Congelati anche 150 milioni di franchi svizzeri. L'indagine è un filone
di quella sui fondi neri, parallela a quelle sbloccate dalla sentanza sul lodo Alfano
Mediaset, Svizzera apre un'inchiesta
coinvolti 4 manager per riciclaggio
Repubblica, 8 ottobre 2009 BERNA - Quattro manager di Mediaset saranno presto oggetto di un'inchiesta formale in Svizzera per riciclaggio. Lo ha riferito la portavoce del ministero della giustizia.
I magistrati elvetici avrebbero intenzione di procedere la prossima settimana: l'ipotesi di reato sarebbe riciclaggio di denaro, in collegamento con la compravendita di diritti televisivi per importi 'gonfiati'. Secondo quanto riporta l'AP, dopo anni di indagini su Mediaset, ora i giudici svizzeri potrebbero formalizzare le accuse, e le prove raccolte oltreconfine potrebbero aiutare le inchieste italiane parallele che stanno per ripartire dopo la bocciatura del lodo Alfano.
L'inchiesta in Svizzera è infatti un filone di quella sui fondi neri Mediaset, relativa all'acquisto di diritti tv su film americani prima del 1999 attraverso società offshore, con importi modificati in modo da frodare il fisco. Le autorità elvetiche avevano cominciato a collaborare con i magistrati italiani nel 2002, e tre anni più tardi hanno congelato conti in banca per oltre 150 milioni di franchi svizzeri (circa 100 milioni di euro).
Vedi anche: La connessione svizzera
I magistrati elvetici avrebbero intenzione di procedere la prossima settimana: l'ipotesi di reato sarebbe riciclaggio di denaro, in collegamento con la compravendita di diritti televisivi per importi 'gonfiati'. Secondo quanto riporta l'AP, dopo anni di indagini su Mediaset, ora i giudici svizzeri potrebbero formalizzare le accuse, e le prove raccolte oltreconfine potrebbero aiutare le inchieste italiane parallele che stanno per ripartire dopo la bocciatura del lodo Alfano.
L'inchiesta in Svizzera è infatti un filone di quella sui fondi neri Mediaset, relativa all'acquisto di diritti tv su film americani prima del 1999 attraverso società offshore, con importi modificati in modo da frodare il fisco. Le autorità elvetiche avevano cominciato a collaborare con i magistrati italiani nel 2002, e tre anni più tardi hanno congelato conti in banca per oltre 150 milioni di franchi svizzeri (circa 100 milioni di euro).
Vedi anche: La connessione svizzera
Nessun commento:
Posta un commento