giovedì 21 aprile 2011

OGGETTO: presentazione abusiva, alle amministrative per Napoli

FermianoLeBanche&ilNucleare
OGGETTO: presentazione abusiva, alle amministrative per Napoli del 15 e 16 maggio 2011, del mio simbolo FermianoLeBanche&ilNucleare nel simbolo Insieme per Napoli

COMUNICATOSTAMPA

Alfonso Luigi Marra
Centro Direzionale G1, 80143 Napoli, tel 0817879166

Rendo noto che il simbolo di FermiamoLeBanche & ilNucleare (FLB&N) è stato inserito fraudolentemente, quale ‘mosca’, nel simbolo di Insieme per Napoli.
Una frode realizzata mediante un uso abusivo della delega notarile a presentare FLB&N (reati perseguibile a querela, che non intendo presentare). Si è cioè verificato che, dopo un peraltro costoso inizio, che seguiva a un progetto a lungo coltivato di presentare FLB&N alle amministrative, avevo concordato, con quello che sarebbe poi risultato il fondatore di Insieme per Napoli, nonché con i responsabili dei Pensionati, della Lega Sud, e di Unione Popolare Cristiana, di presentare il simbolo con FLB&N a pieno campo con sotto le sigle dei tre predetti partiti come ‘mosche’ (nella forma che segue). Venerdì 15 aprile si sono quindi presentati al mio studio detto fondatore di Insieme per Napoli e il suo fiduciario per chiedermi una delega notarile per la presentazione di FLB&N. Non potendo certo immaginare il loro intento (anche perché stupidamente suicida), ho provveduto. Sennonché, sabato, da un giornale, ho visto che hanno usato la mia delega per presentare sì il simbolo di FLB&N, ma come ‘mosca’, unitamente agli altri tre, sotto al simbolo a tutto campo di Insieme per Napoli, di cui ho appreso in quel momento (come segue). Cose che (sia pure informalmente per non causare decadenze della lista alle quali non mi presterei) sono ora costretto a contestare, e non per questioni di meri centimetri, ma perché l’adesione al mio simbolo avrebbe evidenziato una conversione alle mie tesi senza la quale non avrei potuto addivenire a quel connubio, mentre accettare la sotto-posizione del mio simbolo a quello di
Insieme per Napoli, significherebbe una mia inconcepibile conversione alle ‘tesi’ (?) del suo fondatore. ‘Tesi’ tra cui quelle simbolizzate, per cominciare, dall’aver reso illeggibile sul simbolo la parola «banche», cambiandolo così in Fermiamo Il Nucleare, forse per convincermi che si possa fermare il nucleare anche senza prima fermare le banche, nonostante siano le proprietarie di tutto: dagli occhiali che abbiamo sul naso - scrivevo nel 1985- alle centrali. Una frode avvenuta dopoché i responsabili delle ‘forze politiche’ che compongono il simbolo presentato hanno a lungo recitato concordemente la commedia (così ricca di scene e personaggi che mancavano solo Totò e Peppino) che sarebbe invece stato presentato il simbolo con FLB&N a pieno campo e il loro sotto: condizione che avevo posto come inderogabile. Tutto ciò, oltre che nelle amichevoli cene fino a tarda notte e negli incontri, anche nei vani di quella che - in virtù di un contratto di locazione di cui ho per fortuna differito la firma - sarebbe dovuta diventare, a mie spese (avevo già acquistato e fatto consegnare buona parte dei mobili), la sede di FLB&N. Perché? Perché - dopo avermi coinvolto per avere il mio sostegno economico e usarmi come scudo, attrazione e collante - non si voleva il grande risultato a cui miravo io (perché sarebbe stato mio), bensì un risultato ‘a propria misura’ da barattare poi politicamente. L’altro motivo è però che – così come «l’uomo più brutto» di nietzschiana memoria non rinunzia per questo a ornarsi, non di una, ma di ben tre larghe cinture di porpora, e a porsi gorgogliante di prosopopea in cima al masso più alto per farsi rimirare – anche qui, benché non si veda nella politica altro che un modo per sottrarsi a un normale lavoro, non si rinunzia lo stesso a volersi sentire politici del futuro e risolutori dei drammi della società, nella fattispecie napoletana. Come mai non ci si è preoccupati delle mie reazioni? Perché si è così dominati dall’istinto di addentare qualcosa da credere lo siano tutti, e quindi anch’io, per cui si è ritenuto che, di fronte alla ‘garanzia’ (figurarsi..) che «comunque i candidati erano tutti di FLB&N e avrebbero ‘quindi’ messo il risultato elettorale a mia disposizione», avrei ‘abbozzato’ pur di incassare alla fine qualcosa. Un tipo di logica che però, com’è noto, non ho mai praticato, perché, è vero che, vestito dei miei panni ideologici vado per necessità a casa di tutti, ma sono sempre andato subito via quando avrei dovuto compiere gesti che non condividevo; come quando, nel 1996, mi sono dimesso da Forza Italia rinunziando alla ‘brillante carriera’ che, con un po’ di salamelecchi, sarei, credo, riuscito a fare. Come mai non ho valutato prima il mio interlocutore? Ebbene, non è questo il punto. Detto infatti che non smentisco nulla di quello che ho scritto a riguardo in campo giudiziario (la giustizia, specie napoletana, trova il modo di mettersi dalla parte del torto sempre e con chiunque), da un lato la perfezione è divina e, dall’altro, perle granché luminose tra i nostri politici non ce ne sono. Per cui, giacché non posso certo rinunziare a voler cambiare il mondo, cerco di usare quel che si trova perché l’occidentalesimo è basato sul pentimento, e quindi - così come si convertì la Maddalena, e visto che anche la Madonna era incinta, e non di Giuseppe - il punto è, insomma, che convertito che si fosse, andrebbe bene chiunque. Come mai sono stato così ingenuo a credere a questa conversione? Beh, intanto, se un individuo si gioca il tutto per tutto per ingannarti, può capitare che ci riesca; ma soprattutto, a un certo punto bisogna pur fidarsi, sennò diviene impossibile fare qualsiasi cosa. A parte poi che dietro la mia ingenuità ci sono le mie certezze e la mia forza, e quindi non ho paura di niente e di nessuno perché so pur sempre come risolvere per me e per gli altri, e tutto diviene allora materiale per le mie analisi e le mie opere. Se non mi spiacciono le delusioni? Si.. ..è come un pizzico, ...a volte una stretta; ...ma l’importante è proseguire.

19.4.2011
Alfonso Luigi Marra

Vedi anche: Comunali-Municipalità/ Escluse le liste di «Insieme per Napoli»

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