Diario intimo 939 – Martedì 15 giugno
…Bisogna rinazionalizzare le banche ?
« Le banche le chiudo, i banchieri li rinchiudo! » (Vincent Auriol)
Le banche continuano a fare i loro porci comodi. Quanti disoccupati e conflitti sociali ancora per capire che a costoro bisogna fargli la pelle ? Charles Wyplosz, prof di macro in Svizzera, tutt’altro che «sinistro », scriveva che bisognava disgustare per sempre le persone a diventare banchieri. Tassare a morte i trader e altri padroni di banche, perché vadano a esercitare i loro talenti nella produzione, l’industria, le arti, l’informatica, l’agricoltura biologica, tutto tranne che nel commercio dei soldi. In questo momento Trichet, padrone della BCE, presta denaro all’1% ai banchieri. In altre parole un regalo (il padrone della Banca d’Inghilterra, lui, presta allo 0,5% ! Provate a chiedere un mutuo allo 0,5% !!). Trichet ha prestato circa 450 miliardi di euro e cosa fanno queste baldracche con tutta quella grana ? La collocano immediatamente allo 0,25% da.. Trichet ! Alla BCE ! Potrebbero finanziare l’economia? Neanche per sogno… “Sterilizzano” il denaro preso in prestito come i coraggiosi contadini che lo mettono sotto il materasso, non sia mai che un giorno….
Con il resto, acquistano titoli pubblici dal rendimento del 3% (Germania), del 6% (Spagna), dell’8% (Grecia) e così via dicendo. Naturalmente non acquistano per sé stesse, prestano agli hedge funds e ai privati i quali acquistano i titoli per riscuotere il 3, 6 o 8%. Alla fine della fiera, Trichet presterà all’1% denaro che o non servirà a niente, o che servirà a spennare i greci del 7% (8 meno 1, per chi non capisse*).
Morale della storia: 1) Trichet o è un asino o è uno stronzo patentato complice delle banche (cancellare le diciture inutili). 2) Cosa aspettiamo per sabotare queste persone che ci rovinano? Trichet acquista in questo momento il debito greco, portoghese, irlandese per 40 miliardi di euro. Fa funzionare la stampa di banconote per 40 miliardi di euro. Fa quello che faceva il tesoro pubblico francese ai vecchi bei tempi quando queste porcherie di banche private erano nazionali e chiudevano il becco, cioé finanzia il deficit con la carta.
Essendo ossessionato dall’inflazione, un po’ come un medico ossessionato da un salasso che continui a far sanguinare i cadaveri, ritira esattamente 40 miliardi di euro dal mercato interbancario. Merkel difende Trichet. Merkel, per il rimborso, vuole fare pagare gli Stati (ergo i cittadini). Van Rompuy difende Trichet. Si dichiara opposto alla Francia e a qualsiasi struttura istituzionale che possa coordinare la strategia economica dell’Unione europea e, in particolare, della zona dell’euro. Persino Barroso il buffone, il mao diventato ultraliberale, colui che accumula le tare del maoismo e del liberalismo estremo, persino lui trova che è un po’ esagerato. Nel frattempo si riunisce a Basilea il comitato incaricato di definire le nuove regole « prudenziali » delle banche. La proposta è di aumentare le riserve delle banche (cioè la copertura dei prestiti per tutelare i cittadini, in altre parole ridurre la speculazione bancaria, l’assunzione di rischi). E ridurre l’effetto leva che consente ai fondi hedge di fare operazioni con prestiti, cioè dicendo pane al pane, di fare vendite allo scoperto. Allora le banche si arrabbiano attraverso la loro lobby, l’Istituto della finanza internazionale che riunisce 400 banche di tutto il mondo. Che cosa dimostra l’IFI? Che le regole prudenziali controlleranno il credito nel mondo, in particolare in Europa dove rappresenta il 74% del finanziamento dell’economia rispetto al 53% in Giappone e al 23% negli USA. Calcolo: sul periodo 2011-2015, la crescita calerà del 4,3% in Europa, ergo 9,7 milioni di posti di lavoro saranno soppressi. Il primo ad abbaiare è Baudoin Prot della BNP, seguito da Josef Ackerman, boss della Deutche Bank…Ma a chi?… Burloni! Giullari! Buffoni ! Pagliacci ! Imbroglioni ! Da un lato collocano il denaro prestato dalla BCE, praticamente tutto, rifiutando di erogare credito e dall’altra raccontano che se il Comitato di Basilea diventa troppo severo non potranno più distribuire credito ? Baudoin… Son desto? Aiuto ! A me i sali ! In fretta ! Non ce la faccio! Mi strozzo !
Per farla breve: paghiamo con l’austerità l’obbligo di ripagare questi redditieri che consigliati dalle banche ci hanno affossato. Nel ‘36, l’establishment bancario francese si appellava alla convertibilità del franco in oro per salvare la rendita. Auriol ha detto “niet”. Seguito da De Gaulle nel 1945, che ha nazionalizzato tutto. La denazionalizzazione è iniziata nel 1986 inaugurando la più fantastica crisi finanziaria mai conosciuta dalla Francia dall’epoca degli Assegnati [1, ndt]. Bisogna rinazionalizzare le banche.
Artielettere - Io, Sapir e Pastré
Ci riuniamo alla scuola superiore EHSS in un dibattito sulla finanza e il resto, e Sapir ci illustra una tabella apocalittica della situazione. Il succo è:
1) Non potremo mai rimborsare neanche noi francesi, per non parlare degli spagnoli e dei lusitani, ancora meno di greci, irlandesi e altri, bisogna ristrutturare il debito.
2) La Cina ci sta facendo la pelle. Quindi o tentiamo di sopravvivere, chiudendoci selettivamente almeno alle frontiere o ci spicciamo a imparare il mandarino e ci facciamo gli occhi a mandorla.
3) La Germania ci sta fregando. O la licenziamo dalla zona dell’euro o distruggiamo l’euro.
Pastré si strozza. Ha sempre avuto un debole per i banchieri perché è un pò banchiere lui stesso, e difende la libertà del commercio, l’euro, l’Europa, poi se la squaglia accennando a qualche borborigmo. Mai vista una riunione di esperti così buffa.
Bernard Maris
Nessun commento:
Posta un commento