HISTORICA-ASSASSINIO DI JFK JR.-ITAL..doc
"Esiste un governo ombra con la sua forza aerea, la sua marina, il suo meccanismo per raccogliere finanziamenti e la capacità di perseguire le sue idee di interesse nazionale, libero da ogni freno e contrappeso, e libero dalla legge stessa".
Senatore Daniel K. Inouye, (in un intervento per lo scandalo Iran-Contras nel marzo 1987)
La citazione del Senatore Inouye è stata posta a cappello dell' introduzione nel libro "9/11 Synthetic Terror - Made in USA" di Webster Griffin Tarpley, pubblicato in Italia da Arianna Editrice nel 2007 con il titolo "La Fabbrica del Terrore - Made in USA". Se negli Stati Uniti il libro non è stato recensito dai maggiori quotidiani e periodici, in Europa in generale e in Italia in particolare è stato lo stesso Tarpley che ha ricostruito con abbondante documentazione le tecniche impiegate dalle agenzie dei servizi segreti americani per la creazione dell'11/9. Tranne un'improbabile ascendenza al pensiero di Nietsche, di Schmitt e di Heidegger delle tesi di Leo Strauss, santone dei Neo-Con americani (*), l'autore ha sorvolato sui centri del potere finanziario e bancario che si servono del governo ombra per l'attuazione dei propri piani.
* Qualche nome: Douglas Feith, Samuel Huntington, Charles Krauthammer, Bill Kristol, David Frum, Lewis "Scooter" Libby, William J. Luti, Richard Perle, Abraham N. Shulsky, Paul Wolfowitz e R. James Woolsey.
L' ASSASSINIO DI JFK JR.
Negli anni che sono trascorsi dall'incidente aereo del luglio 1999, in cui morì prematuramente JFK Jr., numerosi ricercatori indipendenti hanno raccolto una vasta documentazione su quello che accadde realmente. Tutte le indagini portano ad una sola conclusione: John Fitzgerald Kennedy Jr. fu assassinato.
L'assassinio fu eseguito con una bomba collocata a bordo del suo aereo personale. Le indagini hanno rivelato il massiccio occultamento della verità e i depistaggi attuati dai mezzi di comunicazione statunitensi.
Hanno diffuso dichiarazioni false e storie fantasiose, per ingannare, come fanno di solito, il pubblico americano. Indifferenti e credulone, le masse americane sono abituate a bere le sciacquature scodellate ogni giorno dalle reti della disinformazione ufficiale.
Qui di seguito si raccontano i fatti nudi e crudi, come sono saltati fuori. Contrariamente a quanto è stato propagandato dalle fonti ufficiali, JFK Jr. era un buon pilota, esperto e rispettoso delle norme che tutelano la sicurezza. La visibilità (8 miglia, 13 km circa) era più che sufficiente, mentre si avvicinava a Martha's Vineyard, una piccola isola della Costa Orientale, nell'area del Massachussetts prossima a Cape Cod, la sua destinazione. Kennedy contattò l'aeroporto alle 09:39 p.m., (21:39), e disse che tutto era normale. Era sul punto di iniziare la discesa verso l'aeroporto. Alcuni secondi dopo, il radar indicò che l'aereo aveva iniziato una secca picchiata verso l'oceano.
Il velivolo di Kennedy, un monomotore Piper Saratoga II FAA, numero di registro N9253N, era dotato di autopilota, in grado di condurre l'aereo fino a 30 m dalla pista dell'aeroporto. Tutto quello che avrebbe dovuto fare un pilota prudente e meticoloso come JFK Jr., era restarsene seduto e lasciare che l'aereo volasse da solo. Almeno tre testimoni riferirono di avere visto un'esplosione in cielo a quell'ora, esattamente in quella parte di cielo dove l'aereo di JFK Jr. era scomparso dal radar. Agli operatori della stampa e della TV non fu permesso di fare riprese vicino alla scena dove furono recuperati i resti. La scatola nera, il registratore di voci in cabina e il registratore di volo dell'aereo furono smontati e portati via. Occorre aggiungere che l'autopsia fu frettolosa, terminata in meno di quattro ore, seguita dalla strana richiesta di cremare i corpi e di spargere le ceneri in mare. Un insieme di fatti e di circostanze tali da far pensare a un'azione predisposta per cancellare ogni traccia dell'assassinio.
Chi avrebbe ucciso JFK Jr.?
La stessa gente che uccise suo padre. Il governo ombra, manovrato dai Banchieri Internazionali, dagli Illuminati, dai fautori del Nuovo Ordine Mondiale, dalle società segrete: la Power Élite, un consesso di gentiluomini che non esitano a sbarazzarsi di chiunque gli si metta davanti, ostacolandoli nella realizzazione dei loro piani.
JFK Jr. era l'unico dei Kennedy ad avere indagato sul complotto per uccidere suo padre. Non solo ne acquisì le prove, ma pubblicò anche sulla sua rivista un articolo di Oliver Stone sulle cospirazioni assassine che si trovano nei libri di storia. Progettò di trasformare la sua rivista ’GEORGE’ in un vero strumento di politica per il cambiamento. Cambiamento per il Popolo degli Stati Uniti, non per il Nuovo Ordine Mondiale. In realtà, aveva già iniziato, pubblicando servizi di attualità su George Wallace e sull'assassinio di Rabin.
Era abbastanza per toglierlo di mezzo. Secondo persone che gli erano vicine, JFK Jr. stava ancora indagando su chi c'era dietro la morte di suo padre.
È evidente che raccoglieva le documentazioni per provare in modo inoppugnabile che la Power Élite ed il suo braccio armato erano responsabili delle azioni ripugnanti contro suo padre e suo zio, RFK.
Fatti come quello dell'11 ottobre 1963, quando John F. Kennedy firmò il memorandum per la sicurezza nazionale n° 263, che ordinava il rientro in patria di 1000 consiglieri militari americani dal Vietnam entro il 25 dicembre 1963 e il ritiro dei rimanenti militari degli Stati Uniti entro il 1965. Il giorno successivo a quello dei funerali di Kennedy, il 26 novembre 1963, Lyndon Johnson firmò la risoluzione per la sicurezza nazionale n° 273, che rovesciava completamente il piano di Kennedy per il ritiro dal Vietnam. Johnson usò poi in modo fraudolento la risoluzione del Congresso per la crisi del Golfo del Tonchino come un assegno in bianco per iniziare la massiccia operazione militare in Vietnam. Fu una manovra concertata con la CIA, in cambio dell'eliminazione di Kennedy e della poltrona presidenziale per sé. JFK Jr. aveva intenzione di pubblicare questi particolari sulla sua rivista 'GEORGE'.
Ma la cosa più grave era un'altra. JFK Jr. stava per annunciare la sua discesa in campo nella corsa alla Presidenza secondo tre possibili opzioni: come candidato democratico, come candidato di un terzo partito o come candidato indipendente per le elezioni del 2000. Aveva deciso di correre, ma non aveva ancora scelto la squadra.
È fuori dubbio che, come il padre e lo zio Robert, JFK Jr. non avrebbe mai obbedito al governo ombra che domina gli Stati Uniti.
Per dirla come Andrew Jackson, il settimo presidente degli Stati Uniti, il "den of vipers", il nido di vipere è radicato nel Sistema delle Banche della Federal Reserve, proprietà privata delle più grandi famiglie bancarie, che lo manovrano nel loro esclusivo interesse. Per chiarirci, privati personaggi e famiglie posseggono e stampano la moneta che viene usata negli Stati Uniti per il loro proprio potere, beneficio e guadagno, mantenendo il Governo Federale in condizione di obbligo verso di loro. Si servono del loro corrotto sistema di prestare denaro ad usura, far credito e amministrare il debito pubblico. Il sistema bancario moderno è un sistema fraudolento, in cui i banchieri creano moneta dal nulla, addebitandone il valore di facciata e l'interesse al Governo e al Popolo. Un valore ed un interesse, si badi bene, su qualcosa che è stato creato con un tratto di penna o premendo su di un tasto di computer.
Chi li autorizza a fare questo? Il governo legale che essi stessi controllano.
Come suo padre, JFK Jr. è stato assassinato per ordine delle vipere.
JFK aveva in animo di abolire il sistema della Riserva Federale. Voleva far emettere dal Tesoro grandi quantità di United States Notes,(banconote degli Stati Uniti) e aveva già firmato un documento presidenziale, lo Executive Order 11110 del 4 giugno 1963, che dava al Presidente degli Stati Uniti la costituzionale autorità di creare moneta vera, che sarebbe appartenuta al Popolo, eliminando la Federal Reserve Bank e la sua falsa moneta. Kennedy aveva già iniziato ad emettere moneta di stato, libera da debito e non gravata da interessi, per rimpiazzare i dollari della Federal Reserve, che gli Americani sono costretti ad usare dal 1913. In verità, un certo numero di "Kennedy bills" (biglietti di Kennedy) fu emesso, con l'intestazione "United States Note" (Nota degli Stati Uniti), invece di "Federal Reserve Note" (Nota della Riserva Federale, ossia Banconota), ma furono rapidamente ritirati dalla circolazione dopo l'assassinio di JFK. L'emissione di Kennedy fu di oltre quattro milioni di dollari, per l'esattezza $ 4. 292. 893. 825, moneta vera. Era ormai chiara l'intenzione di JFK di eliminare il criminale Sistema della Riserva Federale.
Il giorno seguente il suo assassinio, tutti i biglietti degli Stati Uniti che aveva fatto emettere Kennedy furono ritirati dalla circolazione. Tutto il denaro che aveva creato il Presidente Kennedy fu distrutto e nemmeno una parola fu detta al popolo degli Stati Uniti.
I Banchieri Internazionali, la confraternita che associa Rockefeller e Rothschild insieme a Goldman-Sachs, Warburg, Lazard, Lehman, Kuhn-Loeb. Seiff, Morgan ed altra bella gente, da lungo tempo lavorano al progetto del Nuovo Ordine Mondiale. Nell'attesa di realizzarlo, dominano i governi delle nazioni, a partire da quello degli Stati Uniti d'America. Quegli individui avidi e corrotti lavorano per mettere insieme un governo mondiale, ovviamente manovrato da loro. Tutti i politici dei principali partiti e movimenti di ogni colore sono solo dei burattini. Ogni politico che esca dal sentiero tracciato, che desideri essere se stesso, viene screditato, magari dopo un piccolo intervento della magistratura, dai mezzi di comunicazione che essi stessi possiedono e che normalmente svolgono la funzione di ammansire le masse e fare in modo che non pensino troppo a se stesse. Se non funziona, ricorrono all'arma del ricatto, che generalmente è molto efficace. In casi estremi, come per JFK, RFK, JFK Jr., c'è l'eliminazione.
Anche secondo l'informatore governativo Sherman Skolnick, JFK Jr. aveva progettato di annunciare nei primi giorni di agosto del 1999 che sarebbe sceso in corsa per la Presidenza.
John Fitzgerald Kennedy Jr. commise un grave errore. Entrò in confidenza con funzionari addetti alla campagna per le elezioni presidenziali di Al Gore Jr. per conoscerne i piani. Non si rese conto che la sua iniziativa avrebbe interferito sia con i piani di Gore che con quelli di George W. Bush, il Governatore del Texas, candidato repubblicano. Da quel che si dice, gli uomini di Gore, promettendogli una totale segretezza, impegno che non fu mantenuto, gli avevano prospettato di correre come vice nel pacchetto di Gore. Rispose che all'inizio aveva pensato di correre contro Hillary Clinton per il seggio al Senato nel collegio di New York, ma che poi aveva deciso di scendere in lizza direttamente per la presidenza. Il segreto svanì.
Esaminando la posizione politica di JFK Jr. é possibile capire chi avrebbe potuto trarre beneficio dalla sua scomparsa in quel particolare momento. Era sul punto di iniziare la campagna per le pasticciate elezioni del novembre 2000, che portarono alla Presidenza George W. Bush con una sentenza della Suprema Corte Federale. Chi, se non George "Dubia" Bush avrebbe potuto, come Presidente degli Stati Uniti, assecondare il piano per l'11/9 ? Durante l'estate del 1999 la scelta dei candidati non era ancora molto chiara. I Bush stavano guardando per la presidenza a George Walker. Suo padre, l'ex Presidente George Herbert W. Bush, aveva imparato una dolorosa lezione quando perse la rielezione nel 1992 contro Clinton: l'apparizione sulla scena di un secondo sfidante (allora fu un conservatore indipendente di nome Ross Perot) anche questa volta poteva essere un guaio.
Ogni candidato indipendente avrebbe sempre potuto costituire un grosso ostacolo per una candidatura di Bush nelle Presidenziali del 2000. L' eredità politica di JFK Jr., la sua celebrità e il suo carisma sarebbero stati elementi di forza di cui tener conto. Guardando ai risultati delle elezioni, si può certamente affermare che Bush nel 2000 non avrebbe vinto se JFK Jr. fosse sceso in corsa per la Casa Bianca. Però, vi è un altro motivo perché JFK Jr., proprio come JFK Sr., potesse divenire un tabù per i "poteri". Occorre leggere attentamente l'intervista che John F. Kennedy Jr. concesse a 'GEORGE', nel numero di ottobre del 1998, Vol. 3 Numero 10, pag.136.
È chiaro dall'intervista che JFK Jr. fosse pienamente consapevole dell'esistenza del piano per il Nuovo Ordine Mondiale degli Illuminati e, come il padre, promettesse inoltre di abolire la Legge del 1913 sulla Riserva Federale. JFK Jr. sapeva che l'intero sistema finanziario degli Stati Uniti era controllato da una società privata, la “Federal Reserve”, in mano a un gruppo di banche nelle mani dei Rothschild. Nell'intervista, menzionò la Massoneria e si riferì ai personaggi che scelgono con cura il candidato alla Presidenza chiamandoli "i signori del denaro."
Dopo avere letto quell' intervista, si capisce che a un giovanotto, tanto dotato e con quelle idee in testa, come JFK Jr. non dovesse essere consentito di candidarsi ad una carica pubblica di qualsiasi tipo, in qualsiasi momento. JFK Jr. rappresentava una minaccia che doveva essere neutralizzata. Essere neutralizzato è esattamente quello che gli capitò .
Tre giorni prima che l'aereo di JFK Jr. decollasse ed esplodesse in aria, Michael Harari e un altro agente del Mossad furono visti con l'ex Presidente G. H.W.Bush e suo figlio, il Governatore del Texas George W. Bush, all'aeroporto della Contea di Essex, nel New Jersey, dove JFK Jr. teneva abitualmente l'aeroplano. Questo fatto fu confermato anche da diverse fonti dei Servizi Segreti degli Stati Uniti, disposti a testimoniare davanti a una giuria. Tutti e quattro furono riconosciuti senza dubbi da un motorista e da un addetto alla manutenzione dell'aeroporto. Una coincidenza? JFK Jr. era un oratore affascinante e, a differenza di altri membri della sua famiglia, non era mai stato toccato da scandali. Avrebbe potuto facilmente spazzare il campo dagli altri candidati alla Presidenza. Sia i Conservatori che i Liberals avrebbero potuto coalizzarsi per appoggiarlo.
Ufficialmente, il FBI nascose la natura dolosa dell'incidente, tacendo l'evidenza dell'esplosione a bordo dell'aereo. Skolnick riuscì a procurarsi i particolari del rapporto segreto del FBI, destinato a non essere reso pubblico per trent'anni. Il NTSB (National Transportation Safety Board, l'Ente per la Sicurezza del Trasporto Nazionale) pubblicò un rapporto in cui era dichiarato che l'incidente dell'aereo di JFK Jr. era da attribuirsi ad "errore del pilota". Negli anni, gli investigatori federali hanno nascosto diversi incidenti aerei causati da sabotaggi, come, ad esempio, quelli del Volo 800 e del Volo 587. John Fitzgerald Kennedy fu assassinato ancor prima di poter fare la programmata dichiarazione ufficiale per la scesa in campo nella corsa alla Presidenza. Se fosse vissuto e avesse corso per la Presidenza, avrebbe compiuto 40 anni appena dopo le elezioni del 2000.
I punti del rapporto segreto del FBI in mano a Skolnick:
Estratti dal Rapporto del Federal Bureau of Investigation sul recupero dell'aeroplano Piper Saratoga di John Fitzgerald Kennedy, Jr.
1. Nessuna divulgazione (segretazione) fino al 22 luglio 2029.
2. Il provvedimento è in rispetto ai desideri dei membri anziani della Famiglia Kennedy.
3. È in rispetto anche all'ordine del Governo Nazionale e in riguardo verso certi Servizi Segreti stranieri che hanno accordi di reciprocità con gli Stati Uniti.
4. Allegati l'Ordine POTUS (President of the United States) e gli accertamenti della Sicurezza Nazionale.
5. L'aereo recuperato mostra l'evidenza di un ordigno esplosivo incollato o fissato al compartimento bagagli di coda.
6. L'ordigno è stato attivato apparentemente da un innesco barometrico, senza emissione di segnali radio.
7. La coda è stata smembrata dall'aereo, divenuto così ingovernabile.
8. L'esame del rilevamento radar indica che l'aereo cadde ad oltre 6.000 piedi al minuto (più di 120 km/h) fino all'interruzione del segnale.
9. Immagini da satellite fornite dal National Reconaissance Office (Ufficio Ricognizione Nazionale) hanno registrato un lampo scaturito dall'aereo nel momento in cui inizia la discesa in picchiata.
10. La struttura di coda è stata smembrata prima dell'inizio della picchiata.
11. Il recupero di un pezzo di bagaglio al di fuori della rotta di volo dell'aereo lo collega ad esso, essendo stato espulso dal compartimento bagagli di coda al momento dell'esplosione.
12. L'esame preliminare dei resti dell'aereo mostra residui di un ordigno esplosivo che il laboratorio ha identificato dello stesso tipo impiegato da certi servizi segreti stranieri. Riferimenti all'ordine POTUS (ordine presidenziale) e agli accertamenti della Sicurezza Nazionale.
13. Lo studio del dati del Controllo del Traffico Aereo e di altri segnali radio non rileva alcun messaggio di soccorso lanciato dall'aereo, durante la veloce discesa.
14. Indagini ed esami sono stati condotti in dipartimenti separati.
15. È stato compiuto un veloce esame superficiale dei corpi recuperati.
L'esame ha rivelato che Carolyne Bessette Kennedy era nel terzo trimestre di gestazione di un feto di sesso maschile. I quattro corpi sono stati spediti ad un membro anziano della Famiglia Kennedy.
L'Ufficio non è stato informato se i corpi sono stati cremati. Informazioni indirette accennano che i corpi possono essere stati spediti in contenitori senza targhe all'estero. Fonti degne di fiducia riferiranno in merito.
Il rapporto del FBI è lacunoso e contraddittorio, particolarmente al punto 15. ove fornisce informazioni di fantasia. Il rapporto sarebbe stato veritiero confermando che JFK Jr. era un pilota esperto, ai controlli del suo aereo, un velivolo in ottime condizioni; che il tempo era buono, con visibilità a 8 miglia (oltre 13 km) e calma di vento. Tutte le indicazioni emerse dalle indagini dello stato fisico e dagli esami autoptici conducono a una violenta esplosione provocata da una bomba piazzata a bordo dell'aereo. Il velivolo è esploso a media altezza, come evidenziato dai testimoni oculari, dai detriti sparsi su vasta area dell'oceano e su diverse spiagge, dalla natura dei danni collaterali sulle parti recuperate e dagli oggetti a bordo, come i poggiatesta, la pedaliera, la cloche, la moquette ed altro ancora. Tutto indica gli effetti di una grande violenza, che ha squarciato o strappato ogni cosa dal posto in cui si trovava. Solo un'esplosione a bordo poteva provocare effetti del genere. Se si tiene conto della natura dell'atmosfera politica che esiste oggi in America e dei fatti ricordati prima, non vi è il minimo dubbio che JFK Jr. sia stato assassinato. É stato un assassinio politico del massimo grado, ordinato per eliminare una potenziale minaccia all'élite che governa nell'ombra.
ho provato a cercare materiale che potesse legare capaci e d'amelio alla finanza ma non ho trovato nulla. una volta ho letto di una possibile ipotesi. se avete qualcosa da pubblicare fatelo, se avete dei consigli riguardo a libri o altro fatelo. grazie
RispondiEliminaLa sera prima della strage di via d'Amelio, ci fu una riunione in Bankitalia...
RispondiEliminainteressante anche se sarebbe molto più interessante se si potesse leggere la pagina di "George" con l'intervista al figlio di kennedy!!!
RispondiEliminaho già cercato su internet ma non ho trovato nulla...