EDMOND SAFRA E LA TDB
Motore dell'ascesa di Edmond Safra fu la TDB, la cui vicenda, ricca di successi, deve essere vista sullo sfondo della storia della famiglia Safra. Jacob Safra, padre di Edmond, nacque nel 1891 ad Aleppo quale figlio di un cambiavalute e commerciante in oro.(15) Ancor giovane entrò nella banca Safra Frères, fondata intorno alla metà dell' '800 da suo nonno, che aveva filiali ad Alessandria e a Istanbul. Durante l'infanzia di Jacob Safra Aleppo era una città in declino. L'impero turco ottomano subiva la pressione degli imperialisti inglesi e francesi e insieme del nascente nazionalismo arabo. Nel 1914, a 23 anni, Jacob Safra andò nell'ambiziosa Beirut e aprì qui una filiale di Safra Fréres. Quattro anni dopo, dopo la prima guerra mondiale l'impero ottomano era storia. I quattro cugini e soci dell'istituto bancario (David a Istanbul, Ezra ad Aleppo, Jacques ad Alessandria e Jacob a Beirut) dovettero chiudere i loro sportelli. Col crollo dell'impero ottomano molti ebrei di Aleppo, chiamati Calabi, si erano rifugiati a Beirut. Così ad es. le famiglie dei Dweck, Tawil, Shammah e Sasson. Alcuni dei discendenti di queste famiglie di commercianti e banchieri sefarditi entrarono più tardi nei quadri delle banche controllate da Edmond Safra. Nel 1920 Jacob aprì a Beirut, che ora era in territorio di mandato francese, una nuova banca: Jacob E. Safra, Maison de Banque. Nel 1922 ebbe da sua moglie Esther il figlio Elie. Dopo dieci anni seguì il secondo figlio Edmond, più tardi seguirono Joseph, Moise, Evelyn, Ughette, Gabi e Arlette. Negli anni venti e trenta gli affari di Jacob Safra andarono bene ed egli divenne uno dei leader dell'allora grande comunità ebraica di Beirut. I suoi clienti erano non solo ebrei, ma anche musulmani e cristiani, che allora avevano in Libano rapporti piuttosto buoni. La banca Safra si occupava soprattutto di finanziamenti commerciali per prodotti come caffè, cacao, oro e diamanti. Di Edmond si racconta che già all'età di otto anni lo si poteva incontrare ogni giorno nell'ufficio commrciale del padre. Durante la seconda guerra mondiale il Libano fu amministrato da un alto commissario del governo filonazista di Vichy del maresciallo Pétain. Il padre di Edmond, essendo un leader della comunità sefardita frequentava l'alto commissario di Vichy e sapeva quale minaccia incombesse sugli ebrei di Beirut nel caso che il feldmaresciallo tedesco Erwin Rommel avesse conquistato il Cairo. Il regime di Vichy aveva già preparato leggi eccezionali per "il trattamento degli Israeliti", che legalizzava la consegna degli ebrei in Nordafrica e nel levante alla Germania nazista. Ma per fortuna il corpo d'armata dell'esercito tedesco in Africa fu sconfitto dai britannici ad ElAlamein, e gli ebrei di Beirut sopravvissero allo spettro di Vichy più o meno senza danni. Ma subito dopo la guerra si presentarono nuovi pericoli. Nella Palestina del mandato britannico cominciò una guerriglia tra gli ebrei europei emigrati e i palestinesi lì residenti Con ciò ebbe una fine improvvisa la tradizionale tolleranza tra Arabi ed Ebrei che per secoli erano stati sudditi dei Turchi. Ad Aleppo la sinagoga fu distrutta nel 1947 e la Banca Safra, guidata da un cugino di Jacob, andò in fiamme. Anche a Beirut imperversava l'antisemitismo, e di fronte alla banca Safra ci fu una dimostrazione : Non fidatevi dell'ebreo Jacob Safra, si leggeva su un trasparente.
Note:
15) I dati sulla storia della famiglia Safra sono tratti da : Burrough, Bryan: ‘Vendetta. American Express and the Smearing of Banking Rival Edmond Safra’. Londra 1992, pp30-37
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