E' iniziato ieri in Grecia, in un'esclusiva località balneare alle porte di Atene, l'annuale conclave dell'élite politico-economia-militare occidentale riunita nel Bilderberg Group: il più potente e riservato organo decisionale del pianeta che dal 1954 si riunisce ogni anno a porte chiuse per concertare le linee guida a cui tutti i governi, le banche centrali e gli organismi internazionali devono poi attenersi. I lavori si concluderanno domenica.
Si parla di crisi economica. Centotrenta tra capi di Stato e di governo, ministri economici, banchieri centrali, economisti, amministratori delegati delle principali multinazionali, capi di Stato Maggiore, responsabili delle agenzie d'intelligence e direttori dei grandi netowrk televisivi ed editoriali di Europa e Nord America sono arrivati nel lussuoso di Vouliagmeni, una ventina di chilometri a sud di Atene, in un susseguirsi di limousine blindate con vetri oscurati.
Giornalisti e curiosi sono tenuti a debita distanza dalla polizia greca e da guardie private e agenti servizi segreti di diversi Paesi. Non sono previste conferenze stampa o comunicati ufficiali per sapere gli argomenti in discussione (solo nel 2006 gli organizzatori diramarono un documento in cui si rendeva noto che si sarebbe parlato di guerra al terrorismo, fonti energetiche, finanza e immigrazione). Ma quest anno lo scrittore russo Daniel Estulin (che da anni indaga e pubblica libri sul Bilderberg Group) ha dichiarato di essere riuscito a ottenere per vie traverse una copia dell'ordine del giorno dei lavori del summit greco, che sarebbe: "Il futuro dell'economia Usa e del dollaro; La disoccupazione Usa: soluzioni e previsioni; Depressione o stagnazione prolungata?; La ratifica del Trattato di Lisbona".
Massimo riserbo anche sui partecipanti. Secondo le informazioni raccolte dal quotidiano londinese Times, è certa la presenza del presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, del segretario al Tesoro Usa, Tim Geithner, del direttore della Banca Centrale Europea, Claude Trichet, e di quello della Banca Centrale Tedesca, Jo Ackermann.
Una classe dirigente globale. Per avere un'idea degli altri partecipanti bisogna rifarsi alle foto ‘rubate' dai teleobiettivi dei paparazzi ai precedenti incontri, alle informazioni trapelate in passato su singoli partecipazioni e soprattutto all'unica lista resa pubblica dal Bilderberg Group nel 2006. Il risultato è un elenco che comprende sempre: i vertici dell'amministrazione Usa (in passato in passato Henry Kissinger, Donald Rumsfeld, Richard Perle, Paul Wolfowitz), il grande banchiere David Rockefeller, i dirigenti della Federal Reserve, di Credit Suisse e della Rothschild Europe (il vice presidente Franco Bernabè), delle compagnie petrolifere Shell, Bp e Eni (Paolo Scaroni), della Coca Cola, della Philips, della Unilever, di Time Warner, di AoL, della Tyssen-Krupp, della Fiat (il vicepresidente John Elkann), rappresentanti della Nato, dell'Onu, della Banca Mondiale e della Ue, i direttori e corrispondenti del Times di Londra, del Wall Street Journal, del Financial Times, dell'International Herald Tribune, di Le Figarò, del Globe and Mail, del Die Zeit, economisti (tra cui Giulio Tremonti e Mario Monti) e molti ministri dei governi occidentali (Tommaso Padoa-Schioppa). Altri partecipanti italiani a precedenti meeting del Bilderberg sono stati Giovanni e Umberto Agnelli, Emma Bonino, Rodolfo De Benedetti, Ferruccio De Bortoli, Mario Draghi, Paolo Fresco, Corrado Passera, Marco Tronchetti Provera, Alessandro Profumo, Gianni Riotta, Carlo Rossella, Renato Ruggero, Domenico Siniscalco, Walter Veltroni, Ignazio Visco e altri ancora.
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