lunedì 25 luglio 2011

Non c’era tempo per studiare

Non c’era tempo per studiare bisognava pensare solo a sopravvivere!!!

Il tempo è l’unico grande valore che una vita ha. Il tempo da vivere oppure il tempo per esistere; intervistano un donna anziana del centro Asia sulla cultura che salva l’uomo e chi “conosce” sicuramente può difendersi, mi rispose la frase del titolo. L’arte di togliere il tempo alle persone è la massima strategia per non farle crescere, istruire, informare, difendersi. Ancora oggi è un modo per dominare le masse, aumentare il lavoro per aumentare la produzione spesso inutile (per rincorrere il margine, che serve ad aumentar il PIL che serve a pagare interessi ai Banchieri), ed il tempo che ti resta? Ci penso io a riempirtelo di svaghi e gossip purché tu non pensi alla tua responsabilità alla tua dignità alla tua verità alla tua essenza.

Bisogna battere il ferro quando è caldo, se in questi tempi il popolo non comprende la devastazione morale ed etica, la decadenza degli ideali, la messa al bando di ogni principio di civiltà e giustizia allora avremo sprecato l’ennesima occasione di far comprendere al popolo in quale stato di teatrino è costretto a vivere dove è tutto controllato nei minimi dettagli. Il libero mercato non esiste e non è mai esistito viene propagandato come la soluzione ma di fatto tutto è sempre concordato dalla guerra in Libia fino all’attacco ad OSLO alle agenzie di Rating. Anche la democrazia propagandata non è altro che l’immagine di una realtà che non esiste se non solo nella nostra mente, perché è stata costruita ad arte dalla informazione manipolatrice di regime (continuiamo a confondere la possibilità di accesso al consumo con il benessere). La perdita di umanità e di socialità ci sta costringendo a diffidare di chiunque anche del nostro vicino. L’industria del terrore e delle paura (gestita e creata a posta) serve come alibi a dare le giustificazioni ai governi servi del sistema di applicare il trattato di LISBONA alla lettera, ossia repressione delle masse, delle libere manifestazioni e se necessario torture e pena di morte. Questo trattato, che nessun italiano conosce, nessun italiano ha votato, e che fu assimilato in un silenzioso il 2 agosto a firma di Napoletano. Gli attentati che inevitabilmente arriveranno o per schizofrenia o per strategie chiare, o per attriti, saranno l’alibi per le successive repressioni, e saranno all’ordine del giorno se non si comincia subito a ri-umanizzare la società. Il ritorno alle sovranità UMANA, POPOLARE e MONETARIA sono di urgenza massima, non c’è veramente più tempo. I massa media ufficiali sono troppo servi per capire che siamo ad un bivio storico epocale e mondiale ma da servi quali sono ancora sperano che chissà chi possa salvare la situazione.

C’è una indifferenza imperante (male del nostro secolo M.T.Calcutta) che ci ha de- sensibilizzato anche agli omicidi, alle rapine, alla fame nel mondo ormai è tutto normale. Siamo, inoltre, stati mentalmente programmati “che tanto non cambia niente”, se solo le persone comprendessero che ci possiamo auto-riprogrammare e che veramente possiamo fare qualcosa, piano piano, potremmo introdurre delle piccole pietre nei grossi ingranaggi. Una piccola pietra dell’ordine di 2 centimetri se messa in un ingranaggio anche grosso 10 metri lo può spaccare e rompere. Ma la programmazione mentale che abbiamo subito, quella che ci ha fatto diventare sudditi e silenziosi ci impedisce di far funzionare il cervello. Ma “internet forse è la chiave di svolta”. Il vaccino inibitore dello spirito critico che ci fa credere che il sistema è imbattibile, deve essere a sua volta inibito ed in parte è stato già inibito. Il percorso di disintossicazione purtroppo è lungo e duro, non solo ma poi ha un decorso diverso da individuo ad individuo. Le varie agitazioni ed i vari movimenti che si stanno svegliando in Europa e in nord africa sono il chiaro segnale che il vaccino ed il richiamo che la televisione inietta ogni giorno per renderci coglioni non sta più facendo effetto, infatti molti sono passati a raccogliere le informazioni da internet, e questo è il motivo per cui vogliono in tutti i modi controllare internet. Sanno perfettamente che il cavallo si è sbrigliato e stanno cercando di correre ai ripari. Ricorreranno a repressioni durissime per tenere questa Europa unità che nessuno vuole più, perché è una Europa dei banchieri e non dei popoli. Il giocattolino si sta rompendo, ed in parte è già rotto. Useranno infiltrati, (come black block), useranno repressioni violente, useranno finti salvatori della patria, in tv diranno che è tutto sotto controllo, ma che sicuramente Binladen è apparso in sogno a un suo figlio per continuare la jihad, e faranno anche di peggio per continuare a spolpare i popoli con il sistema con l’utilizzo della “moneta debito”. Sorgeranno associazioni e movimenti dell’ultima ora che avranno la soluzione per salvare il mondo (e fino ora dove erano?, magari a difendere il sistema!!??).

Gli economisti diranno che si erano sbagliati (del resto come sempre), mentre chi continua a dire la verità, non perché la vede sulla palla di vetro, ma semplicemente perché legge i fatti e prova a dare la giusta interpretazione solo accendendo il cervello e non utilizzando le verità preconfezionate, sarà sicuramente il solito complottista che “casualmente ha avuto ragione”. Non c’è più tempo veramete, è necessario il ritorno alla “sovranità monetaria-popolare-umana”. Come dice l’avv. Marra, Il proprio sviluppo passa solo per il bene dell’altro e della collettività, se la collettività sta bene anche il singolo sta bene. Se continuiamo a pensare al proprio tornaconto e alla propria ricchezza, il costo per mantenerla e custodirla, diventerà inevitabilmente troppo elevato e pari alla ricchezza stessa che si vuole difendere, a quel punto la schizofrenia spero diventi manifesta.

Giuseppe Turrisi, albamediterranea

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