mercoledì 15 giugno 2011

De Magistris sta dalla parte di Bankenstein

De Magistris sta dalla parte di Bankenstein
L'infltrato dei banchieri mannari all'interno dell'IDV


Interrogazioni parlamentari
26 aprile 2011
E-003974/2011
Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Luigi de Magistris (ALDE)

Oggetto: Gravi ricadute in caso di uscita dell'Italia dall'Unione europea
Risposta(e)

Al termine del Consiglio UE Affari interni riunitosi l'11 aprile 2011 a Lussemburgo e dopo la bocciatura della proposta italomaltese di estendere il permesso di soggiorno temporaneo per i migranti provenienti dal Nordafrica al resto del continente (come previsto in circostanze eccezionali dalla direttiva UE 55 del 2001), il Ministro degli Interni italiano Roberto Maroni ha dichiarato pubblicamente: «Mi chiedo se abbia un senso continuare a far parte dell’Unione europea».

Le forti dichiarazioni del Ministro Maroni sono state riprese in serata da un suo compagno di partito (Lega Nord) Marco Reguzzoni, presidente del gruppo della Lega alla Camera italiana: «Facendo orecchie da mercante l'UE dimostra di essere l’Europa dei burocrati e dei banchieri e di non ascoltare le esigenze vere della politica». In un comunicato stampa, l'eurodeputata leghista Mara Bizzotto (gruppo EFD) ha dichiarato che «Oggi l'Europa è morta, e non c'è speranza di farla resuscitare. Questa è l'amara verità: l'Italia è stata lasciata sola in balia di un'emergenza senza precedenti e l'Europa non ha alcuna intenzione, né ora né mai, di affrontare questo problema a livello continentale. Se questa è l'Unione europea, tanto vale che non esista e che venga sciolta». L'on. Bizzotto ha aggiunto: «Prendiamo le barche d'immigrati in arrivo dal Nordafrica e facciamole attraccare in Francia, prendiamo gli aerei e portiamo i tunisini in Germania o a Bruxelles. Solo allora, forse, questa Europa vile e cialtrona che gioca a fare lo struzzo, comincerà a prendere coscienza della portata di questa emergenza e di un problema che non è e non può essere solo italiano».

Alla luce di tali dichiarazioni pubbliche, riprese da molti media italiani ed europei, la Commissione, può spiegare precisamente cosa comporterebbe concretamente per i cittadini italiani la scelta dell'Italia di uscire dall'Unione europea (ex art. 50 TFUE) in termini di, tra gli altri, mercato interno, libera circolazione, diritti comuni e moneta unica?

La Commissione, non ritiene estremamente gravi ed inaccettabili le dichiarazioni ricattatorie rilasciate dal Ministro degli Interni italiano e le dichiarazioni offensive per l'Unione degli altri esponenti della Lega Nord che, di fatto, alimentano la persistente campagna euroscettica che affligge l'Europa in questo delicato momento?

Ultimo aggiornamento: 3 maggio 2011

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