Berlusconi: suicida colpire asset del Paese – “Sì sono preoccupato, perché Finmeccanica è un asset straordinario ha firmato un contratto con la Russia, mi auguro queste indagini portino a nulla come sono convinto. Considero suicida che il Paese proceda contro chi costituisce con la propria capacità operativa la forza del Paese”. (fonte tiscali)
Controllo dei NOSTRI cieli che le “grandi potenze” ci vogliono togliere, attacco giudiziario all’ENAV, completamente controllato dallo Stato. Prosieguo del capitolo ALITALIA, a sua volta prosieguo della saga tragica SVENDITA IRI/ACCORDO BRITANNIA.
Dopo la contestazione della golden share in ENI, ENEL, TELECOM e FINMECCANICA per futili motivi arrampicati sugli specchi, da parte della Corte UE, ecco puntuale l’attacco giudiziario. Si noti che in questi giorni sempre la stessa magistratura tecnocratica europea ha attaccato la golden share del Portogallo nelle sue ex aziende di stato – non a caso il suo Primo ministro ha paventato la possibilità di uscita dall’euro: guarda caso Portogallo e Italia fanno parte dei PIIGS, di quei paesi così denominati dai maiali delle banche di affari predestinati a fallire per loro volere.
Comunque sia rimangono intatte tante golden share di grandi potenze come Francia, Germania, persino in un paese non più esistente come il Belgio esiste una enorme golden share in DISTRIGAS rimasta intatta dopo la sua fusione incorporazione in ENI, come contentino dello strapotere di Suez Gaz de France. In FRANCIA continuano a esistere società di Stato che per legge nazionale devono rimanere pubbliche per oltre l’80%. Persino dopo la mega fusione illecita di Suez Gaz de France, lo Stato ha mantenuto circa il 35% del controllo, e la chiamano privatizzazione del secolo. In realtà quella fusione incredibilmente passata attraverso le forche caudine dell’antitrust di Bruxelles, rappresenta il sigillo dell’alleanza Stato francese/finanza Frère/Bourgeois, presumibilmente i Rotti.
ENAV controlla la società TECHNO SKY, che forsnisce gestione e manutenzione dei sistemi per il controllo del traffico aereo, “di 41 sistemi radar, 95 centri di telecomunicazioni, 76 sistemi meteo, 198 sistemidi ausilio alla navigazione e 71 sistemi software, con integrazione di sistemi “mission critical”…”. Si legge ancora: ”Ruolo chiave nel mercato ATM (Air Traffic Management) riconosciuto non solo a livello nazionale, ma anche presso i più grandi produttori mondiali di Sistemi ATC (Air Traffic Control).” E ancora: “Per raggiungere questi risultati, la Società si è dotata di una struttura operativa distribuita strategicamente su tutto il territorio nazionale, in grado di rispondere con assoluta efficienza e tempestività ad ogni esigenza, sia tecnica che gestionale.”
Capirete che l’occupazione finanziario/militare del nostro paese non potrà essere completata senza il controllo totale del mare, del cielo, della terra e del sottosuolo. L’ENAV è quindi fondamentale, ed è normale che la magistratura (tutta) deviata lo attacchi. Dopo la vendita delle frequenze radio alla goldman, e presumibilmente la concessione gestione/cessione banche dati di altri dati fondamentali, l’inventario dei nostri “asset” da parte dei falsari delle banche continua. Piantine strategiche in mano al nemico. Banche dati nostrani venduti alle nostre spalle da Seat and Co.
L’ENI ha firmato qualche giorno fa accordi energetici con il Venezuela. L’asse anti UKusraele si allarga (prevalentemente petrolmonetario). Gli attacchi di CIA e dintorni anche.
La Cina si è stufata di comprare titoli di Stato US, Bernanke ha deciso di acquistare 600 miliardi di titoli del tesoro alla Goldman, stampando altra moneta per liberare la Goldman, azionista della Federal Reserve, dei titoli tossici che sono i titoli del Tesoro. Cioé, ha stampato a debito sui cittadini americani e il resto del mondo – vista l’importanza della denominazione in dollari delle transazioni internazionali – per innaffiare/bonificare la Goldman e toglierle il fardello dal groppone, titoli del debito USA, stampati decine di volte di troppo e oramai non più rimborsabili perché non più corrispondenti alla ricchezza reale di quel paese.
L’asse anti UKusraele è un asse monetario/energetico e comprende Venezuela, Russia, Libia, Iran, Corea del Nord, Cina, Afghanistan se potesse, Italia se potesse. Dietro al politichese e ai vincoli UE, il commerciante nell’anima che è l’homo italicus del mediterraneo avrà tentato di incrementare i suoi traffici a oriente e occidente, ma sarà stato come andare in controsenso su una scala mobile azionata dalle grandi potenze eredi delle Compagnie delle Indie Occidentali (Francia) e orientali (Olanda, Gran Bretagna), prime aziende globali con il privilegio di stampare moneta ed esportarla nelle Indie, i padrini del sistema di moneta debito attuale.
Proprio nei giorni in cui sono trapelati carteggi US/Italia da Wikileaks e che David Thorne, ambasciatore americano in Italia “ha dovuto alzare la cornetta del telefono per avvertire il governo italiano. E ribadire quello che da Washington è già trapelato: gli Stati Uniti si aspettano «tensioni» con gli alleati per la fuga di notizie che avrebbero dovuto rimanere nei cassetti”, perché sarebbero in atto «strategie dirette a colpire l’immagine dell’Italia sulla scena internazionale», parole di Frattini, c’è ancora chi come Gramellini schernisce sulla Stampa il presunto paranoico ”complotto” contro l’Italia, nonostante l’evidenza dei fatti quotidiani.
Mentre la cosa è elementare: prima di comprare ad un’asta un bene di un certo valore, diciamo come quello dell’Italia, inestimabile, è buona prassi svalutarne il valore e l’immagine, in modo da fare calare il prezzo. Chi disprezza, compra. Non essendo alcun paese per definizione e dignità palesamente in vendita, i banchieri di affari si sono inventati il debito pubblico con l’aiuto del signoraggio, applicando una logica bancaria persino a enti pubblici tradizionalmente e storicamente sovrani rispetto alle banche. Ora questa sovranità è stata proprio dai banchieri smantellata con l’aiuto dei loro mezzani tecnocratici di Bruxelles, così potranno procedere alla svendita all’asta del paese con la scusa del rimborso di un debito pubblico fraudolento. Sono riusciti a trasformare i paesi in clienti bancari. Ma per completare l’azione bisogna eliminare qualsiasi residuo di sovranità, come le golden share o società pubbliche cruciali come l’ENAV.
Chi non vede che queste azioni della magistratura sono sempre orientate verso i soliti asset del paese, mentre quelle contro l’apice della pirlamide, tipo l’accusa di Woodcock a Total in Basilicata, sempre sminuiti, declassati, censurati dalla stampa (ricordo che la prima accusa alla Total era di associazione a delinquere, poi cancellata) e che le accuse di mafia vanno sempre inesorabilmente verso imprenditori o di Stato o irrimediabilmente nostrani, mentre l’italiano medio continua a sopportare soprusi inauditi da multinazionali eterodirette, mi dispiace, merita la sorte che ci sta toccando a tutti: essere svenduti e pignorati all’asta truccata dei finanzieri internazionali.
N. Forcheri 27 novembre 2010
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