DENUNCIA-QUERELA CONTRO MINISTRO DELLE FINANZE

SPETT.LI AGENZIE STAMPA E TESTATE GIORNALISTICHE
LORO SEDI

OGGETTO : DENUNCIA - QUERELA CONTRO MINISTRO DELLE FINANZE, DIRETTORE GENERALE UFFICIO DELLE ENTRATE, ED ALTRI.

Spett.li testate,

allego alla presente il testo completo della mia denuncia presentata in data 29 Luglio 2009 in merito ad un reato in associazione, continuato, ed aggravato dal fatto di essere stato compiuto da pubblici funzionari, dirigenti ed amministratori dello Stato nell'esecuzione delle loro funzioni.

Tutto ciò in grave danno dei cittadini tutti, che si sono visti sottrarre somme ingentissime per lunghi decenni, ma soprattutto è stato loro estorto un sacrosanto diritto stabilito per legge, nonchè strutturata ed organizzata una rete di espropriazione metodica e costante di risorse dei cittadini e una incisiva, precisa e voluta azione di disinformazione dei reali diritti e delle legittime metodologie comportamentali spettanti e dovute ai cittadini.

Questa lettera con i suoi allegati viene trasmessa in copia anche a tutte le associazioni di difesa dei cittadini, anch'esse moralmente colpevoli di non aver fatto osservare da una parte, e denunciare dall'altra questa assoluta usurpazione perpetrata istituzionalmente dagli apparati dello Stato in danno dei cittadini.

Distinti Saluti.

Orazio Fergnani.

P.S. Chi se la sentisse può anch'egli stampare il testo qui sotto firmarlo e presentarlo all'autorità giudiziaria.


FORMELLO, 28/07/2009

AL COMANDO STAZ. CARABINIERI “LA STORTA”
VIA CASSIA, 1781 – 00123 ROMA
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA COMPETENTE
E, p. c. AD ALTRI

QUERELA PER :

1) OMISSIONE D’ATTI D’UFFICIO ART. 328 C.P.;
2) ABUSO D’UFFICIO ART. 323 C.P.;
3) FAVOREGGIAMENTO REALE ART.379 C.P.;
4) ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE ART. 416 C.P.;
5) TRUFFA IN DANNO DEI CITTADINI ART.640 C.P.;
6) E QUANT’ALTRO RAVVISABILE NEL COMPORTAMENTO E NELL’AZIONE.

CONTRO :

1) I DIRETTORI GENERALI DELL’UFFICIO DELLE ENTRATE CHE SI SONO SUCCEDUTI NEGLI ANNI;
2) I MINISTRI DELLE FINANZA/TESORO/ECONOMIA (COMUNQUE DENOMINATIO IL MINISTERO) CHE SI SONO SUCCEDUTI NEGLI ANNI;
3) I GROSSISTI/DISTRIBUTORI COMUNQUE DENOMINATI (QUALI AD ESEMPIO LA “FEDERAZIONE NAZIONALE TABACCAI”);
4) I RIVENDITORI DI VALORI BOLLATI;
5) ED EVENTUALI ALTRI.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI
R.D. 14/12/1933 n.1669 - Vigente alla G.U. 13/09/2006 n. 213
TITOLO III
DISPOSIZIONI TRIBUTARIE
Articolo 104

La validità della cambiale e del vaglia cambiario, compresi quelli a vista o a certo tempo vista, non è subordinata all'osservanza delle disposizioni della legge sul bollo.
Essi tuttavia, se non siano stati regolarmente bollati originariamente, o nel tempo prescritto dalla legge, non hanno la qualità di titolo esecutivo.
Il portatore non può esercitare i diritti cambiari inerenti al titolo se non abbia corrisposto la tassa di bollo dovuta e pagato la relativa penalità.
La inefficacia come titolo esecutivo dev'essere rilevata e pronunciata dai giudici anche d'ufficio.

PREMESSA

Va sottolineato fin dall’inizio che i Cittadini subiscono da decenni le conseguenze di una mala gestione della cosa pubblica e conseguentemente a ciò vessazioni di ogni genere, entità e natura da parte dello Stato italiano, che avrebbe viceversa il compito istituzionale di tutelare e difendere i cittadini.
Questa che redigo è la 1138° denuncia nei confronti di amministratori, funzionari, dirigenti, pubblici ufficiali della pubblica amministrazione.
Il lettore si domanderà perché ne faccio citazione, presto detto per il semplice motivo, che seppure sono perfettamente consapevole della assoluta inutilità delle mie denunce, nondimeno esse rimangono agli atti e faranno memoria storica, e quando qualcuno andrà ad analizzare quale era il livello della civiltà giuridica della società italiana del xxi° secolo vedranno e si renderanno conto dell’abisso morale, culturale, sociale a cui ci troviamo ridotti noi ora, e forse magari prenderanno provvedimenti.
Questo Stato, Governo, Istituzioni, Enti, gestori di pubblici servizi, ed assimilati, fanno a gara a chi sia più incapace, indecente, indegno, infame.

IL FATTO ODIERNO (uno dei fatti odierni, il più saliente ed indicativo).

Per motivi miei che non hanno alcuna pertinenza col fatto, che non evidenzio solo per non tediare, ma alla bisogna sono pronto a dimostrare, ho necessità di entrare a breve termine in possesso di una quantità al momento indefinibile ma comunque di notevole entità di moduli di “TITOLI DI CREDITO CAMBIARI” (CAMBIALI per intenderci).

Me ne serviranno orientativamente attorno ai quattro/cinquemila moduli.
Ma ho necessità che questi moduli non compilati siano senza bolli o bollatura.
Perciò da alcuni giorni sono in giro per rivendite di valori bollati alla vana ricerca di questi moduli non bollati (esattamente come escono dal Poligrafico dello Stato).

Dopo aver pietito in tutti i modi quello che invece è un mio (come di tutti i cittadini) sacrosanto diritto come appunto stabilito dal Regio Decreto sopraccitato, mi sono reso conto attraverso le risposte dei vari gestori di rivendita di valori bollati, che non era il loro un atteggiamento derivante da diffidenza nei confronti di uno sconosciuto, ma semplicemente applicavano una direttiva giunta loro qualche tempo fa attraverso una circolare dell’Agenzia delle Entrate direttamente ad ogni rivenditore di valori bollati, che imponeva (questo mi è stato detto tra le righe) di consegnare un modulo di “cambiale” anche se ancora da compilare, ma comunque con una bollatura minima di mezzo euro.

Questo comunicatomi per via telefonica stamattina 28 luglio 2009 dalla dr.ssa Maria Cristina Ruggeri dell’ufficio legale della sede centrale della Federazione Nazionale Tabaccai.

Il motivo ultimo e determinante del contendere e della lesione del mio diritto e dell’usurpazione da parte dello Stato, e di tutta la filiera che ne scaturisce, sta nel fatto che i signori rivenditori di valori bollati pretendono di bollare comunque i moduli delle “cambiali” a prescindere dalla mia volontà., che al contrario vuole che i moduli siano completamente esenti da scritte, adesivi, bolli e quant’altro, come è espressamente definito e tutelato dall’art. 104 comma primo del Regio Decreto 1669/33.

Questa usurpazione dei nostri diritti in virtù della fantomatica circolare emanata non si sa bene da chi, ma comunque proveniente dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate a seguito della nuova versione delle cambiali in circolazione da un paio d’anni che vanno bollate (quando le si vuole bollare) attraverso il sistema telematico.

Ricordo quindi di nuovo l’art. 104 del Regio Decreto 1669 /33 :

La validità della cambiale e del vaglia cambiario, compresi quelli a vista o a certo tempo vista, non è subordinata all'osservanza delle disposizioni della legge sul bollo.

Essi tuttavia, se non siano stati regolarmente bollati originariamente, o nel tempo prescritto dalla legge, non hanno la qualità di titolo esecutivo.

Il portatore non può esercitare i diritti cambiari inerenti al titolo se non abbia corrisposto la tassa di bollo dovuta e pagato la relativa penalità.

La inefficacia come titolo esecutivo dev'essere rilevata e pronunciata dai giudici anche d'ufficio.

Mi sembra che il fatto sia di una semplicità e linearità banali, che non lasciano adito a dubbi.

Voglio perciò immediatamente il ripristino della legalità;

l’esecuzione e l’esaudimento della mia ed altrui volontà di ricevere un servizio dello e dallo Stato secondo i nostri desideri e volontà;

la punizione, censura, e condanna di quanti (moltissimi) che hanno e/o stanno partecipando a questa immane violazione dei diritti dei cittadini.

Ecco quindi perché chiedo all’Autorità giudiziaria, insieme a tutti gli altri sottoscrittori della presente denuncia, di procedere contro i soprannominati responsabili di condotta in violazione dei diritti dei cittadini e contro i Cittadini, contro le funzioni dello Stato e soprattutto in violazione del mandato istituzionale dello Stato e delle sue leggi.

Chiedo inoltre espressamente di essere tenuto al corrente dello svolgimento delle indagini e di eventuali richieste di archiviazione.

Distinti Saluti.

Orazio Fergnani.