sabato 20 marzo 2010

Denuncia le ingiustizie dell'Agenzia delle entrate e viene licenziata

9/03/2010 Codice Rif.: (4-06574)

Denuncia le ingiustizie dell'Agenzia delle entrate e viene licenziata

dell'On. Antonio Borghesi (IDV)


Al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, al Ministro dell'economia e delle finanze.

Per sapere - premesso che:

Rosa Grazia Arcifa, funzionaria dell'Agenzia delle entrate, ha denunciato sul suo blog presunti sprechi, inefficienze e ingiustizie del sistema fiscale. Per tali motivi è stata licenziata;

la causa del licenziamento sarebbero le seguenti frasi:

1) sull'Agenzia delle Entrate: «Sappiamo benissimo che la responsabilità dell'inefficienza è da addebitare agli sprechi determinati dal sistema degli appalti e delle esternalizzazioni. Qui potrei fare un elenco dei parenti dei miei colleghi ex tesserati alla P2, che hanno svolto presunti lavori di collaborazione esterna. Colleghi che ora trovo ai massimi vertici dell'Equitalia e della stessa Agenzia delle Entrate» (1o luglio 2009);

2) sul sistema fiscale e sul funzionamento dell'apparato amministrativo: «Le continue riforme in materia fiscale, come per la giustizia, invece di accelerare i tempi e far pagare le tasse ai veri evasori, paradossalmente glieli evitano perché non si possono fare controlli a certi soggetti in quanto appartenenti alla casta parlamentare, mentre si possono fare al venditore ambulante perché magari, mangiando pane e cipolla, è riuscito a farsi un monolocale. E se qualcuno, come noi, onesti servitori dello Stato, formula delle proposte costruttive per modificare lo stato delle cose, viene sospeso dal servizio per reati che non esistono neanche nei manuali processuali dei regimi dittatoriali» (1o luglio 2009);

3) «Non si può difendere l'operato dello Stato in un contenzioso tributario se sappiamo che è errato applicare quel tipo di accertamento ad un determinato soggetto, solo perché l'Agenzia deve raggiungere gli obiettivi» (1o novembre 2009);

4) «Trovo inaccettabile essere sospesa senza aver commesso nessun reato, ma solo perché ho avuto l'ardire di segnalare degli illeciti commessi da altri dipendenti, alcuni dei quali occupano dei posti importanti. Per le mie denunce sono stata oggetto di fatti moralmente aberranti ed eticamente riprovevoli, addirittura delittuosi. Mi auguro che le istituzioni non possono più far finta di non vedere i gravissimi danni che omissioni e favoreggiamenti, dovuti ad interessi privati, condizionamenti politici o quant'altro certamente non lecito hanno prodotto a carico dei contribuenti e del lavoratore del fisco che ha sempre correttamente svolto il proprio dovere» (25 ottobre 2009);

5) «Nel 2002 denunciai degli illeciti amministrativi-contabili, con tanto di prove documentate, che avvenivano nell'Ufficio dove prestavo servizio, nel giro di alcuni mesi venni trasferita per la famosa "incompatibilità ambientale": A proposito, chi fece gli illeciti è stata ora promossa Direttrice di un importante ufficio, nonostante non abbia mai partecipato e tanto meno vinto un concorso dirigenziale. Mentre io continuo a cambiare uffici...» (6 luglio 2009);

6) «Tanto per fare un esempio su come funziona tutta la giustizia in Italia... Aula tributaria: mi è capitato di discutere in giudizio casi identici, ebbene, la stessa sezione della Commissione Tributaria Provinciale o Regionale, ha pronunciato sentenze completamente opposte. Ho anche notato durante la discussione che alcuni giudici tributari non ascoltano e leggono il giornale, anche perché disconoscono proprio la materia tributaria, però hanno le sentenze pronte». «Durante un'udienza in Commissione Tributaria a Pavia, uno dei giudici mi ha rimproverata dicendo che gli facevo perdere tempo su un ICI, perché la parola di un sindaco, valeva più delle mie argomentazioni di diritto e vidi in bella mostra sul suo tavolo che tutto il mio carteggio era ancora con le graffette. Non era stato neanche aperto. La sentenza: ricorso non accolto, motivazione priva di qualunque riferimento tributario» (6 luglio 2000);

7) sugli accertamenti tributari fondati sugli studi di settore: «A questo punto è doveroso chiedere a chi, ingiustamente, è stato destinatario di "accertamenti pazzi" basati sui famosi studi di settore, considerato il minor coinvolgimento emotivo nel diritto tributario, se è scoppiato a ridere» (15 luglio 2009);

come è evidente e chiaro si tratta di critiche assai generiche che tutti i giornali riportano quotidianamente sulle questioni tributarie e che molti cittadini sostengono nei sondaggi di opinione;

gli stessi giudizi si ritrovano in numerose interrogazioni parlamentari ed in svariati siti web -:

se i Ministri siano a conoscenza dei fatti sopra riportati;

se tali dichiarazioni che, secondo l'interrogante, sono solo espressione della libertà di critica sancita dalla Costituzione, abbiano fondato la sanzione del licenziamento della signora Arcifa;

se non ritengano di intervenire affinché si possa ridare il diritto al lavoro a chi per 27 anni non è mai stato oggetto di richiami per il suo operato;

se non ritengano di disporre una ispezione interna sui comportamento del responsabile del licenziamento.

1 commento:

  1. Un ringraziamento a questa Generosa ed energica signora, ha tutta la mia comprensione e tutta la mia ammirazione.

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