Da: SVIZZERA Connection
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE: TECNICHE DEL RICICLAGGIO DI DENARO
I riciclatori di denaro affinano continuamente i loro metodi. Fino all’inizio degli anni ’80 il sistema bancario costituiva ancora il filtro tra la circolazione legale e illegale del denaro. Una volta che il denaro contante sporco,derivante dal narcotraffico, veniva a trovarsi su un conto bancario ,l’ostacolo maggiore era rimosso. Poi alcuni grandi casi legati alla droga (Pizza Connection, Caso Magharian, BCCI) resero evidente il ruolo decisivo esercitato dal settore bancario nel riciclaggio di denaro. Le banche finirono sotto pressione in tutto il mondo. Da allora norme e regole più severe delle associazioni bancarie e del controllo statale delle banche rendono meno facile abusare del sistema bancario. Ma i riciclatori di denaro non sono rimasti inattivi e hanno elaborato nuove tecniche. A questo proposito è particolarmente significativo l’uso di ditte di copertura e società simulate su piazze offshore. Al centro dell’attuale riclaggio di denaro non c’è più solo il sistema bancario, ma un alleanza tra banche e società-offshore. Il riciclaggio di denaro è diventato un processo stratificato.(1) Nella letteratura specialistica viene suddiviso in tre fasi:
1. Inserimento del denaro acquisito illegalmente nella circolazione della moneta bancaria (sul conto di una persona fisica o giuridica).
2. Camouflage: L’origine criminosa del denaro deve essere cancellata e si deve creare l’apparenza di una provenienza finanziariamente plausibile.
3. L’integrazione: Il denaro viene investito nel sistema economico legale.
Le società offshore possono avere un ruolo in tutte e tre le fasi. Una volta che esista una “stazione di testa” nell’economia legale, questa può continuare ad essere usata per riciclare altro denaro. Un affare simulato di una stazione di testa potrebbe ad esempio consistere nel fatto che un proprietario di negozio paghi ad un fornitore fittizio un conto elevato per merci mai fornite. Il falso fornitore potrebbe consegnare in contanti al proprietario di negozio la somma necessaria. Questo registra forse a sua volta il denaro così ricevuto come entrata in contanti (fittizia) per vendite e paga il conto del fornitore fittizio con una trattenuta per le sue prestazioni di servizio. Sono pensabili anche altre manipolazioni,ad esempio la creazione di guadagni o perdite artificiosi mediante prezzi di vendita eccessivi o troppo bassi.Le possiblità sono fondamentalmente infinite. Si possono ordinare arredamenti di negozi presso imprese amiche a prezzi gonfiati. Anche lo “shopping esageratamente conveniente” a scopo di evasione fiscale è interessante, perché permette al fornitore amico all’estero di abbassare il guadagno, risparmiare tasse e addirittura presentare perdite. Quando la merce acquistata ad un prezzo troppo basso viene rivenduta a prezzo normale, ne risulta un guadagno, occultato alle autorità del paese di provenienza, che può venire spartito. Molto amata è la “vendita a cascata”. Una ditta può essere rivenduta ad un’altra società dello stesso gruppo segreto a un prezzo esorbitante e questo più volte. Due piccioni con una fava: da una parte il venditore ha fatto un guadagno diretto, che legalizza i suoi fondi neri. E il compratore ottiene per la propria società acquirente un aumento di valore (in parte fittizio) e si è a sua volta liberato di denaro in nero. Poiché compratore e venditore in fondo sono identici, ci sono solo vincitori. Chiunque voglia riciclare denaro è consapevole che in primo luogo questo ha un prezzo. Si produce qualcosa di analogo a quanto avviene con la ricettazione tradizionale: chi vuol vendere un anello con diamante rubato, sa che il ricettatore lo paga al di sotto del suo valore. Qui sta forse la soluzione di infiniti misteri economici: perché i riciclatori di denaro finanziano sempre progetti e persone senza preoccuparsi delle perdite ? Là dove i compratori tradizionali vedono solo cifre in rosso, loro incassano un dividendo soddisfacente sul capitale riciclato. Ma anche i riciclatori operano con razionalità e cercano metodi sempre migliori e meno costosi. A questo proposito sembra evidenziarsi una maggiore inclusione nel riciclaggio di denaro del commercio con titoli e derivati finanziari. In questo settore si può conferire un background apparentemente legale e legittimo a grosse somme di denaro mediante semplici manipolazioni fraudolente (per esempio, la falsificazione della data).
Note:
1) ”Il riciclatore di stampo moderno persegue tuttavia NON soltanto lo scopo di nascondere la preda, affinché non possa venir sequestrata e ritirata dalla circolazione. Vuole anche riservarsi la possibilità di metter mano in ogni momento ai valori patrimoniali e di investirli in maniera vantaggiosa. A questo scopo il guadagno criminoso deve assumere una forma adatta al trasferimento insospettabile e all’ investimento professionale. Il riciclatore di denaro vuole muoversi in un mercato dove segretezza e libertà di disposizione possano essere massimizzati. La piazza finanziaria Svizzera, con la sua sofisticata protezione del segreto e la tradizionale libertà del traffico transnazionale di denaro e di capitale, offre queste premesse. Già da parecchio tempo il ricavato illegale è fatto NON di denaro in forma di banconote o monete. Può derivare direttamente dal crimine in veste di crediti contabili o altri valori patrimoniali, quali titoli, metalli preziosi e oggetti d’arte, o essere trasformato in essi attraverso ripetute transazioni.” (Peter Klauser, direttore della Banca Nazionale Svizzera (SNB), in “Quartalheft” 4/95).
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