domenica 28 giugno 2009

Degradazione, tracollo e rigenerazione

Degradazione, tracollo e rigenerazione.

e........ Emissione distribuita sul luogo di produzione del valore.

Di Veientefurente alias Orazio Fergnani.

Oggi voglio ricordare alcune circostanze conseguenza delle leggi irrazionali, inique, infami, incostituzionali che i nostri rappresentanti (si fa per dire) in Parlamento ci hanno propinato e ammannito in particolare negli ultimi decenni.

Questo nostro mondo pervaso dalla mistificazione nasce con la cosiddetta liberazione che non ci ha liberato da nulla, è stata sostituita una dittatura con un’invasione, e nella sostituzione ha semplicemente raschiato via la vernice più appariscente e superficiale dei valori fondanti della dittatura vagheggiando nuovi grandi valori come famiglia, lavoro, equità di trattamento sociale e giudiziaria, etc., ma contemporaneamente introducendo i pilastri fondamentali e i disvalori del grande capitalismo, del consumismo, del bigottismo, della superstizione, del presente continuo.

Mi ricordo che negli anni attorno al ’65/70 i piccoli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, avevano degli apprendisti i quali erano certamente poco retribuiti, ambienti di lavoro poco sicuri, pochissime attività assicurate, nessuna garanzia sotto qualunque aspetto né per l’imprenditore, né per i dipendenti, ma così facendo i loro servizi erano estremamente a buon mercato.

Poi gradualmente, nel corso degli anni sono state introdotte una serie di leggi a “tutela e garanzia dell’impresa e dei lavoratori”, ottime iniziative e propensioni per carità, ma in generale a tuttoggi molto poco applicate, perché i nostri legislatori ancora oggi non hanno capito o fanno finta di non aver capito una sacra verità ed assioma, e cioè che per “fare” qualcosa, qualunque sia questa cosa, occorrono risorse, mezzi, energia.

I nostri Governanti non hanno ancora capito che lo Stato e i suoi cittadini sono carenti da sempre di tutto ciò, soprattutto per una iniqua distribuzione della ricchezza, che invece di attenuarsi nel corso degli anni si è andata aggravando, quindi prima di intraprende qualunque radioso progetto occorrerebbe avere ben chiaro che senza le disponibilità di cui sopra non si va da nessuna parte.

Quello che poi è incomprensibile è che essi si limitano nel migliore dei casi a verificare se esiste la copertura finanziaria per l’emanazione e l’entrata in vigore di una legge, ma solo sul versante dello Stato, e poco ha verificato se esistono in contemporaneità anche i presupposti della sostenibilità da parte dei cittadini o delle aziende, di qui le cause del lavoro nero ed altro.

Insomma da decenni allo Stato e ai nostri cari governanti non gliene è mai fregato molto se la legge che andava ad emanare era economicamente sostenibile, o meno, da parte dei cittadini, ma addirittura colpevole due volte, nei confronti delle sue Istituzioni periferiche e per di più inadempiente verso se stesso, sul versante della sua figura di succube alle sue leggi al pari dei cittadini.

Ad esempio :

1) La gran parte degli edifici scolastici sono fuori norma sulla sicurezza;

2) La gran parte dei dipendenti pubblici non ha mai partecipato ai corsi sulla sicurezza;

3) La gran parte degli edifici pubblici non è antisismico;

4) La gran parte delle strutture pubbliche non ha mai effettuato le prove di evacuazione;

E così via

Ma anzi per di più, si è quasi sempre peggiorata la preesistente legge comportamentale, certamente nei confronti dei cittadini.

Ad esempio :

la legge sull’obbligatorietà dell’assicurazione auto fece lievitare i costi dei premi, perché il cittadino non ha più potuto usare l’arma assoluta del potere di scelta del “non fare, non accettare”, e gli assicuratori istituendo cartelli al minimo concordato controllarono il mercato. Non importa con chi farà il contratto il cittadino, certamente con qualche Compagnia assicuratrice lo dovrà fare.

Come non ricordare la legge sull’istituzione dell’I.C.I. che dopo aver avuto una breve travagliata esistenza ha dovuto essere abrogata, non perché Berlusconi sia stato un’anima buona, ma semplicemente perché era molto probabilmente incostituzionale;

E occorre non dimenticare la assoluta illegalità, quantomeno morale, del fermo auto come pegno ricattatorio del pagamento dei contribuenti o debitori morosi. Magari quei cittadini avrebbero bisogno dell’aiuto dello Stato e non viceversa della sanzione o peggio della pena.

O l’ottusa rigidezza del nuovo codice della strada che prevede l’obbligatorietà della revisione dei veicoli privati ogni due anni, quando fino al 1992 la stessa automobile doveva essere revisionata dopo dieci anni. Un’ automobile comprata il giorno prima dell’entrata in vigore della legge durava dieci anni, la stessa auto comprata il giorno dopo andava a puttane dopo quattro. C’era da fare causa alla fabbrica!! No era stato stabilito per legge!!

Come appare evidente l’emanazione della quasi totalità delle leggi comportamentali emanate dai nostri “rappresentanti” ha il solo o comunque principale fine di rastrellare nuove entrate.

Ed a proposito di responsabilità comportamentali ………… ma non esiste più il codice civile per regolare le responsabilità di ciascuno??

Insomma siamo giunti ad avere uno Stato organizzato non per l’assistenza e la salvezza dei propri cittadini ma per la sanzione, punizione e persecuzione istituzionalizzata. All’inizio di ogni attività con una serie infinita di adempimenti autorizzativi, poi con una miriade di procedimenti sanzionatori, punitivi e repressivi, tutti comunque essenzialmente e usurpativi e prevaricatori.

Ma la follia dell’azione dello Stato nei confronti della logica e del Diritto come concetto assoluto e poi in particolare del diritto detenuto dai cittadini, assurge alla sua massima sublimazione con l’emanazione della legge sull’estorsione anticipata prima 95%, poi, poiché non bastava, del 98% sui redditi che saranno prodotti nell’anno che varrà…………

Volendo addirittura cialtronescamente ipotecare il futuro. Al punto che la megalomania del legislatore ha cancellato d’autorità l’ipotesi di possibili e probabili eventi imprevedibili, emergenziali.

Insomma d’autorità è stata negata la possibilità di un tracollo economico, di una riduzione dell’attivo, di una passività………………… E soprattutto se ne pretende l’obolo prima dell’inizio dell’anno …che verrà………se verrà.

Quello che mi lascia ancor più sbigottito e che nessun nostro servitore, deputato, senatore, ministro, Presidente della Repubblica si sia mai sentito in dovere di prendere netta posizione di distacco da una così palese e assoluta gran puttanata.

Ma l’iperbole si raggiunge con l’approvazione della legge 130/1999 e successive sull’esecutività del credito e le cartolarizzazioni approvata dal governo D’Alema, vanto di tutti i governi da allora.

Le banche dopo la crisi del 1992, l’uscita dallo SME per le operazioni speculative contro la lira organizzate da Soros, con svalutazione della lira, crisi economica etc., avevano migliaia di miliardi di crediti ipotecari e chirografari di impossibile esigibilità. La legge 130/1999 costituiva lo strumento per la liberalizzazione del mercato dei crediti con cui si permetteva alle banche di vendere questi crediti a terzi e di mettere in perdita la differenza fra il credito vantato, ad esempio 100.000 €, e il prezzo di cessione del credito, ad esempio 40.000 €, defalcando dall’imponibile fiscale i 60.000 €.

E mentre fino ad allora il credito “certo e libero” andava dimostrato in tribunale per poter agire contro il debitore, ora diventava “certo e libero” su semplice dichiarazione della Banca. Quando prima era vietato cedere un credito a terzi senza il consenso del debitore ora si poteva cedere questo credito all’insaputa del debitore con un semplice annuncio in Gazzetta Ufficiale. E le banche vendevano questi crediti “certi e liberi” a se stesse, mica sceme!

Tutte le banche crearono così delle Srl alle quali vendettero i crediti dei cittadini, gli ipotecari al 40% del loro valore nominale, i chirografari al 10% del loro valore nominale. Le Srl ovviamente pagarono questi crediti con delle “obbligazioni”, cioè con delle “promesse di pagamento”, ovvero delle volgari “cambiali”. Cambiali che erano garantite dal credito acquistato e che rimaneva al 100% in carico dell’ignaro debitore.

Le banche insomma da un lato vendettero, e vendono a se stesse interamente i crediti, contemporaneamente sottraendo dall’altro lato al fisco dal 40% al 90% dell’imponibile, ma il credito rimaneva e rimane al 100% tutt’intero “certo e libero” in quota a una società dal nome diverso ma sempre di proprietà della stessa banca.

Banca che in tutto questo raggiro non ci paga le tasse, anzi le fa pagare in questo modo al posto suo almeno tre volte ai cittadini/consumatori/contribuenti/clienti.

Crediti incagliati, come vengono chiamati tecnicamente, già portati in ammortamento a suo tempo per il 70/80% sono ridiventati miracolosamente “veri e liberi” contemporaneamente sottraendo al fisco la stratosferica cifra di circa altri 150 miliardi di € che lo Stato per “risanare i conti pubblici” deve richiedere ai cittadini, con l’aggiunta per quest’ultimi di altri 300 miliardi di € di crediti diventati “veri e liberi”, che le banche italiane si sono venduti a Wall Street, che ora li vuole, e perciò ha iniziato a rivolgersi ai tribunali italiani, che già da qualche anno stanno pignorando case, beni, depositi bancari e stipendi agli inconsapevoli cittadini italiani.

Ai “debitori” di questo immane raggiro, i cittadini italiani, non è dato sapere fino al momento di essere venduto metaforicamente come uno schiavo, magari per un insoluto di venti anni fa, se suo malgrado è stato dichiarato debitore di un credito “vero e libero” e se questo debito lievitante è aumentato di dieci, venti volte in questi anni, magari in mano a una banca americana.

Di certo per l’anno 2008 sono state circa ottocentomila le famiglie che hanno subito queste infamie ed oltraggi, del resto i nostri governanti, consapevolmente o meno, hanno stabilito che dobbiamo ripagare fra i 300 e i mille miliardi di Euro alle banche italiane o estere.

I trenta miliardi di euro dati ultimamente alle banche si sarebbero potuti concedere ai cittadini che avevano i pignoramenti in corso da parte delle stesse banche, cosicché i cittadini pagando con i finanziamenti dello Stato le rate dei loro mutui alle banche anche queste avrebbero potuto portare sollievo ai loro disastrati bilanci.

A questo punto, dimostrato oltre ogni possibile dubbio la volontà persecutoria dello Stato e delle banche tesa a tentare di ridurre in ogni maniera possibile, sia legale (si fa per dire) che quasi sempre certamente illegale e incostituzionale il debito sempre artificiosamente creato, alle, e sulle spalle dei cittadini, che stante l’attuale situazione monetaria non troverà mai soluzione, e al contrario si aggraverà sempre più ……..

ci si deve porre la domanda : …… che fare??

Essendo il problema un sistema di infinite incognite, le soluzioni sono anch’esse infinite, una fra le più efficaci ed immediate è quella di fare uno sciopero fiscale generale, da definirsi nei particolari.

Ma la soluzione principale, secondo me è la messa in circolazione di una o più monete complementari, preferibilmente ad emissione e gestione elettronica che permetta lo scambio di valore senza che sia necessario stampare carta, esattamente come fanno le banche, transare e scambiare numeri e cifre non è vietato da nessun codice, magari all’interno di una estesa associazione. Del resto questa contabilizzazione avviene già ora in infinite applicazioni di carte di credito, di buoni, di punti, etc.

Quindi organizziamoci quanto prima alla messa in circolazione di una moneta alternativa all’euro da utilizzare per scambi al 100% del valore del bene.

Per parte mia io ho una mia innovativa, eretica, blasfema, fuori da ogni convenzione attuale e passata, bizzarra, una visione certamente molto personale e fantasiosa, ma non tanto infondata e fattibile se ci rifletterete bene.

Insomma la mia idea è di emettere una moneta possibilmente legata al valore medio delle varie fonti di energia”, non solo in base alla loro disponibilità sul mercato, ma soprattutto in base alla loro capacità intrinseca di utilizzazione, reperibilità, diffusione, facilità di scambio e di vendita esattamente come se fosse della riserva aurea. Penso all’energia elettrica rigenerabile ed autoprodotta come l’eolico, il solare, fotovoltaico, marino, etc., ma anche una fonte d’acqua minerale, una cascata, etc.....

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