La politica | |
Il Consiglio federale vuole evitare tensioni e polemiche | |
In attesa della riunione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che si terrà a Parigi dal 23 al 24 giugno, il Consiglio federale ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di chiedere una discussione sul segreto bancario e sull’inserimento della Svizzera nella “lista grigia”. Il governo, rispondendo a una mozione della commissione di politica estera del Consiglio nazionale, ha inoltre aggiunto in questo momento consultare i ministri degli Stati membri non sarebbe di alcuna utilità. Il Consiglio federale ha quindi completamente rivisto la posizione espressa poche settimane fa dal ministro delle Finanze, Hans Rudolf Merz, che aveva vivacemente protestato quando la Svizzera era stata inserita nella lista grigia dei “quasi paradisi fiscali”. Il governo, che preferisce evitare altre tensioni e partecipare attivamente ai lavori dei comitati tecnic dell’ dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, dovrà invece affrontare presto la patata bollente della raccolta di firme per il referendum lanciato da Lega dei ticinesi e Unione democratica di centro, che vogliono ancorare il segreto bancario alla Costituzione. | |
22.05.2009 |
venerdì 22 maggio 2009
Svizzera: No a discussioni con l’Ocse
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