domenica 27 giugno 2010

Sardegna: Circuito SARDEX

Sardegna: Circuito SARDEX
http://www.sardex.net/

Anche in Sardegna è nato un circuito di imprese che utilizza la propria valuta complementare locale, il Sardex.

La valuta, spendibile solo all'interno del circuito, nasce dall'incontro di domanda ed offerta ed è sempre commisurata ai beni e servizi disponibili.

Sardex.net è perciò un circuito di aziende che, attraverso una valuta elettronica e delle bilancie di debito e credito costruite sul modello del Wir degli albori, contribuisce, tramite la collaborazione dei vari attori economici, non solo al rilancio dell'economia locale ma anche alla rinascita di valori quali la condivisione, la solidarietà, la fiducia e la reciprocità all'interno delle comunità in cui opera.

Tramite sardex.net inoltre le aziende iscritte riducono la propria esposizione bancaria accettando di farsi credito reciproco a tasso 0.

Il proprio lavoro, la fiducia reciproca ed il rispetto delle regole sono l'unica garanzia richiesta per ottenere un affidamento.

Dopo appena 6 mesi di attività il circuito Sardex.net conta già oltre 120 aziende di ogni settore operanti nei più svariati settori dell'economia.

Questo progetto è solo un primo passo verso la costituzione di un'economia più equa, solidale e sostenibile; un'economia che possa liberarsi dal giogo del debito e di un regime monetario che favorisce solo una minima parte della popolazione a discapito del mondo intero.

Un'economia che persegua la realizzazione di un benessere consapevole e diffuso, rispettoso del valore inestimabile che la vita di ognuno di noi rappresenta.

Un'economia sana che sostituisca all'insostenibile efficienza capitalista e neo liberista caratterizzata dalla competizione e dalla rigità di una monocultura, la resilienza di un nuovo paradigma locale fondato sulla collaborazione e sulla creazione di nuovi modelli di sviluppo.

Nuovi modelli economici locali che, soppiantando il modello distruttivo imposto dalla globalizzazione, possano imporre nuovi modelli locali capaci, nella loro diversità, di meglio adattarsi alle realtà socio-economiche delle comunità in cui operano dimostrando la loro maggiore efficacia nel perseguimento di un benessere duraturo e condiviso.

Vorrei chiudere con una citazione dell’economista Thomas Greco autore di un saggio dal titolo a dir poco evocativo: The end of money and the future of civilizzation (la fine del denaro ed il futuro della civiltà).

“I circuiti di scambio e le monete comunitarie regionali possono rappresentare i più importanti strumenti di liberazione dell’uomo fin dai tempi dalla Magna Carta. Essi infatti evidenziano una mossa verso la libertà economica, che è non è meno importante di quella politica o di quella religiosa”.

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