venerdì 5 marzo 2010

LA GRANDE FARSA DEL DEBITO PUBBLICO

LA GRANDE FARSA DEL DEBITO PUBBLICO

Dal quotidiano "Il Giornale di Vicenza" del 3/2/06,

lettera di Claudio Proietti


Innanzitutto la ringrazio per lo spazio che fornisce ai lettori, è un segno di considerazione e di grande rispetto. Mi rivolgo a Lei, ma anche ai lettori/cittadini/lavoratori di e per questo nostro Paese, mi chiedo con meraviglia come possiamo tollerare un sistema di emissione di denaro che espropria, affama e rende schiavi noi tutti. Perché non se ne parla diffusamente? Forse perché il sistema è così ben congegnato che a raccontarlo non viene creduto? Oppure perché ti prendono per pazzo o visionario? Devo ringraziare il Cielo di non essere un uomo influente, altrimenti davvero, se mi andasse bene, sarei finito in manicomio come è accaduto al poeta Ezra Pound, dopo aver denunciato e combattuto con tutte le sue forze lo scandalo del denaro creato dal nulla dalle banche centrali e ceduto allo Stato a prezzo nominale e per giunta con gli interessi. Se mi fosse andata peggio sarei stato ammazzato, come è successo a J. F. Kennedy subito dopo che fece emettere biglietti di Stato a corso legale.
Che cos’è un “biglietto di stato a corso legale”? È moneta creata dallo Stato, anziché dalla banca centrale. Che differenza c’è? La moneta statale nasce di proprietà dello Stato (ovviamente senza contrarre alcun debito con se stesso) e quindi proprietà del cittadino, mentre la moneta di banca, quelle che usiamo attualmente, per intenderci, non è di proprietà del cittadino, ma della banca centrale che lo ha emesso e per questa “leggera” differenza lo Stato contrae un debito che corrisponde all’intero ammontare della somma di denaro fornitagli. In sostanza tutto il denaro che il cittadino possiede nel suo portafogli e nel suo conto corrente è in realtà un debito per lo Stato e quindi anche per lo stesso cittadino. Crediamo di possedere il denaro che abbiamo, frutto del nostro lavoro, invece possediamo il nostro personale debito con la Banca Centrale. E con quel debito noi effettuiamo tutte le nostre normali transazioni economiche, paghiamo il pane, gli svaghi, la benzina, le tasse e percepiamo lo stipendio o un compenso di prestazione. Siamo comunque sempre pagati, in realtà, con un debito! Con un debito che sta a monte del sistema di emissione! Non è assurdo, questo?! Come possiamo pagare qualcuno con un debito? Facile, basta che nessuno sappia che si tratta di un debito e sia considerato da tutti come una ricchezza, una risorsa, e magicamente il sistema regge. Per le banche regge di sicuro! Ma può reggere all’infinito per il cittadino, per lo Stato, inconsapevole del danno di questa truffa? È una truffa che non ha neppure un supporto giuridico che la rende legale. Il secondo comma del primo articolo della Costituzione stabilisce che la sovranità appartiene al popolo: sovranità intesa in senso pieno e quindi anche quella di emettere e gestire la propria moneta, moneta di proprietà del popolo, che attualmente non abbiamo perché appartiene alla banca centrale, che è una normale S.p.A, svincolata dallo stato. Il professore di diritto Giacinto Auriti, ex docente dell’Università di Teramo, lo ha dimostrato con le sue denuncie alla Banca d’Italia. Denuncie finite con risposte del tutto semplicistiche e banali, del tipo “è sempre stato così”. Ora si rivolge alla collettività perché prenda consapevolezza di questa realtà: “Poiché la banca emette moneta solo prestandola, le collettività nazionali sono danneggiate due volte: prima perché sono espropriate della loro moneta e poi perché sono indebitate di altrettanto. In tal modo il costo del denaro, all’atto dell’emissione, è diventato del 200% cui vanno aggiunti gli ulteriori interessi bancari ed i prelievi fiscali.
L’usura sta ormai dilagando con tale imponenza da minacciare non solo le libertà fondamentali, ma la stessa possibilità di sopravvivenza.
Si impone ormai l’assoluta, inderogabile necessità di sostituire alla moneta-debito la moneta-proprietà. (...) Dunque la soluzione del problema consiste nell’istituzionalizzare una moneta carta di proprietà dei cittadini.
(...) Noi ci auguriamo che il legislatore e la magistratura dichiarino, con legge o con sentenza, che la moneta all’atto dell’emissione sia di proprietà dei cittadini e non delle banche, colmando un vuoto legislativo non più tollerabile”.
L’on. Teodoro Buontempo il 3 ottobre 2005 ha presentato alla Camera un disegno di legge dal titolo: “Sovranità popolare della moneta e conto di cittadinanza”, in tale disegno, nel quale viene citato anche lo studio condotto dal prof. Auriti, si può ben sperare che la moneta ritorni ad essere espressione del lavoro e della ricchezza della popolazione, considerando anche chi non lavora, perché rappresenta comunque una risorsa ed una ricchezza potenziale per la collettività. In tal caso si eliminerebbe la grande farsa del debito pubblico, vero e proprio peccato originale gravato sulle teste di ciascuno di noi per mantenerle chine ed assoggettate al Signor Banchiere; non sarebbe più necessario pagare le tasse, se non in piccolissima parte, dato che non avremmo debiti assurdi con Chicchessia.
“La Verità vi renderà liberi” disse Qualcuno più di duemila anni fa. Ed Egli affermava anche l’identità del proprietario della moneta e di chi la batte: “Di chi è quel volto sul talento?”. “Di Cesare” gli fu risposto. “Quindi, date a Cesare quello che è di Cesare, a Dio quello che è di Dio.”
Il volto del proprio lavoro impresso nella propria moneta! Questo è il diritto inalienabile che il popolo deve riconquistare con tutte le sue forze. Non possono farci pagare l’aria che respiriamo. Ma approfittando della nostra totale inconsapevolezza è un giochetto che stanno già facendo molto bene con il denaro, che, come l'aria per il corpo fisico, è veicolo di scambio delle nostre energie sociali. Per questo nuovo anno auguro ed invito tutti, di accogliere la sfida e di raggiungere la consapevolezza di una verità che ci libera, se tutti ne siamo ben consapevoli: informiamoci (internet ed i motori di ricerca sono una grande risorsa) ed informiamo i nostri conoscenti sul signoraggio, sul meccanismo perverso dell’emissione monetaria che impoverisce il cittadino ed ingrassa il Banchiere.

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

The Great Taking - The Movie

David Webb exposes the system Central Bankers have in place to take everything from everyone Webb takes us on a 50-year journey of how the C...