Luganese arrestata in Italia per riciclaggio

È la moglie di un fiduciario indagato per Fastweb
Luganese arrestata in Italia per riciclaggio

Libero D'Agostino, Caffè

Abita in Svizzera ma è stata arrestata per riciclaggio aggravato a Cortina d’Ampezzo, mentre in fretta e furia cercava di svuotare di soldi e documenti cassette di sicurezza e conti correnti in tre banche. Lei si chiama Maria Olga Francesca Carmine-Tessa, 64 anni, ma più che il suo nome, contano quello di suo marito Paolo Prinzi e di suo figlio Marco, entrambi di Lugano, e della loro società la Euram Finance. Entrambi sono indagati in Italia nell’inchiesta su FastwebTelecom per il mega riciclaggio di due miliardi di euro che ha portato in carcere, tra gli altri, il senatore Nicola Paolo Di Girolamo e l’ambiguo faccendiere Gennaro Mokbel.

“Quelle su di me e di mio figlio sono tutte fandonie” aveva dichiarato Paolo Prinzi poche settimane fa al quotidiano la Regione, contestando l’accusa di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata, per aver ricevuto, distribuito e occultato le somme di fatture fassulle emesse in Italia, contribuendo così, secondo gli inquirenti, a riciclare e reinvestire il denaro. “Siamo del tutto estranei a questi fatti” aveva ribadito con fermezza, secondo la formula di rito, Paolo Prinzi.

Ma, intanto, venerdì pomeriggio sua moglie è finita in manette in Italia. Per gli inquirenti quel denaro e i documenti che stava cercando di recuperare e far sparire sono riconducibili alle attività illegali dei suoi famigliari, alla loro partecipazione negli affari illegali che gravitavano attorno a Fastweb. La donna è stata arrestata dai finanzieri del Nucleo speciale di Polizia valutaria di Roma e dagli agenti del Nucleo di polizia tributaria di Belluno, che le hanno sequestrato trecentomila euro insieme a parecchi documenti. Ma per gli inquirenti la moglie di Prinzi era già riuscita a far scomparire altri soldi.

14.03.2010 - 01:00