venerdì 17 giugno 2011

LA MONETA È L’ACQUA PER LA VITA DELL’ECONOMIA

LA MONETA È L’ACQUA PER LA VITA DELL’ECONOMIA (SANGUE)

Come l’acqua è l’elemento essenziale nella vita dell’uomo, cosi anche la moneta si può paragonare all’elemento essenziale della vita di una economia; già il prof. Giacinto Auriti alle varie caratteristiche e affidate alla moneta diede la definizione di “sangue dell’economia”. Il corpo in cui circola poco sangue è anemico e se questo sangue esce dal corpo poco dopo si muore dissanguati. La moneta racchiude una serie di funzioni che superano anche il concetto di spazio tempo, in quanto per esempio, in una società in cui il futuro è reso sempre più incerto, l’accumulo di moneta da l’illusione di una “sicurezza” futura. Il principio di “speranza” oggettivo nell’individuo, riposto in uno strumento “il denaro” (alla mercé di speculatori di Forex), che racchiude un “valore” nel tempo per avere poi “assistenza sociale” o mezzi di sussistenza. Tali mezzi li dovrebbe garantire uno stato con altri cittadini. In certi paesi gli anziani per esempio non temono nulla perché la collettività si fa carico della loro vecchiaia. Nella nostra società “iper-monetizzata” in cui tutti parlano solo il linguaggio del denaro, questo diventa inevitabilmente “la riserva di valore” quindi di speranza per un improbabile futuro. Siamo al punto in cui ogni riferimento è saltato, da quello umano a quello civico a quello stesso finanziario. Una moneta debito che divora se stessa è come un sangue infetto che uccide il corpo in cui vive e in cui si riproduce. Il corpo è una unità indivisibile, immaginate se l’organo che produce il sangue ad un certo punto comincia a chiedere gli interessi a tutte le parti del corpo? Dopo un po’ i vari organi per restituire gli interessi sono costretti a rubarsi e truffarsi sangue tra di loro, pur di pagare gli interessi, non solo, ma ad un certo punto qualche organo più debole muore (fallisce) danneggiando inevitabilmente l’intero corpo. Nella “economia della solidarietà” e in uno stato di diritto dove (solo) sulla carta dovremmo essere tutti uguale, tutti dovrebbero fare tagli. Invece succedete che li devono fare tutti eccetto chi emette il sangue? E per quale motivo per qualche volta per esempio non si fa la moratoria del debito? E per quale motivo nessuno mai parla di sciopero fiscale, semplice tabu. Se vuoi contestare fallo ma solo dentro il tuo bagno e a voce bassa.

Sono oltre vanti anni che si fanno politiche di tagli, di aumentato tasse e svendita patrimonio pubblico (leggasi esproprio di sovranità), per una volta perché non si cancella il debito? (tanto non esiste). Se l’emettitore di sangue ragionasse, capirebbe che questo progetto è destinato ad autodistruggersi, quindi lui stesso morirebbe. Inevitabilmente, in un sistema si ha la necessità degli altri organi per vivere. Molte banche sono saltate o stanno saltando per questo motivo per la logica divoratrice dell’interesse della moneta debito. Ora il negozio di giocattoli conosciuto come “Democrazia” ha un articolo chiamato “Referendum” a cui ogni tanto i cittadini italiani sono chiamati a giocare; non che potrebbe essere uno strumento valido, ma nel contesto in cui siamo, ciò che decide il popolo, ammesso che sappia cosa ha deciso, per le imperocrazie finanziarie è solo un inutile dettaglio, che al massimo rallenterà un pochino il processo di trasferimento di proprietà dai cittadini ai banchieri o chi per loro.

La democrazia è quel gioco da dare agli stati per farli credere sovrani mentre i banchieri decidono l loro sorti. Tra l’altro se un referendum non gli piace, lo aggirano: vedasi “finanziamento ai partiti”.

La privatizzazione dell’acqua (forse perché non resistiamo alla sete e c’è un immaginario psicologico drammatico che si presenta alla nostra mente) segue le stesse regoli folli (volute da tutti i partiti) di privatizzazione. Come mai non ci si è stracciati le vesti, quando si privatizzava Bankitalia, o l’ENEL, o Telecom, non ultima un pezzo di ENI (notizia di pochi giorni fa) ed altri beni dei cittadini italiani.

Il principio non cambia anzi per la moneta c’è molta più speculazione che sull’acqua. In quanto l’acqua è una quota di mercato mentre con la moneta sei tutto il mercato. La moneta è l’acqua dell’economia e senza “acqua moneta” stanno morendo tante aziende togliendo posti di lavoro a cui è legata la dignità umana (in questo sistema); far fallire le aziende significa togliere posti di lavoro che significa non recuperare neanche più gli interessi per i banchieri, che a questo punto, mirano dritto ai beni sia privati che pubblici. Quali beni? L’acqua pubblica? Si con i “SI” abbiamo rallentato un pochino la macchina della privatizzazione (leggasi esproprio scientifico) ma se non si esce subito dalla moneta debito e non si fa anche la moratoria del debito dovremo cedere non solo l’acqua ma anche il terreno in cui ci sono le sorgive (vedi Grecia). Siamo dei robò costretti a fare lavori che odiamo, a vivere in città inquinate, a consumare cose inutili che non ci servono, a vedere programmi televisivi che ci spiegano come dobbiamo vivere, a comprare tutto, anche la possibilità di pisciare.

Tutto questo con l’unico scopo di usare il più possibile “moneta debito”, e più se ne usa più si guadagna in interessi. Il nostro ex Stato ha dovuto prendere in affitto da un perfetto sconosciuto che paradossalmente è ricchissimo (anche se la ricchezza siamo noi) la moneta debito per poterla utilizzare (avevamo una casa di proprietà e l’abbiamo regalata per andare in affitto).

Ma per l’acqua ci siamo svegliati!!!! Che bello? E sarà ancora più bello quando si capirà che non è servito a niente e che si sono solo spesi altri euro (moneta debito)

Chi ha il coraggio di raccogliere le firme per uscire dall’euro e per la moratoria del debito (inesistente) ?

Giuseppe Turrisi

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