martedì 21 giugno 2011

DDL: Riammissione nella vita economica degli indebitati

Primo disegno di legge che rivisita la normativa disciplinate l’accesso al credito, presentato dall’Onorevole Francesco Pionati su proposta dell’Associazione “Progetto di Vita-Io Donna”

Si tratta del primo intervento normativo per garantire la riammissione nella vita economica degli indebitati, dei protestati e dei falliti, non aventi piu’ diritto al credito.

L’associazione “Progetto di Vita – Io Donna” , www.progettodivita.org , la quale si prefigge la lotta alla povertà in Italia e nel mondo, preso atto dell’ ingigantirsi del fenomeno dell’indebitamento e dell’acuirsi delle sue conseguenze devastanti sulla vita economica per l’ aumento del numero dei non aventi diritto al credito, che è lo strumento , per eccellenza , di crescita e di interscambio della vita economica, comunica di aver richiesto all’Onorevole Francesco Pionati , Segretario Nazionale del Partito “Alleanza di Centro per l’Italia”, che è un partito ispirato ai piu’ autentici valori cristiani, di farsi promotore della presentazione di un disegno di legge che riammetta nell’economia soggetti esclusi perché indebitati gravemente e segnalati come “cattivi pagatori” , nonché “protestati” o “falliti”, non aventi piu’ diritto al credito.

L’Onorevole Francesco Pionati ha accolto la richiesta ed ha presentato, in data 3 maggio 2011, alla Camera dei Deputati il disegno di legge , che si riporta in allegato.

In tal modo, l’Onorevole Francesco Pionati sostiene l’attività dell’Associazione “Progetto di Vita Io – Donna” per quanto concerne i progetti legislativi che la stessa si prefigge al fine di riammettere nei processi economici e produttivi persone ed aziende in gave sofferenza economica in quanto non piu’ aventi titolo all’accesso al credito.

Il disegno di legge presentato segna il primo passo verso un’economia includente e non escludente.

Se il disegno di legge verrà convertito in legge molti soggetti esclusi potranno divenire soggetti produttivi.

Al via , quindi, una svolta economica significativa nell’economia del paese Italia.

Si propone una legge che introduca punti innovativi nella disciplina inerente il credito per evitare l’esclusione dal prestito di persone che sono state irregolari nel pagamento delle rate e per consentire, nel contempo, la loro agibilità nel contesto economico.

Il disegno di legge si prefigge le seguenti finalità:


1. che sia vietata la chiusura del fido aperto ai singoli ed alle società, nel caso in cui essi versino in difficoltà economiche e che sia garantito un graduale rientro alla posizione consentita di “negativo”, che siano cancellati dai terminali delle banche, dai Tribunali, dalle Camere di Commercio , ed altri organismi, le segnalazioni di tutti i protestati, i cattivi pagatori, i quali abbiano già risolto la propria posizione debitoria conciliando con il creditore entro 90 giorni, senza l’iscrizione ed il pagamento di cancellazione mediante il Tribunale preposto.


2. la cancellazione immediata dai terminali di tutti gli enti privati e/o pubblici dei nominativi dei debitori dopo l’avvenuto pagamento del debito;


3. la cancellazione dopo tre anni dall’avvenuto protesto, anche se non sanato, e non 5 anni, come avviene attualmente;

4. la Cancellazione d’ufficio dei pignoramenti una volta risolti;

5. l’apertura di conti correnti bancari per chi è protestato

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