famiglie che avranno diritto ad accedere ai finanziamenti in tempi rapidissimi.
Nel novembre scorso erano stati pubblicati due bandi e ieri sono state rese note le graduatorie. La Regione del Veneto garantirà a chi non riesce più a saldare la rata del mutuo una rinegoziazione con gli istituti di credito e con il consiglio del notariato a costo zero e per i casi più disperati erogherà un contributo di 20 mila euro a famiglia per abbassare la quota del capitale residuo del mutuo e rendere la rata più sostenibile. Si eviterà così il pignoramento delle abitazioni.
E poi, sempre grazie ad un accordo siglato con le banche e con i notai, assicurerà alle giovani coppie che vogliono comperare la prima casa e non hanno i mezzi necessari un mutuo agevolato con 25 mila euro di contributo a fondo perduto per abbattere l’interesse. Le domande fino ad oggi sono quasi 5 mila e la graduatoria attuale resterà valida anche in futuro e potrà essere evasa con l’aggiustamento di bilancio dell’autunno.
Questo intervento della Regione è sicuramente positivo, ma l’emergenza abitativa finirà, in concreto, solo quando tutti quanti i cittadini avranno la possibilità di diventare proprietari delle proprie case di abitazione. O almeno questo è l’auspicio di Casa Pound Italia, che da anni porta avanti il progetto Mutuo Sociale. L’iniziativa è rivolta alla creazione di un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, che non superi 1/5 delle entrate della famiglia e che venga bloccata in caso di disoccupazione, senza passare attraverso le fameliche banche. E per raggiungere tale obiettivo si è già individuato il sistema migliore da adottare a livello regionale: il Referendum Propositivo, che prevede, a fronte della presentazione di un determinato numero di firme, la discussione in consiglio regionale della proposta di legge entro un periodo di tempo determinato (in genere un anno solare).
Questo progetto è sicuramente molto interessante e speriamo che qualche forza politica, in uno dei due schieramenti, decida di appoggiarlo. Il Mutuo Sociale è finalizzato unicamente al bene del Popolo e contrasterebbe, se realizzato, le attuali lobbie dei palazzinari e delle banche. E questo a noi sembra un più che valido motivo per pubblicizzare e sostenere tale iniziativa.

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