giovedì 30 dicembre 2010

Solidarietà ai pastori sardi

Solidarietà ai pastori sardi
(Questo è sempre il paese dei due pesi e delle due misure...)
di Roberto Bevilacqua - 29/12/2010

Fonte: Arianna Editrice

http://www.partitodemocratico.it/imagesfe/pastore110078_img.jpg

In seguito a diverse manifestazioni tenutesi nei mesi scorsi in Sardegna, ma senza risultati concreti per le loro istanze, la mattina del 28 dicembre oltre duecento allevatori del Movimento Pastori Sardi (MPS) sono stati bloccati dalle Forze dell'Ordine nell'area portuale, appena sbarcati dal traghetto proveniente da Olbia. I pastori sardi intendevano raggiungere Roma per indire una conferenza stampa, forse davanti al Ministero delle Politiche Agricole, in modo da porre alla ribalta nazionale i problemi del settore e chiedere interventi urgenti in materia, non ultimo quello dei bassi prezzi del latte ricavato dall'ovinicoltura praticati nei confronti degli allevatori. Sono stati addirittura sequestrati i pullman per impedirgli di raggiungere la capitale. Strano che tanta rigidezza nel rispetto delle regole sia applicata nei confronti di lavoratori agricoli, padri e madri di famiglia che si adoperano tutti i giorni in un’attività dura e impegnativa tramandatagli nei secoli dai loro avi, al punto da demonizzarli per la sola ipotesi che potessero invadere e bloccare l'autostrada Roma-Civitavecchia o il Grande Raccordo Anulare. Qualche giorno prima di Natale innocui studenti hanno di fatto paralizzato il traffico della Capitale invadendo sul serio, anche se pacificamente, la tangenziale-est e l'autostrada per l'Aquila, senza che nulla fosse fatto per impedirlo, anche rammentando gli episodi di teppismo accaduti in pieno Centro Storico a corollario della manifestazione studentesca, non autorizzata, dello scorso 14 dicembre. Eppure è evidente che la libertà di ognuno di dire e fare ciò che vuole hanno un limite logico nelle libertà di qualunque altro cittadino, compresa quella di poter passeggiare o circolare senza costrizioni e in sicurezza. Insomma, questo è sempre il paese dei due pesi e delle due misure: ciò che sarebbe giusto manifestare è vietato per soli duecento, ma viene concesso di fare quello che gli pare all'arroganza e alla prepotenza di qualche migliaio di persone. Tutti siamo stati giovani e sappiamo come vanno queste cose; ma se a 50 anni e oltre si è costretti a scendere in piazza per rivendicare i propri diritti lo si fa a ragion veduta e con giudizio, senza scadere in inutili e dannose intemperanze: per questo non si può che esprimere piena solidarietà e vicinanza ai pastori sardi.

1 commento:

  1. In effetti il telespettatore sarebbe stato molto più colpito nel vedere 200 pastori che protestano pacificamente, ma con fermezza, piuttosto che 200 mila ragazzi che sfasciano e bruciano tutto quello che si trova sul loro passaggio, perchè si sa', i ragazzi so' ragazzi(se dice a'roma), ma i padri di famiglia so' incazzati, il messaggio si capisce che è diverso, sia nella sostanza che nella forma.

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