Una brutta esperienza per lo scrittore, commediografo e attore Charlie Skelton, inviato dal quotidiano britannico Guardian a Vouliagmeni, in Grecia, per scrivere un reportage ironico sulla riunione del Bilderberg Group.
Skelton, che come tutti i giornalisti non poteva nemmeno avvicinarsi alla sede del vertice, il lussuoso Nafsika Astir Palace Hotel, è stato costantemente pedinato da due agenti di polizia in borghese e arrestato per ben due volte perché scattava fotografie. "Agenti della sicurezza greca mi hanno seguito, minacciato, intimorito, arrestato, altri mi hanno mentito", ha scritto Skelton sulle pagine del Guardian online, dove il giovane scrittore spiega come abbia chiesto spiegazioni e aiuto in diverse stazioni della polizia di Atene senza ottenere nessun aiuto, finendo con il sentirsi così minacciato da decidere di andare a denunciare l'accaduto all'ambasciata britannica di Atene.
Il Bilderberg Group riunisce ogni anno a porte chiuse, dal 1954, l'élite politico-economia-militare occidentale per concertare le linee guida a cui tutti i governi, le banche centrali e gli organismi internazionali devono poi attenersi. E' considerato il più potente e riservato organo decisionale del pianeta.
Quest anno, l'ordine del giorno dei lavori trapelato dal summit comprendeva: Il futuro dell'economia Usa e del dollaro; La disoccupazione Usa: soluzioni e previsioni; Depressione o stagnazione prolungata?; La ratifica del Trattato di Lisbona.
Da questa mattina circola in rete anche una lista, non completa e non ufficiale, dei partecipanti all'incontro di Vouliagmeni: gli italiani presenti nell'elenco sono il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, l'ex premier Romano Prodi, gli economisti Mario Monti e Tommaso Padoa-Schioppa, il vicepresidente Fiat, John Elkann e l'amministratore delegato di Telecom, Franco Bernabè.
Nessun commento:
Posta un commento