sabato 29 agosto 2009

BANCHE PULITE: CENTINAIA I FUNZIONARI SOTTO PROCESSO

DECINE DI AMMINISTRATORI E CENTINAIA DI FUNZIONARI DI BANCA SOTTO PROCESSO PER USURA
IL SISTEMA BANCARIO E’ UN’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE ?
di Gianni Frescura * - agosto 2009

Dopo un letargo che dura da più di dieci anni, perché è dal 1997 che è concretamente applicabile anche al sistema bancario la normativa antiusura (legge 108/96 1), in giro per l’Italia i magistrati civili e penali cominciano a fare il loro dovere e si leggono sempre più di frequente notizie sulla messa sotto accusa di amministratori, dirigenti e funzionari per gli interessi sproporzionati (usura) applicati dalla banca nei conti correnti, soprattutto delle imprese.
Queste informazioni per lo più vengono ignorate dalla stampa nazionale (controllata dalle banche) e appaiono perciò solo sui media locali; le notizie a volte poi vengono riportate in modo ambiguo, perché dai titoli non è chiaro se l’usuraio sia il funzionario inquisito o la banca stessa 2.
In questo elaborato si guarderà ai soli procedimenti in cui risulta che sia la banca ad avere applicato tassi di usura ai suoi clienti e non al caso, diffuso, ma (a mio avviso) socialmente meno rilevante, in cui i funzionari della banca fanno personalmente prestiti con tassi da usura o collaborano con usurai esterni.
Negli ultimi mesi è un seguito impressionante di notizie, apparse sulla stampa o in internet, sul tema dell’usura bancaria.
A novembre 2008 a Parma c’è stata la condanna (definitiva) di quattro manager per l’usura commessa dall’UBS (Unione Banche Svizzere) nei confronti della Parmalat 3.
A gennaio 2009 è iniziato a Reggio Calabria il processo per l’appello della procura contro la sentenza del 2007 (tribunale di Palmi), con cui era stato accertato che Banca Antonventa e BNL avevano praticato l’usura nei conti correnti di un’impresa di Gioia Tauro (Gruppo De Masi), ma amministratori e funzionari erano stati assolti in primo grado perché non erano state provate le loro responsabilità; la denuncia era stata presentata ancora nel 2004 ed il rinvio a giudizio c’era stato nell’anno successivo 4.
Il 5 febbraio a Sciacca (Ag), sono stati rinviati a giudizio ventinove tra dirigenti ed amministratori della ex Banca Popolare Lodi che dovranno difendersi in tribunale dall’accusa di aver applicato tassi da usura sui conti correnti di un piccolo imprenditore 5, lo stesso è avvenuto il 13 febbraio a Napoli, per quattro dirigenti di Antonveneta 6.
Il 19 marzo a Tortona (Al), un altro dirigente di Antonveneta è stato rinviato a giudizio per usura praticata della banca 7 ed il 28 marzo a Salerno, ancora ventitrè dirigenti di Antonveneta sono stati rinviati a giudizio per usura sui conti correnti di una ditta
ingiustamente dichiarata fallita 8; a Vicenza, a fine marzo, ha suscitato clamore il coinvolgimento della Banca Popolare di Marostica nell’accusa di usura 9.
In aprile un imprenditore siciliano (fabbricante pipe) ha denunciato alla procura di Caltanisetta il Banco di Sicilia/Unicredit per aver praticato l’usura nei suoi confronti 10; contemporaneamente, in Puglia, la procura di Lecce indaga sui tassi (usurari) dei prestiti di una banca di Nardò 11, nelle Marche, la procura di Fermo indaga sui tassi da usura di tre banche sui conti correnti di un imprenditore 12 ed in Piemonte, ad Alessandria, il tribunale civile revoca un fallimento per usura bancaria 13.
In maggio la procura di Forlì mette sotto inchiesta due finanziarie controllate dal Gruppo Delta (a sua volta controllato dalla Cassa di Risparmio di San Marino), la Plusvalore e la Carifin Italia, perché una verifica della banca d’Italia, effettuata nell’ambito di un’inchiesta sul riciclaggio, ha scoperto che in dodicimila (12.000 !) prestiti al consumo il tasso applicato è superiore al tasso soglia dell’usura di oltre l’1% 14.
In giugno la prefettura di Savona sospende una procedura di esecuzione immobiliare per l’usura di tre banche (Carige, Banco Azoaglio e Banco San Giorgio) nei confronti di un impresa in stato fallimentare 15; il 19 giugno a Campobasso ancora gli amministratori ed i funzionari della ex Banca Popolare Lodi sono rinviati a giudizio per l’usura riscontrata nei conti correnti di un commerciante 16 ed infine il 30 giugno ad Udine vengono rinviati a giudizio vari funzionari di alcune banche di Montecatini per aver fatto fallire un’impresa locale con prestiti usurai 17.
Nel mese di luglio si comincia con la procura di Nuoro che chiude un’indagine e si appresta a rinviare a giudizio amministratori, dirigenti e funzionari del Banco di Sardegna per aver praticato l’usura nei confronti di una piccola impresa di Bosa 18, a Bolzano poi un’associazione di consumatori denuncia il tasso di usura in un mutuo fondiario della locale Cassa di Risparmio 19, il 16 luglio a Novara il gip rinvia a giudizio il direttore della Banca Popolare di Intra perché il suo consulente tecnico ha constatato l’usura nelle operazioni bancarie di un fallimento 20 ed infine il 31 luglio il gup del tribunale di Parma rinvia a giudizio, anche per usura, un gruppo di manager della Bank of America nell’ambito del crak Parmalat 21.
Tutti questi banchieri (amministratori) e bancari (funzionari) vengono processati per usura non perché, come qualcuno vuol far credere, dei cattivi imprenditori tentano di salvarsi accusando le banche di averli “strozzati”, ma perchè i periti del tribunale e la guardia di finanza hanno accertato che i tassi praticati dagli istituti credito in normali operazioni bancarie, documentate nei conti correnti, sono largamente superiori ai limiti di legge, “grazie” all’applicazione di una serie di trucchi contabili.
La questione dell’usura negli ordinari conti correnti non è semplice da spiegare, ma si deve tener conto che nel nostro ordinamento una legge (la 108/96) prevede che se per un prestito (mutuo), anche bancario, di qualsiasi tipo (apertura di credito, sbf, factoring compresi), vengono richiesti corrispettivi, detti “interessi effettivi e globali”, superiori al tasso limite (tasso medio + 50%) reso noto ogni tre mesi e valido per tutti i contratti stipulati nel trimestre successivo, il tasso complessivo è considerato usuraio e gli interessi non debbono essere pagati o se già corrisposti, debbono essere restituiti in toto (art. 1815 del codice civile).
Se agli amministratori ed ai funzionari di banche coinvolti nei procedimenti penali per usura degli ultimi mesi si aggiungono anche i dirigenti già inquisiti in altri tribunali negli anni scorsi ed i cui procedimenti (per quanto noto) sono ancora in corso, si vede che sono ormai decine di amministratori e centinaia di funzionari di banche di ogni tipo (dalle grandi, come Intesa ed Unicredit, alle piccole banche di credito cooperativo) attualmente sotto processo per l’usura riscontrata nelle ordinarie operazioni creditizie, per non parlare dell’altro centinaio di bancari e banchieri sottoposti ad inchiesta da più di trenta procure 22 ; solo in provincia di Vicenza sotto processo per usura ci sono almeno una trentina di direttori di filiale di varie banche 23.
Da queste notizie sembra facile dedurre che il sistema bancario appare essere effettivamente, a norma di codice penale (art. 416) e non solo metaforicamente, un’associazione per delinquere diffusa a livello nazionale, perché collegati all’usura ci sono, di regola, anche i reati di estorsione, di favoreggiamento e tutta la serie dei reati contro l’amministrazione della giustizia, visto che, finora, molti magistrati non hanno fatto altro che archiviare, con scuse meschine 24, le pur fondate denuncie di usura nei conti correnti che, da anni, già molte persone (per lo più imprenditori) hanno presentato 25. A riprova della sensazione di aver a che fare con un’associazione criminale stanno le “intimidazioni” ai correntisti ed ai loro consulenti, relative alle lungaggini giudiziarie e alla (presunta) infondatezza delle accuse di usura al sistema legale del credito, provenienti dagli avvocati difensori delle banche (il “ghota” della professione e delle facoltà di giurisprudenza, logicamente 26), nel tentativo (spesso riuscito, talvolta vano) di dissuadere privati ed imprese dal presentare alle procure le denuncie per usura bancaria 27, senza tener conto che, in campo civile, il sostenere le ragioni dell’usuraio, rappresentandolo ad esempio in sede esecutiva, potrebbe configurare, anche per un avvocato, il reato di favoreggiamento.
A questo punto è pure evidente il coinvolgimento, nel fenomeno dell’usura bancaria, della banca d’Italia e dell’ABI (l’associazione delle banche italiane) che per anni hanno avallato la strategia di gonfiare gli utili delle banche sottraendo soldi ai correntisti, con metodi sostanzialmente illegali, quali l’anatocismo e l’applicazione di interessi “uso piazza” 28. Dal lato tecnico la banca d’Italia e l’ABI, hanno poi pesantemente condizionato il governo e la magistratura nella questione dei tassi bancari sproporzionati (usurari), diffondendo una serie di “Istruzioni”, per la raccolta dei dati necessari alla pubblicazione dei tassi medi, che contenevano ambigue formule di calcolo dei tassi complessivi 29 e propagandando in tutti i modi la (falsa) idea che l’usura sia possibile solo fuori del sistema legale credito 30, permettendo così al sistema bancario di lucrare interessi spropositati (utili) rispetto al capitale impiegato (costi effettivi).
Che l’usura sia praticata su larga scala dalle banche si comincia a documentarlo anche in sede di procedimenti civili, dove sta emergendo che è una loro prassi comune imporre fraudolentemente tassi sproporzionati (usurari) alla clientela, aumentando i tassi nominali pattuiti con l’addebito di costi “occulti” (rinnovo fidi, spese gestione, ecc...), con manovre sulle “valute” e soprattutto sfruttando il meccanismo dell’anatocismo, in modo da evitare che i clienti si accorgano di quanto effettivamente pagano il danaro a credito 31.
Danaro che, tra l’altro, la banca nemmeno ha, perché ormai è noto anche il trucco del cosiddetto “signoraggio bancario” 32, per cui gli istituti di credito concedono i prestiti pur non possedendo materialmente la corrispondente massa monetaria in deposito. Finora le banche (i banchieri) hanno tentato di convincere l’opinione pubblica che le operazioni fatte con loro sono sempre legali, in quanto i supercomputer da loro utilizzati controllano ogni calcolo ed impediscono che si superino i limiti di legge e pertanto clienti ed impiegati (i bancari) possono stare tranquilli, che tutto si svolge sempre in modo assolutamente corretto: usurai possono essere solo quelli che operano al di fuori del circuito legale del credito 33. In realtà il controllo informatico delle banche è truccato, perché non considera le irregolarità contabili e per questo motivo, in (almeno) un caso assurto alle cronache, è stato coinvolto anche il direttore generale della banca (accusato di favoreggiamento dell’usura) in quanto responsabile di aver acquistato un software che evidentemente non funziona molto bene 34.
L’idea che le banche operino con scrupolo nel controllo del limite dell’usura nelle loro operazioni, ai primi seri esami si è rilevata infondata ed alcuni periti (quelli non condizionati), incaricati di esaminare la volutamente astrusa contabilità degli estratti conto bancari, si sono subito resi conto che tutte le banche adottano una serie di trucchi contabili (anatocismo, cms, valute, ultralegali) per cui “nascondono” gli interessi effettivamente richiesti/percepiti nel capitale prestato e così il cliente (anche esperto) non si accorge di dover pagare interessi ben superiori a quelli che appaiono nei saldi, interessi che, essendo usurai, non sarebbero dovuti o se già pagati, dovrebbero essere interamente restituiti 35.
La conseguenza dell’usura nelle normali operazioni di finanziamento effettuate con gli istituti di credito regolarmente autorizzati (banche o finanziarie) è che molte delle esecuzioni immobiliari fondate sui decreti ingiuntivi richiesti da costoro potrebbero essere nulle, perché i crediti risultati dai saldi dei conti correnti potrebbero non essere tali, se il tasso complessivo applicato negli anni successivi al 1997, fosse sproporzionato (cioè usurario), ma finora la magistratura ha (stranamente ?) omesso di effettuare questa verifica, nonostante sia l’unico organo competete in materia 36.
I trucchi contabili (anatocismo, valute, ultralegali, indebiti, ecc...) che occultano gli interessi (complessivi) illegalmente addebitati nei conti correnti della clientela, finalmente compresi anche da qualche magistrato, utilizzati per decenni da tutto il sistema bancario (anche dalle cosiddette banche etiche), secondo alcune stime, valgono almeno settanta/ottanta miliardi di euro all’anno (la sola cms frutta 40 miliardi di euro l’anno 37); tale enorme somma le banche l’hanno sottratta illegalmente a tutte le imprese ed alle famiglie (per consegnarla solo ad alcuni privilegiati); la cifra logicamente si deve più che raddoppiare se si guarda agli interessi usurai che, a norma di legge, dovrebbero essere restituiti. Come riflessione conclusiva di questa rapida sintesi della situazione, a mio avviso risulta ormai evidente che per ottenere la restituzione di quanto rubato, attraverso l’usura, dagli istituti creditizi “autorizzati”, ricorrere al sistema giudiziario (tribunali, giudici ed avvocati), pesantemente condizionato dal fatto che le banche sono il perno della società, non sembra garantire una certa e tanto meno rapida, soluzione del problema e pertanto invito tutti gli interessati a considerare l’eventuale ricorso a sistemi di autotutela, visto che il nostro ordinamento prevede sia la non punibilità per chi agisce in stato di necessità (a tutela della propria salute fisica e mentale) che la legittima difesa, anche per la protezione del patrimonio.

Note:

* Responsabile Centro servizi Perizie - Valdagno (VI)

1 - Dal 1997 (entrata in vigore della legge 108/96) in Italia l’usura, penalmente vietata (art. 644 c.p.), consiste nel concedere prestiti, comunque denominati (mutui, fidi, sbf, leasing, factoring, etc...), a tassi (effettivi e globali) superiori a quelli massimi stabiliti dalla legge o comunque sproporzionati rispetto ai tassi medi; fino al 1996 non esisteva alcun limite legale al tasso di un prestito, perché l’usura non era conseguenza solo del superamento di un tasso determinato (la cui individuazione era lasciata però alla discrezionalità del giudice), ma era condizionata anche all’ “approfittamento dello stato di bisogno”, difficile da provare.

2 - Ad esempio “L’informazione” del 26 ottobre 2007 titolava ‘Direttore di banca accusato di usura’ e si riferiva ad un caso di tassi elevati praticati dall’Antonveneta ad una propria cliente di Bologna, mentre il titolo ‘Usura a Bergamo: da direttore banca tassi fino al 460%’ de ”La Repubblica” del 9 Novembre 2007 era relativo ad un prestito effettuato personalmente dal funzionario ad un cliente in difficoltà; altro esempio di ambiguità è il titolo de “Il sole24ore” del 15 marzo 2008 ‘Usura: prime mosse in Procura’ da cui non si comprende se il Tribunale di Modena, indicato nell’occhiello, indaghi sull’usura “criminale” o come nel caso specifico, sull’usura perpetrata da una banca nei confronti di un’imprenditrice

3 - 10 novembre 2008 “La Repubblica” - ed. Parma (Parmalat, gruppo Ubs: patteggiano 4 manager)

4 - 24 dicembre 2004 “Corriere della Sera” (Banche, inchiesta per usura. Indagati 39 dirigenti); 16 giugno 2005 “Il sole24ore” (A Palmi sei banche a giudizio per usura); per informazioni sul processo di appello; 9 gennaio 2009 La Gazzetta del Sud (Confindustria regionale presente all’avvio del processo di appello); 25 Febbraio 2009 www.strill.it (Usura: Corte d'Appello riapre istruttoria su processo banche); 13 maggio 2009 www2.melitonline.it (Processo Banche, disposta l’acquisizione dei verbali dei Consigli di amministrazione)

5 - 5 febbraio 2009 “La Sicilia” (Tassi da usura a un artigiano Tre banche sotto accusa); www.agrigentonotizie.it (Tassi da usura in 3 banche: 30 persone indagate); sciacca.blogolandia.it (Usura, Procura di Sciacca rinvia a giudizio 30 persone: anche Giampiero Fiorani)

6 - 13 febbraio 2009 “Il Giornale di Napoli” (Usura, dirigenti a giudizio); “Il Corriere del Mezzogiorno” (Usura: a giudizio quattro dirigenti della banca Antonveneta); “Il Riformista” (Antonveneta a giudizio per usura).

7 - 19 marzo 2009 “La Stampa” (L’usura si affaccia in banca - Chiesto dal pm tortonese il rinvio a giudizio); 20 marzo 2009 “La Provincia Pavese” (Funzionario di Garlasco rischia il processo. La difesa contesta l'esito della perizia); 21 marzo 2009 www.settegiorniatortona.it (Usura in banca? Chiesto rinvio a giudizio per direttore di filiale)

8 - 28 marzo 2009 “Libero” (I pm chiedono il rinvio a giudizio di 23 dirigenti Antonveneta)

9 - 31 marzo 2009 “Il Giornale di Vicenza” (Marostica, indagati per usura due dirigenti della BpM); “Corriere del Veneto” (Usura, indagati due dirigenti della Banca popolare di Marostica); “Il Gazzettino” ed. Vicenza- Bassano (Vicenza. Tassi d'interesse ritoccati, indagati per usura due dirigenti di banca)

10 - 16 aprile 2009 “Milano Finanza/Sicilia” (Banche, esposto sull'usura); 24 aprile 2009 “www.livesicilia.it” (Bds e Amorelli, guerra a suon di carte bollate); maggio 2009 “La Zona Franca” (Il Banco di Sicilia denunciato per usura)

11 - 4 aprile 2009 “www.ilpaesenuovo.it” (Prestiti in odore di usura. E la Procura entra in banca)

12 - 6 aprile 2009 “Il Messaggero” (Usura, tremano altre banche - L’inchiesta per usura: indagate sei persone, due sono direttori di banca)

13 - 16 aprile 2009 “La Stampa - ed. Alessandria” (Annullato fallimento di dentista “Fu vittima di interessi usurari”)

14 - 6 maggio 2009 “La Repubblica - ed Bologna” (Gruppo Delta sotto inchiesta anche per usura)

15 - 27 giugno 2009 “La Stampa - ed. Savona” (Usurati dalle banche E la Prefettura blocca l’asta)

16 - 19 giugno 2009 www.ansa.it 20:42 (Usura: udienza Fiorani il 23 giugno); 20 giugno 2009 Il Tempo – Molise (A Campobasso il «Fiorani bis»); 19 giugno 2009 www.primapaginamolise.it (La Procura di Campobasso riprova a processare Fiorani per usura)

17 - 1 luglio 2009 “Il Tirreno” (Processate quei bancari)

18 - 3 luglio 2009 “L’Unione Sarda” (Usura, dirigenti sotto accusa); 4 luglio 2009 “Il Sardegna” (Caos al Banco di Sardegna i vertici indagati per usura)

19 - 6 luglio 2009 “C.S. CTCU Bolzano” (Mutuo fondiario della Cassa di Risparmio con tasso “usurario“ Il CTCU presenta esposto)

20 - 28 luglio 2009 “La Stampa - ed Novara” (Direttore di banca rinviato a giudizio)

21 - 31 luglio 2009 http://reuters.com (Parmalat, procura Parma chiede giudizio per ex manager BofA); www.lungoparma.com (Un miliardo di dollari da Bank of America alla Parmalat: chiesto il rinvio a giudizio per 14 persone)

22 - A titolo esemplificativo: “Corriere della Sera” - 17 giugno 2006 (Tassi usura: indagati Geronzi e Limonati - 68 fra presidenti, direttori generali o di filiale e responsabili di 9 istituti di credito indagati della Procura di Ascoli Piceno); “La Nazione” ed. Arezzo - 8 dicembre 2007 (Interessi da usura; più del 28% - Chiesto il rinvio a giudizio per un ex direttore di filiale Mps); www.quibrescia.it - novembre 2007 (Usura: indagati vertici Ambro veneto); www.estense.com - 1 marzo 2008 (Prestiti a usura da una banca ferrarese); “Nuovo Molise” - 9 aprile 2008 (Usura bancaria, nei guai due funzionari); “Il Secolo XIX” ed. Savona - 24 giugno 2008 (Cinque banche sotto inchiesta per usura); “La Gazzetta del Mezzogiorno” - 24 settembre 2008 (Brindisi, banca condannata: pretendeva soldi da un’azienda e invece li doveva); “La Repubblica” ed. Firenze - 1 novembre 2008 (Prestiti a commercianti: banca accusata di usura)

23 - “Il Gazzettino” ed. Vicenza-Bassano - 17 novembre 2007 (Usura bancaria, indaga la Procura dopo la denuncia di un artigiano); Il Giornale di Vicenza - 12 maggio 2008 (Tassi usurai alla ditta? Indagini su due banche”); - 10 luglio 2008 (Tasso usuraio? A giudizio i vertici della Banca AV); - 21 maggio 2009 (Io piccolo imprenditore vittima dei tassi usurai)

24 - Finora molti pm e i gip/gup hanno archiviato le denunce di usura bancaria, anche a fronte di inoppugnabili perizie che dimostravano il supero del tasso soglia, sostenendo che manca l’elemento soggettivo del reato, perché gli amministratori ed i funzionari non erano consapevoli di commettere un illecito; si ha notizia delle ultime assoluzioni di questo tipo da “Unione Monregalese” [Cuneo] del 10 marzo 2009 (Bcc: archiviate le accuse di usura), “Il Resto del Carlino - ed Ravenna” del 24 marzo 2009 (Interessi usurari su fido e mutuo? Il giudice assolve due bancari) e da “Il Resto del Carlino – ed. Ascoli” del 10 luglio 2009 (Caso Orsini, niente processo per 5 funzionari della Banca di Roma); peccato però che il reato di usura rientri tra i reati dove non è necessario dimostrare il dolo (l’elemento soggettivo), che è “in re ipsa” (si tratta di un “reato contratto”), quando il tasso applicato supera il tasso soglia per cui se anche il pm decidesse che le persone indagate “non hanno commesso il fatto” ha il dovere di continuare le indagini, perché in ogni caso il reato (l’usura) esiste ed il magistrato ha l’obbligo di esercitare l’azione penale; sulla questione rinvio al mio articolo “L’usura è un illecito penale e civile, anche nei finanziamenti bancari”, pubblicato nei siti www.lapraticaforense.it, http://studimonetari.org, www.lavocedirobinhood.it

25 - Si ha notizia di accuse di usura alle banche fin dall’inizio del decennio: “Corriere della Sera” - 13 gennaio 2002 (Banca Finemiro [Bologna], si indaga per usura); “La Repubblica - 17 gennaio 2002 (Usura indagato Verdini [Credito Fiorentino]); “Corriere della sera” - 27 marzo 2003 (Dirigenti di banca accusati di usura, decisa una perizia d’ufficio [Roma]); “Il sole24ore” - 7 gennaio 2004 (Fallimento Italcase e usura, nuovi problemi per Capitalia); “La Repubblica” - 15 dicembre 2004 (Tre funzionari di Mps [Siena] accusati di usura); “Panorama” - 28 febbraio 2006 (Crac finanziari - altri istituti di credito sospettati di usura); “Corriere della Sera” - 8 marzo 2006 (Accusa bis a Geronzi, per Ubs bancarotta e usura [Parma])

26 - Vedi il mio articolo “Importante convegno sull’usura bancaria a Padova” in LiberoReporter - aprile 2008

27 - E’ rimasto inascoltato infatti il (pio) desiderio dell’avv./prof./on. Guido Calvi il quale, all’indomani dell’assoluzione (in fase istruttoria) dall’accusa di usura del presidente della Banca di Roma (caso Orsini), si augurava che quella decisione «mettesse fine ad una serie di procedimenti che si sono aperti in diversi tribunali italiani per lo stesso reato nei confronti di numerosi istituti di credito» "Il Resto del Carlino ed. Ascoli Piceno” - 19 ottobre 2007 (Usura - Archiviato procedimento a carico di Geronzi e Limonati).

28 - Anche i magistrati cominciano a capire che nel fenomeno dell’usura bancaria è coinvolto il “sistema” e già qualcuno comincia a dire che questo tipo di reato sussisterebbe solo “supponendosi (ma in merito a ciò non constano concreti elementi di supporto), da un lato, una generale preordinazione ‘a monte’ d’una (in ipotesi) asserita complicità facente capo ai responsabili di vertice della Banca d’Italia emanati le – ambigue – istruzioni ... e dall’altro la consapevole connivenza degli operatori bancari di base nel fruire di sifatta strumentale copertura ‘metodologica’ ”; queste sono le testuali parole scritte dal gip di Treviso nel decreto di archiviazione del 28 novembre 2008 (proc. n° 2944/2 007), relativo alla denuncia di usura presentata contro la banca Antonveneta, in cui il c.t.u. aveva accertato il supero dei tassi soglia, ma il pm aveva proposto l’archiviazione, sul presupposto che mancasse l’elemento soggettivo, tesi poi accolta dal gip con la sconcertante motivazione sopra riportata

29 - Cfr. circolare banca d’Italia n. 1166966 del 2 dicembre 2005, in “Italia oggi” - 18 febbraio 2006 (Rischio usura, allarme nelle banche); sul tema rinvio anche al mio articolo “Controllo giudiziario delle operazioni di credito” in http://studimonetari.org e www.consulenti-tecnici.it

30 - Cfr. il documento “Prevenzione dell’usura ed evoluzione dei mercati creditizi”, presentato il 27 marzo 2007 alla commissione giustizia del senato dalla banca d’Italia, in cui si presuppone che sia vittima dell’usura solo chi non abbia accesso al credito bancario, per motivi oggettivi o soggettivi e non si considera nemmeno l’ipotesi che l’usura sia praticata dalla stessa banca

31 - Si ha notizia di almeno otto sentenze civili in cui è stata accertata l’usura praticata dalle banche negli ordinari conti correnti, cui avrebbe dovuto far seguito, d’ufficio, la denuncia in procura: già nel 2004 la sentenza civile del tribunale di Milano (sez. Rho) aveva accertato l’usura nei c/c di Unicredit (in www.studiotrimboli.net), nel 2005 il giudice civile del tribunale di Larino trasmetteva alla procura gli atti di un processo, relativo al saldo di un c/c bancario (Banco Napoli/San Paolo), per il sospetto reato di usura (in www.adusbef.it), nel 2007 una decisione del tribunale di Nola, la revoca della dichiarazione di un fallimento (in www.analisiteg.tk), ha accertato anch’essa l’usura nei conti correnti di una banca (Antonveneta); successivamente è stata accertata l’usura bancaria a Latina, nel processo civile 576/04 (in Italia Oggi dell’8 maggio 2008 “Massimo scoperto, allarme oltre il 150%”), a Udine nella sentenza n. 904 del 20 maggio 2008 proc. civile n. 845/0 (pubblicata in www.unijuris.it), a Savona (cfr. Il Secolo XIX del 26 giugno 2008 “In banca tassi del 200%”), a Chieti con la sentenza del 1 ottobre 2008 n. 766 (cfr. Il Centro del 20 novembre 2008 “Banca deve risarcire il cliente”) ed infine a Pescara nella sentenza del 14 maggio 2009, relativa alla proc. n. 3211/06 (in www.sosutenti.it)

32 - Vedi Della Luna-Miclavez, “Euroschiavi, - I segreti del signoraggio”, Milano 2007

33 - Al contrario delle notizie sull’usura “bancaria”, i media (in particolare la stampa) riservano ampio spazio alle notizie sull’usura “criminale”, che però non è chiaro come operi concretamente, visto che, in ogni caso, il sistema bancario viene sempre coinvolto (quanto meno come favoreggiatore)

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