domenica 12 luglio 2009

Caso UBS: la Svizzera ricatta Wall Street

Polemiche nell’attesa della vertenza bancaria con gli Usa

“Su Ubs il governo ha perso un’occasione per tacere!”

Corrado Galimberti, Caffé.ch

“Dietro questo atteggiamento non vedo nessuna strategia, ma, semmai una cacofonia”. Il consigliere agli Stati Dick Marty non sembra gradire le esternazioni del Coniglio federale a proposito del contenzioso che vede opporsi il governo svizzero alle autorità statunitensi in merito all’affare fiscale Ubs. Prima Ueli Maurer, che definisce gli Stati Uniti inafffidabili. Poi Doris Leuthard, che contraddice il collega di governo e lo bacchetta. Infine il presidente della Confederazione, Hans Rudolf Merz, secondo il quale dovrebbe eventualmente essere l’Ubs a saldare il debito con il fisco americano. “Tutti hanno perso un’occasione per stare zitti - continua Marty-. E farebbero meglio a prendersi una pausa di silenzio. Quello a cui stiamo assistendo non è uno spettacolo piacevole, sembra di sentir suonare le campane di Balerna. Ognuno dice la sua, rischiando di compromettere il delicato lavoro che la nostra diplomazia sta facendo in questo momento sul campo”.

Il consigliere agli Stati Plr si sarebbe aspettato un atteggiamento più prudente da parte del governo, al di là della bontà, o meno, delle posizioni e proposte dei singoli ministri. E proprio non si capacita di “questa necessità di parlare a tutti i costi di Ubs con il primo giornalista che passa”. La mancanza di prudenza verbale e di coordinazione tra ministri “dà un’immagine poco seria, disorienta gli interlocutori, dà l’impressione che ci si trovi di fronte ad una squadra di governo non unita, dove non c’è un leader in grado di trascinare il gruppo”. Insomma, secondo Marty un bel pasticcio, che potrebbe avere anche serie conseguenze per la Svizzera.

“Ho l’impressione che attualmente, a proposito di questa vicenda, i singoli consiglieri federali si profilino e lavorino come se si trovassero di fronte a una questione di politica interna. Ma questo è un problema di politica estera, e bisogna quindi agire di conseguenza”. Come andrà a finire? “Questo non posso ovvviamente saperlo - conclude Marty -, ma ho l’impressione che si stia andando verso una transazione. Si tratta di un’opinione personale, ma credo che verrà pagata una certa somma e che si metterà una pietra sul passato. Non dimentichiamoci che se Ubs dovesse cadere negli Stati Uniti, ci sarebbero gravi ripercussioni anche su Wall Street. Gli americani si stanno dimostrando arroganti, ma non sono stupidi”.

12.07.2009 - 01:00

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