“È opportuno processare gli economisti per i loro errori di imprevidenza, individuare dove hanno sbagliato e perché hanno sbagliato.”
Tommaso Padoa-Schioppa, Biennale della democrazia, aprile 2009
Gli economisti hanno molto potere e sono dappertutto: nel governo, nelle università, nelle banche, nei consigli di amministrazione delle aziende, ai vertici di istituzioni finanziarie internazionali (il Fondo monetario e la Banca centrale europea). Le loro verità non ammettono repliche, confortate da dati e sofisticati strumenti di analisi.
Eppure fanno errori macroscopici e non sono stati capaci di prevedere la crisi. Com’è possibile?
Adesso molti di loro sono sul banco degli imputati. Questo libro spiega perché e individua i maggiori capi d’imputazione, prima di tutto l’infatuazione per il dio Mercato.
Un duro atto d’accusa verso una categoria che sembra aver perso il contatto con la realtà, i bisogni delle persone e la capacità di sognare. È forse giunta l’ora dell’autocritica?
In appendice: Le dieci bugie degli economisti e La crisi e le ultime parole famose.
...a pagina 7
“Come è possibile che nessuno si sia accorto che stava arrivandoci addosso questa crisi spaventosa?”
Elisabetta II d’Inghilterra agli economisti della London School of Economics, novembre 2008.
...a pagina 59
“Gli economisti prendono dei modelli matematici ma non stanno a guardare la qualità di quello che ci mettono dentro.”
Giuseppe Roma, direttore generale del Censis.
...a pagina 121
“Un economista è un esperto che verrà a sapere domani perché ciò che ha previsto ieri non si è verificato oggi.”
Anonimo.
...a pagina 84
“Diciamo solo che devi tirar fuori previsioni economiche molto ottimistiche, dando un’idea dello straordinario sviluppo che seguirà la costruzione di tutte le centrali elettriche e le linee di distribuzione.”
Istruzioni impartite da una funzionaria dei servizi americani a un economista, in John Perkins, Confessioni di un sicario dell’economia.
...a pagina 28
“La Lehman Brothers? La banca è solida.”
Allen Sinai, 21 agosto 2008. Il 15 settembre successivo la banca fallisce.
...a pagina 121
“Il compito vero dello studioso è aiutare il pubblico a comprendere i fatti che accadono.”
Luigi Einaudi.
...a pagina 134
“Imprenditori, banchieri e uomini di chiesa superano di gran lunga (fino a dieci punti) gli economisti, che riscuotono la fiducia del 32 per cento degli intervistati. Coloro che dichiarano di fidarsi molto degli economisti sono veramente delle mosche bianche, il 2 per cento.”
Dai risultati di un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli nel gennaio 2009.
“Come è possibile che nessuno si sia accorto che stava arrivandoci addosso questa crisi spaventosa?”
Elisabetta II d’Inghilterra agli economisti della London School of Economics, novembre 2008.
...a pagina 59
“Gli economisti prendono dei modelli matematici ma non stanno a guardare la qualità di quello che ci mettono dentro.”
Giuseppe Roma, direttore generale del Censis.
...a pagina 121
“Un economista è un esperto che verrà a sapere domani perché ciò che ha previsto ieri non si è verificato oggi.”
Anonimo.
...a pagina 84
“Diciamo solo che devi tirar fuori previsioni economiche molto ottimistiche, dando un’idea dello straordinario sviluppo che seguirà la costruzione di tutte le centrali elettriche e le linee di distribuzione.”
Istruzioni impartite da una funzionaria dei servizi americani a un economista, in John Perkins, Confessioni di un sicario dell’economia.
...a pagina 28
“La Lehman Brothers? La banca è solida.”
Allen Sinai, 21 agosto 2008. Il 15 settembre successivo la banca fallisce.
...a pagina 121
“Il compito vero dello studioso è aiutare il pubblico a comprendere i fatti che accadono.”
Luigi Einaudi.
...a pagina 134
“Imprenditori, banchieri e uomini di chiesa superano di gran lunga (fino a dieci punti) gli economisti, che riscuotono la fiducia del 32 per cento degli intervistati. Coloro che dichiarano di fidarsi molto degli economisti sono veramente delle mosche bianche, il 2 per cento.”
Dai risultati di un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli nel gennaio 2009.
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