mercoledì 23 giugno 2010

Lettera indirizzata al Procuratore della Repubblica di Sciacca

Chiedo a tutti di rendere pubblica questa lettera indirizzata al Procuratore della Repubblica di Sciacca per aprire una discussione sul contenuto.

Illustrissimo Signor Procuratore della Repubblica di Sciacca,

Le scrivo poiché quello che è successo mi lascia molto amareggiato, e stento a credere in una giustizia in cui la legge è uguale per tutti.
Il Pubblico Ministero che doveva difendere le ragioni per cui ha chiesto il rinvio a giudizio, è stato assente per tutto il periodo del dibattimento del 18 Giugno.
Il Giudice per le Indagini Preliminari che stravolge totalmente i fatti con una sentenza di “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”.

I fatti sono questi:
Un contratto anticipi fatture usuraio al momento della stipula e su tutto l’arco del rapporto.
Un conto corrente ordinario che supera la commissione massimo scoperto soglia su quasi tutti i trimestri di riferimento.
Il supero del tasso effettivo globale del conto corrente ordinario su molti trimestri.
Voci di costo fantasiose e inesistenti , che la consulenza tecnica d’ufficio ha rilevato nella voce oneri, ma che in realtà sono un ulteriore interesse nascosto sotto altre voci.
Gli interessi che sono la parte minoritaria del costo del credito; su tutto l’arco del rapporto gli interessi sono solo il 42,34% del costo del credito, mentre il 57,66% sono di oneri commissioni e quantaltro. (dati rilevati dalla consulenza tecnica d’ufficio del Pubblico Ministero e del Giudice per le Indagini Preliminari).

Ma oltre all’usura è evidente la truffa, l’estorsione il falso in bilancio.

I direttori di filiale scrivono alla divisione ispettorato nucleo centrale sede di Lodi: Dall’analisi dei tassi applicati si evince che la lamentela del Martorana sembra essere giustificata………….Riteniamo plausibile valutare una possibile riliquidazione degli interessi pagati…………

Il rispetto da parte della banca delle leggi, della trasparenza, della legalità, imponeva ai responsabili di contattare il Martorana, rivedere i conti e riliquidare gli interessi. Invece no, hanno preferito la strada del ricatto, delle pressioni, dell’estorsione, della truffa. Hanno subito richiesto rientro immediato, iscrizione centrale rischi, cartolarizzazione del credito. Pur sapendo della non certezza del credito hanno fatto la falsa dichiarazione della certezza del credito, e della sua esigibilità. Dichiarazione obbligatoria per l’iscrizione alla centrale rischi e per la sua cartolarizzazione. Per non dire di tutte le pressioni anche psicologiche per il recupero di un credito incerto per la stessa banca. Inoltre cartolarizzare un credito incerto per la stessa banca vuol dire falsificare i bilanci e mettere sul mercato dei titoli inesistenti, poiché non esigibili, truffando altre persone.

Ma il Giudice per le Indagini Preliminari che fa? “Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”

Signor Procuratore , io renderò pubblica questa lettera, consapevole delle conseguenze anche penali che posso subire; ma è un rischio che debbo correre, non solo per difendere i miei diritti, ma anche per le tante vittime che lo Stato non ha saputo proteggere.

Cianciana 22/06/2010

Con Osservanza Martorana Giuseppe

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