Crisi in Grecia, scontri nel centro di Atene: aggredito un sindacalista
Militari e sindacalisti manifestano ad Atene
Mentre il Parlamento della Grecia si appresta a votare il duro pacchetto di misure supplementari di risanamento dei conti, tra nuove manifestazione di protesta e alcuni tafferugli a Atene contro l'austerità, il premier George Papandreou ha avviato un tour diplomatico alla ricerca del sostegno europeo. In più occasioni la Grecia ha precisato che non chiede aiuti diretti, ma una prova di "solidarietà" agli sforzi per rimettere sotto controllo le finanze pubbliche. Vorrebbe poter tornare a collocare sui mercati i suoi titoli di Stato a tassi di interesse simili a quelli degli altri paesi. Intanto i sindacati ellenici del settore privato proclamano un nuovo sciopero generale per giovedì prossimo.
Ferito un sindacalista - Il capo della Confederazione generale dei lavoratori greci (Gsee), Yannis Panagopoulos, è stato preso a pugni, durante un discorso davanti al Parlamento ad Atene, da un gruppo di giovani che manifestavano contro le misure di austerità decise dal governo. Disordini sono scoppiati anche tra un gruppo di giovani e poliziotti. Questi ultimi hanno lanciato dei gas lacrimogeni durante la dimostrazione nel centro della capitale greca. Mentre in aula è in corso il dibattito sulle misure decise dal governo contro la crisi finanziaria, sono circa i 3mila i lavoratori e sindacalisti che manifestano davanti al palazzo del Parlamento.
Le misure anti-crisi - La Grecia è riuscita a superare efficacemente un test cruciale, piazzando una nuova emissione di bond a scadenza decennale da 5 miliardi di euro. Come già avvenuto ad inizio anno su un altro collocamento, la domanda ha nettamente superato l'offerta, raggiungendo circa 15 miliardi. Ma questo anche perché a seguito delle forti pressioni che gravano sul dissesto dei conti ellenici, i rendimenti dei bond sono molto più elevati di quelli degli altri paesi dell'area euro. Ieri hanno nuovamente superato il 6 per cento, circa tre punti in più rispetto agli equivalenti della Germania. Troppo, secondo Atene, e se dall'Ue non arriverà un qualche sostegno, la Grecia potrebbe esser costretta a rivolgersi al Fondo monetario internazionale. Papandreou incontra il presidente dell'Eurogruppo, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, e successivamente a Berlino la cancelliera tedesca Angela Merkel. Domenica incontrerà il presidente francese Nicolas Sarkozy, mentre la prossima settimana il presidente Usa Barack Obama, a Washington, dove ha sede anche l'Fmi.
Nuovo sciopero l'11 marzo - I sindacati dei dipendenti del settore privato della Grecia hanno proclamato un nuovo scopero generale da tenersi giovedì prossimo, l'11 marzo per 24 ore. Una nuova protesta conto le misure di austerità appena inasprite dal governo, per 4,8 miliardi di euro totali tra aumenti delle imposte e tagli alla spesa. Strette volte a garantire gli obiettivi di risanamento dei conti pubblici, oggi devono essere ratificate dal parlamento.
05 marzo 2010
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