giovedì 18 marzo 2010

A SALVAGUARDIA dello STATO

A SALVAGUARDIA dello STATO

Un “Convegno” a Bologna per la tutela dei diritti civili della Comunità
Da: Consul Press - febbraio-marzo 2010

Domenica 14 febbraio si è svolta a Bologna una tavola rotonda sulla crisi economica, con i rappresentanti di numerose associazioni, circoli culturali e gruppi di studio, per dare vita ad un “coordinamento permanente” con l’obiettivo di esaminare e fronteggiare la grave crisi economica, etica ed istituzionale che il nostro Paese sta da tempo attraversando.
Tali gruppi, anche se di diversa estrazione politica e culturale, si sono impegnati per elaborare una strategia operativa, dopo aver preso atto di un diffuso e profondo malessere della nostra società, nonché di una scarsa incisività dello Stato, sia nell’ affrontare determinati aspetti della crisi economica e monetaria, sia nel contrastare le inevitabili conseguenze negative nel settore occupazionale.

Del resto, già in passate e recenti situazioni, larghe fasce di cittadini (sia personalmente, sia come categorie) avevano dovuto assistere ad una sorta di non presenza o latitanza dello Stato, come nei crack Cirio, Parmalat, Bond Argentini, Banca 121, ecc.
Ma torniamo al convegno in Bologna, promosso dal Professor Savino Frigiola, esperto in studi e politica monetaria, il quale ha illustrato le caratteristiche e le dinamiche della attuale crisi, evidenziando come – a fronte dell’aumento della disoccupazione - le risorse economiche non siano state indirizzate per rilanciare l’economia, la produzione e l’occupazione, ma destinate in buona parte ad agevolare la restituzione dei debiti verso le banche, provocando una ulteriore riduzione della circolazione monetaria.
Secondo Savino Frigiola, il mondo della politica non si è sufficientemente reso conto come la crisi economica sia stata determinata dalla perdita di liquidità del mercato, a causa della crisi finanziaria, né ha provveduto ad azionare quei meccanismi necessari per far affluire rapidamente nel mercato nuova liquidità, senza ricorrere ad un maggior indebitamento o ad inasprimenti fiscali.
Tra i vari argomenti posti in discussione, particolare rilevanza ha riguardato il tema della sovranità monetaria, strumento che dovrebbe consentire allo Stato di riappropriarsi della “emissione della moneta” e della vigilanza diretta sul sistema finanziario e bancario, funzione attualmente svolta da gruppi finanziari privati, che anziché espletare un servizio a favore delle attività produttive e quindi dei cittadini, utilizzano tale funzione come mezzo per conseguire un indebito arricchimento, incamerando il signoraggio, che si realizza sempre in occasione di emissione monetaria, sia primaria che secondaria.
Si è aperto pertanto un dibattito sulla necessità di ripristinare la funzione centrale dello Stato a salvaguardia non solo dei diritti patrimoniali ma anche dei diritti assoluti della persona, quali salute, libertà di iniziativa economica e di integrità psicofisica.
Di conseguenza si è quindi affrontato il dilagare dei fenomeni di privatizzazione che, già applicati in ambito monetario, si stanno estendendo o si potrebbero estendere anche all’ambito sanitario, alle risorse idriche, alla Protezione Civile e forse anche alle Forze Armate.
Si è quindi concordato di intraprendere iniziative comuni per contrastare tale fenomeno, costituendo un ”organismo di coordinamento” tra le varie associazioni partecipanti all’incontro di Bologna, data anche l’ampia disponibilità manifestata dagli intervenuti nell’ambito delle proprie competenze e dei propri mezzi.
Tale “Coordinamento”, con sede in Bologna, si dovrà dotare di una propria funzionale struttura e di un agile organigramma interno, nonché di adeguate risorse per fornire consulenza ed assistenza di carattere giuridico legale a coloro che (privati cittadini od imprese) sono incorsi nelle vessazioni del sistema bancario e finanziario.
Il Coordinamento si dovrà inoltre impegnare per sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica sul tema della sovranità popolare ed esercitare forme di pressione verso la classe politica al fine di intervenire sul tema con appropriati strumenti legislativi.
Domenica 7 marzo avrà luogo un successivo incontro in Pescara per continuare ad approfondire tali tematiche con le realtà associazionistiche presenti in Abruzzo, Terra natia del Professor Giacinto Auriti, accademico, ideologo e giurista di chiara fama, che nella Università di Teramo aveva dato un forte impulso agli studi sul “valore indotto della moneta” e successivamente sulla sovranità popolare della moneta.
E’ stata inoltre lanciata la proposta di essere numerosamente presenti a Roma il prossimo 31 maggio, data della discussione della relazione annuale del Governatore della Banca d’ Italia.
E proprio sulla Banca d’Italia si potrebbero aprire alcune ingloriose parentesi, risalendo al 1992:
�� la prima allorquando nel mese di luglio con Giuliano Amato (alias il “Dr. Sottile”) all’epoca Presidente del Consiglio, utilizzando strumenti tecnici da rapina, venne effettuato un “prelievo notturno” pari al 6 per mille sui c/c bancari personali dei cittadini e delle imprese.
�� la seconda allorquando nel mese di settembre, essendo sempre il Presidente del Consiglio Giuliano Amato, il Governatore di BankItalia Azeglio Ciampi e il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (uno dei peggiori inquilini del Quirinale), assistemmo ad una sciagurata difesa ad oltranza della Lira dagli attacchi del Marco. Sembrava fosse stata costituita una nuova Linea del Piave per resistere contro lo spettro della svalutazione, riuscendo invece a bruciare tutte le nostre riserve auree prima di capitolare e di contrabbandare poi la inevitabile resa, proprio da parte dello stesso Premier, in uno speciale telegiornale a reti unificate (era una domenica pomeriggio) come una scelta oculata, intelligente ed opportuna…….. “Bontà Loro!” avremmo potuto esclamare parodiando il titolo di una serie di trasmissioni televisive condotte da Maurizio Costanzo.
E ritorniamo ancora un attimo al convegno svoltosi a Bologna, ove quasi tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità che la Politica non continui ad essere succube dell’Economia e delle strategie finanziarie orchestrate da potenti gruppi affaristici e bancari…….. e a tale scopo è interessante riportare una recente affermazione del Ministro Giulio Tremonti: ”L'impressione è che i banchieri, sia in vacanza, sia al lavoro, sia locali, sia centrali facciano qualcosa che non è il loro mestiere e che i governi non facciano qualcosa che è nel loro dovere …..”
Allora, appuntamento per domenica 7 marzo a Pescara (convegno su “Sete di Giustizia”), venerdì 12 marzo a Como (convegno su “l’Europa delle Banche: signoraggio e usurocrazia”), lunedì 15 marzo a Bergamo (convegno su “i politici: camerieri dei banchieri ?“) e per lunedì 31 maggio a Roma. Nel frattempo un paio di comunicazioni di servizio: la segreteria del Comitato, in Bologna, è stata affidata all’ Avv. Patrizia Di Stefano (distefanopatrizia@ymail.com) a cui far pervenire tutte le comunicazioni al fine di razionalizzare meglio la costituenda organizzazione, mentre al Prof. Savino Frigiola (s.frigiola@virgilio.it) è stato affidato il ruolo pro tempore di portavoce del Coordinamento.

GIULIANO MARCHETTI

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